C.G. Jung: Cambiare il mondo lì fuori.

Terra x Blog + Nero 2015

Il dogma del “cambiare il mondo lì fuori”: l’illusione moderna del nevrotico perenne.

“Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar se stesso.” Lev Tolstoj

“Ieri ero intelligente, ecco perché volevo cambiare il mondo. Oggi sono saggio, ecco perché sto cambiando me stesso.” Sri Chinmoy

“Il saggio non fa nulla, eppure cambia il mondo.” Lao Tzu – Tao te Ching

« (…) Non donare nulla all’umanità, ma di farsi carico di una parte del fardello che la grava e di aiutarla a portarlo; soltanto allora gli uomini serberanno gratitudine.» C.G.Jung – Da i seminari sullo Zarathustra di Nietzsche, Vol.1, Bollati Boringhieri, p.47

«L’uomo in pace con se stesso, che accetta se stesso, dà il suo infinitesimale contributo al bene dell’universo. Ognuno presti cura e attenzione ai suoi conflitti interiori e personali e avrà ridotto di un milionesimo di milione la conflittualità del mondo.» C.G.Jung

“A me non interessa il mondo. Mi interessano le persone con cui vivo: il resto del mondo è tutto nei giornali. La mia famiglia, i miei vicini, sono loro la mia vita: l’unica vita di cui posso avere esperienza; il resto è mitologia giornalistica. Non è poi così importante che io faccia carriera o realizzi grandi cose per me stesso. Ciò che conta e dà senso alla mia vita è che io viva nel modo più pieno possibile per realizzare la volontà divina che è in me.

Questo compito mi occupa a tal punto che non mi resta tempo per nient’altro. Vorrei farvi notare che se tutti vivessimo in questo modo, non avremmo più bisogno di eserciti, né di polizia, né di diplomazia, di politica, di banche. Avremmo una vita ricca di senso e non, come ora, pura follia.

Ciò che la natura richiede al melo è che produca mele e al pero che produca pere. Da me la natura vuole che io sia semplicemente un uomo, ma un uomo cosciente di ciò che è e di ciò che fa. Dio cerca nell’uomo la coscienza. È questa la verità della nascita e della resurrezione di Cristo dentro di noi. Quando sempre più uomini pensanti arriveranno a questa verità, quella sarà la rinascita spirituale del mondo. Cristo, il Logos: cioè a dire, la mente, l’intelligenza, che risplende nella tenebra. Cristo rappresentò una nuova verità sull’uomo.

Non esiste l’umanità. Io esisto, voi esistete. L’umanità è soltanto una parola. Siate ciò che Dio vuole che siate; non vi preoccupate per l’umanità. Preoccupandovi dell’umanità, che non esiste, eludete il compito di guardare ciò che esiste: il Sé. Fate come l’uomo che, affacciandosi sul campo del vicino, gli dice: “Guarda, un’erbaccia. E un’altra. Perché non zappi più a fondo? Perché non tieni pulita la tua vigna?” E intanto il suo campo, alle sue spalle, è pieno di erbacce.“

C.G. Jung. Brano tratto dal volume “Jung parla”, Adelphi Edizioni, Milano, 1995 pag 114.)

“Ancora oggi dobbiamo essere estremamente prudenti per non proiettare troppo spudoratamente la nostra ombra; ancora oggi siamo sommersi dalle illusioni proiettate. Un individuo abbastanza coraggioso per ritirare tutte queste proiezioni è un individuo cosciente della propria ombra. un individuo siffatto si è accollato nuovi problemi e nuovi conflitti. Egli è diventato per se stesso un serio problema, poichè egli non è più in grado di dire che gli altri fanno questo o quello, che essi sono in errore e che essi devono venire combattuti. Egli vive nella casa dell’accoglienza del sè, del raccoglimento interiore. Un tale uomo sa che qualunque cosa vada a rovescio nel mondo va a rovescio anche in lui stesso, e che col solo imparare a tener testa alla propria ombra egli ha fatto qualcosa di positivo per il mondo. E’ riuscito a rispondere a una parte infinitesimale dei giganteschi problemi insoluti dei nostri giorni.

La difficoltà di questi problemi sta in gran parte nel veleno delle mutue proiezioni. Come è possibile che qualcuno veda chiaro quando non vede nemmeno se stesso, nè quelle tenebre che egli stesso proietta inconsciamente in ogni sua azione?”
Carl Gustav Jung, Storia e psicologia d’un simbolo naturale, Psicologia e religione.

«Non è nel mondo che possiamo cambiare il mondo. È qui, nell’incontro con me, segretamente, è da qui che il mondo intero cambia…» Emanuele Casale – Pescara 24/05/2015

Fonte del Post: http://www.jungitalia.it/2015/07/16/il-dogma-del-cambiare-il-mondo-li-fuori-lillusione-moderna-del-nevrotico-perenne/

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