Elogio a ciò che va in frantumi.

Terra x Blog + Nero 2015

Elogio a ciò che va in frantumi.

Immagina un vaso di ceramica. Immaginalo bello, prezioso, finemente decorato. Prova per un attimo a pensare quanto lavoro e quanta perizia siano state necessarie per crearlo. Il vaso è lì, in bella mostra, su un piedistallo, il cuore gioisce ad ammirarlo.

Ora immagina che quel piedistallo ceda.
Vedi il vaso che cade? Senti il suono dei suoi cocci?
Mentre li osservi, ti accorgi che, per un attimo, tutto è in frantumi, non solamente il vaso.
Adesso, mentre noi restiamo immobili, affranti, dalle retrovie si muove una figura: è un omino discreto, occhi a mandorla, una borsa nella mano destra. Si avvicina ai cocci, si china su di essi, passa con attenzione il suo sguardo su ognuno.
A questo punto due cose diventano chiare: che quell’omino vuole riparare il vaso e che quell’omino è folle. Anche se incollasse tutti i pezzi, non potrebbe mai farlo ritornare integro!
Ma egli non si cura dei nostri pensieri e prosegue. Riavvicina tutti i pezzi e li dispone in modo ordinato, poi dalla borsa tira fuori una scatola e la apre.
Non contiene colla. Contiene oro.
Improvvisamente anche noi capiamo: quell’omino non vuole riparare il vaso, lo vuole valorizzare riempiendo le spaccature con l’oro! Egli sa che le ferite, se integrate, arricchiscono la storia di chi le ha subite.

E arricchente è, per me, continuare a camminare su sentieri inediti, aperto a nuovi incontri e nuove scoperte, con in cuore le parole dell’amico lupo: “L’arte più splendente è essere umani.”

Claudio Tomaello www.claudiotomaello.com

Fonte: Coscienzeinrete.net   Parzialmente rivisto da UnicaCoscienza.

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