Eckhart Tolle: La perdita dell’Adesso.

Terra x Blog + Nero 2015

Dissolvere l’inconsapevolezza con la presenza nell’Adesso.

La perdita dell’Adesso: l’illusione fondamentale.

D.: Anche se io accetto totalmente che in definitiva il tempo sia un’illusione, quale differenza può fare nella mia vita? Devo comunque vivere in un mondo che è completamente dominato dal tempo.

E. T.: Essere d’accordo sul piano intellettivo è una credenza come tante e non farà grande differenza nella vita. Per realizzare questa verità bisogna viverla. Quando ogni cellula del corpo è presente al punto di sentirsi vibrante di vita, e quando voi potete percepire questa vita in ogni momento come gioia dell’Essere, allora potete dire di essere liberi dal tempo.

D.: Ma devo ugualmente pagare le bollette domani, e devo ugualmente invecchiare e morire come chiunque altro. Allora come posso mai dire di essere libero dal tempo?

E. T.: Le bollette di domani non sono un problema. Il dissolvimento del corpo fisico non è un problema. La perdita dell’Adesso è il problema, o meglio: è l’illusione fondamentale che trasforma una semplice emozione o un evento in un problema personale e in sofferenza. La perdita dell’Adesso è la perdita dell’Essere.

Essere liberi dal tempo significa essere liberi dal bisogno psicologico del passato per ricavarne la propria identità e del futuro per ricavarne il proprio appagamento. Rappresenta la trasformazione di consapevolezza più profonda che si possa immaginare. In certi rari casi questo mutamento di consapevolezza avviene in modo spettacolare e radicale, una volta per sempre. Quando è così, di solito si verifica un abbandono totale nel mezzo di un’intensa sofferenza. Quasi tutti voi, però, dovete sforzarvi per raggiungerlo.

Quando avete colto i primi bagliori dello stato di consapevolezza senza tempo, cominciate a spostarvi avanti e indietro fra le dimensioni del tempo e della presenza. Da principio diventate consapevoli di quanto raramente la vostra attenzione è davvero nell’Adesso. Ma sapere di non essere presenti è un grande successo: quel sapere è presenza, anche se inizialmente dura appena per un paio di secondi di tempo orario prima di andare nuovamente perduto. Poi, con frequenza crescente, voi scegliete di concentrare la vostra consapevolezza sul momento presente anziché sul passato o sul futuro, e quando vi rendete conto che avevate perduto l’Adesso siete in grado di rimanervi non soltanto per un paio di secondi, ma per periodi più lunghi, se percepiti dal punto di vista esteriore del tempo orario. Allora prima di consolidarvi nello stato di presenza, vale a dire prima di essere pienamente consapevoli, vi spostate avanti e indietro per un certo tempo fra la consapevolezza e l’inconsapevolezza, fra lo stato di presenza e lo stato di identificazione con la mente. Perdete l’Adesso e vi ritornate, ripetutamente. Alla fine la presenza diventa il vostro stato predominante.

Per la maggior parte delle persone la presenza non viene mai percepita oppure lo è soltanto accidentalmente e brevemente in rare occasioni senza essere riconosciuta per ciò che è. Quasi tutti gli esseri umani presentano un’alternanza non fra consapevolezza e inconsapevolezza ma soltanto fra livelli diversi di inconsapevolezza.

Inconsapevolezza ordinaria e inconsapevolezza profonda. 

D.: Che cosa intendi per livelli diversi di inconsapevolezza?

E. T.: Come è noto, nel sonno passiamo continuamente tra fasi di sonno senza sogni e fasi oniriche. Analogamente, allo stato di veglia quasi tutti voi oscillate fra l’inconsapevolezza ordinaria e l’inconsapevolezza profonda. Ciò che chiamo inconsapevolezza ordinaria è l’identificarsi con i propri processi di pensiero e le proprie emozioni, reazioni, desideri e avversioni. È lo stato normale della maggior parte di voi. In tale stato siete gestiti dalla mente egoica e siete inconsapevoli dell’Essere. È uno stato non di dolore acuto o di infelicità, ma di un basso livello quasi continuo di disagio, malcontento, noia o nervosismo, una sorta di rumore di fondo. Potete non rendervene conto perché fa parte della vita “normale”, così come non vi rendete conto di un basso rumore di fondo quale può essere il ronzio di un condizionatore d’aria, fino a quando non si ferma. Quando effettivamente si ferma, vi è un senso di sollievo. Molte persone utilizzano alcol, droghe, sesso, cibo, lavoro, televisione o perfino il fare acquisti come anestetici, in un tentativo inconsapevole di eliminare questo disagio di fondo. Quando ciò avviene, un’attività che potrebbe essere molto piacevole, se svolta con moderazione, si permea di una situazione di compulsione o di dipendenza e tutto ciò che se ne trae è un sollievo dei sintomi di brevissima durata.

