Comprensione profonda.

Terra x Blog + Nero 2015

Profonda comprensione.

Se si capisce che il senso dell’ego non è fondamentale, la prospettiva esistenziale si trasforma. Se si intuisce questo principio non duale, la vita diventa più semplice, anche se non necessariamente più facile.

Tutto resta come prima, perché in realtà non cambia niente. Se prima dovevamo prendere delle decisioni continueremo a doverle prendere, perché la vita significa fare delle scelte. Prima, quando dovevamo scegliere, pretendevamo che i risultati di queste decisioni fossero in accordo con la “nostra” volontà e ci sentivamo frustrati se il risultato era diverso dalle nostre aspettative. Con la comprensione profonda, continueremo a fare scelte e fare il possibile affinché si concretizzino i risultati sperati, ma accetteremo qualsiasi esito perché sappiamo che non dipende da noi. E’ in ciò che sta la differenza essenziale.

Anche quando questa comprensione succede solo a livello intellettuale, essa già produce degli effetti rimarchevoli: le interferenze della mente concettuale, emotivo-reattiva, sulla mente funzionale – quella che non ha bisogno del senso dell’ego – diventano meno frequenti e si è consapevoli del fatto che le conseguenze dell’azione sfuggono al nostro controllo.

Una volta libera dagli influssi e condizionamenti della mente identificata, la mente funzionale diventa sempre più efficiente e qualsiasi cosa ci accingiamo ad attuare è certo che la faremo in maniera più efficace. Analizzare, al fine di vedere come funzioniamo realmente, le nostre azioni e cercare di scoprire se sono veramente “nostre” come crediamo, o se sono eventi che non dipendono da noi.

Approfondendo questa obiettiva e impersonale osservazione attraverso l’esperienza reiterata, l’ego non può che indebolirsi sempre di più ed, in concreto, l’approccio alla vita si semplifica e si fa più spontaneo perché, con questa realizzazione, c’è meno senso di sè, orgoglio, meno sensi di colpa, meno odio e invidia… tutte cose che sono legate al senso dell’ego, alla erronea percezione di essere agente personale,

Ciò non vuol dire che questi sentimenti non si mostreranno più, ma non ne resteremo coinvolti o, almeno, lo saremo sempre meno, non più come prima. Fino al punto che, un giorno, non ci saranno più. Allora il vivere sarà fluido e naturale come potrebbe sempre essere se ci fosse la comprensione di chi Siamo.

Praj

Fonte del Post: http://blog.libero.it/Prajnaram/13149384.html?ssonc=1553851223

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