Il disagio dell’inconsapevolezza ordinaria si trasforma nel dolore dell’inconsapevolezza profonda (uno stato di sofferenza o infelicità più acute o più evidenti) quando le cose “vanno storte”, quando l’ego è minacciato o vi sono un pericolo o una perdita, reali o immaginari, nella situazione di vita oppure un conflitto in un rapporto personale. È una versione rafforzata dell’inconsapevolezza ordinaria, diversa da questa non per tipologia ma per intensità.

Nell’inconsapevolezza ordinaria, la resistenza abituale o la negazione di ciò che esiste crea il disagio e il malcontento che quasi tutti accettano come vita normale. Quando questa resistenza si intensifica per via di qualche minaccia o pericolo per l’ego, apporta un’intensa negatività come, per esempio, collera, paura acuta, aggressività, depressione e così via. L’inconsapevolezza profonda spesso significa che è stato innescato il corpo di dolore e che voi vi siete identificati con quest’ultimo. La violenza fisica sarebbe impossibile senza l’inconsapevolezza profonda. Può anche avvenire facilmente quando e dove una folla di persone o perfino un’intera nazione generano un campo di energia negativa.

Il miglior indicatore del vostro livello di consapevolezza è dato da come affrontate le situazioni minacciose della vita quando si presentano. Attraverso queste situazioni, una persona già inconsapevole tende a diventarlo ancora più in profondità, e una persona consapevole tende a diventare più intensamente consapevole. Potete utilizzare una situazione minacciosa per risvegliarvi, oppure potete lasciare che vi trascini in un sonno ancora più profondo. Il sogno dell’inconsapevolezza ordinaria allora si trasforma in un incubo.

Se non riuscite a essere presenti nemmeno in circostanze normali, come quando state seduti da soli in una stanza, passeggiate nei boschi o ascoltate qualcuno, certamente non sarete in grado di rimanere consapevoli quando qualcosa “va storto” o vi trovate ad affrontare persone o situazioni difficili, caratterizzate da perdita o minaccia di perdita. Sarete sopraffatti da una reazione, che in definitiva è sempre qualche forma di paura, e verrete trascinati nell’inconsapevolezza profonda. Queste situazioni minacciose sono le vostre prove. Soltanto il modo in cui le affrontate dimostrerà a voi e agli altri a che punto siete per ciò che riguarda il vostro stato di consapevolezza, e non quanto a lungo sapete stare seduti con gli occhi chiusi o quali visioni percepite.

Pertanto è essenziale apportare maggiore consapevolezza nella vostra vita in situazioni ordinarie, in cui tutto procede con relativa tranquillità. In questo modo acquisite maggiore intensità di presenza. Questo genera in voi e attorno a voi un campo energetico di elevata frequenza di vibrazione. Nessuna inconsapevolezza, nessuna negatività, nessuna discordia o violenza possono entrare in questo campo e sopravvivere, così come il buio non può sopravvivere in presenza della luce.

Quando imparate a essere testimoni dei vostri pensieri ed emozioni, il che è una parte essenziale dell’essere presenti, potete restare sorpresi quando per la prima volta vi rendete conto del “rumore” di fondo dell’inconsapevolezza ordinaria e capite quanto di rado, o mai, siete veramente a vostro agio con voi stessi. A livello del pensiero incontrerete molta resistenza sotto forma di giudizi, malcontento e proiezione mentale lontano dall’Adesso. A livello emozionale vi sarà una corrente sotterranea di disagio, tensione, noia o nervosismo. Entrambi sono aspetti della mente nella sua modalità abituale di resistenza. […]

D.: Come possiamo eliminare la negatività, secondo quanto suggerisci tu?

E.T.: Lasciandola cadere. Come lasciate cadere un pezzo di carbone ardente che tenete in mano? Come lasciate cadere qualche bagaglio pesante e inutile che state portando? Riconoscendo che non volete più soffrire questo dolore o portare questo fardello e quindi lasciandolo andare.

L’inconsapevolezza profonda, come il corpo di dolore o un altro dolore profondo come la perdita di una persona cara, di solito deve essere trasformata attraverso l’accettazione, unita alla luce della vostra presenza, della vostra attenzione costante. Molti schemi dell’inconsapevolezza ordinaria, d’altronde, possono essere semplicemente lasciati cadere quando sapete che non li volete più e non ne avete più bisogno, quando capite di avere una scelta, di non essere soltanto un fascio di riflessi condizionati. Tutto ciò implica che siete in grado di accedere alla potenza dell’Adesso. Senza questo, non avete scelta.

Tratto dal libro: “Il potere di Adesso”, di Eckhart Tolle.

Fonte del Post: http://petali-di-loto.blogspot.it/2012/08/dissolvere-linconsapevolezza-con-la.html

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