Fuggire o restare?

Fuggire o restare?

Com’è facile scappare… rimanere in superficie, fare esperienze senza dover sentire l’attaccamento perchè ti obblighi a non pensare, a non restare, ad andare via.

Tutto ha un aspetto diverso, apparentemente meno doloroso; sembra che ci sia un velo che ti separa dalla realtà, perchè ogni volta che non ti piace te ne vai. Ci sono tanti modi di farlo… alleviare dolori e sofferenze o cose/persone che non piacciono con droghe, psicofarmaci, alcol, viaggi, cambi di città, di coppia, di amicizie o semplicemente uscendo con gli amici a distrarsi ogni volta che si presenta una situazione apparentemente “scomoda”.

Per non parlare della meditazione e della via spirituale… che diventa una scappatoia dalla realtà, invece di portarti all’evoluzione, ti fa affievolire e fermare facendoti trovare un luogo che ti allontana dalla vera responsabilità di ciò che sei. Anche il vittimismo porta a questo e l’isolamento, con la convinzione che stiamo così bene da soli, finalmente!

Poi ti rendi conto che, facendo questo, eviti di sentire e di costruire; dentro di te esistono strutture deboli ed effimere che al primo soffio di vento crollano, lasciando spazio al vuoto di sempre.

Quanto siamo bravi ad ingannarci che va tutto bene, esistono migliaia di giustificazioni per ogni pensiero e convinzione. Sono passati anni, esperienze, persone, fatti e cosa è veramente cambiato? Tendenzialmente sei rimasto in un limbo, come se volessi fermare il tempo, come se al fuggire posticipassi il vero momento dell’incontro con la Verità e, quindi, dell’incontro con te stesso.

E infatti, da cosa stai veramente fuggendo? Sai che stai scappando da te stesso, vero? E se scappi da te stesso, cosa puoi trovare? Sicuramente solitudine, rabbia, frustrazione, abbandono, rifiuto… e queste emozioni, nella fuga, restano nascoste finchè, un giorno, appaiono all’improvviso quando meno te lo aspetti, con forza, sicuramente quando incontri una situazione molto positiva, qualcosa che desideri dal profondo, quando apparentemente pensi che sia arrivato quello che hai sempre cercato, la situazione perfetta per te… e qualcosa ti dice di fermarti…

Ma questa decisione viene sabotata alla prima occasione… facendo uscire ciò che chiamiamo ombra, cioè quella parte di te che nascondi e rifiuti continuamente e, al fuggire, rimane silente… e, nel momento in cui esce, ti rendi conto che sei davanti a un bivio: accoglierla e riconoscerla o continuare a scappare… creando ancora quell’illusione di sempre.

Poi arriva il momento, qualcosa dentro è maturato a tal punto che … sei pronto… pronto per prendere quella decisione, quella strada del bivio che hai evitato per tanto tempo… scegli di RESTARE a qualunque costo, anche se la realtà che vivi non ti piace… scegli di RESTARE e di FERMARTI.

Inizi a vedere, da un’altra prospettiva, la possibilità di costruire qualcosa che dura nel tempo; all’inizio le fondamenta sono difficili da buttare, perchè non sai come fare… ti spaventa tutto, ma soprattutto quella responsabilità che tutto dipende da te… ogni mattone di quella casa dipende da come lo metti, allora durerà o crollerà… ma nelle macerie c’è sempre la possibilità di ricominciare a farlo con una maturità e comprensione mai avuta prima.

E’ tempo ormai di fermarsi, di comprendere che sei molto di più di ciò che hai pensato fin’ora, che quella solitudine non è altro che la mancanza di te stesso, dell’amore più grande di cui hai bisogno, il tuo, di quelle cose che sono belle e nutrienti e che nel tempo possono durare… non si perdono; andando in profondità si toccano aspetti dolci, vulnerabili, forti, una vasta gamma di sfumature che, scappando, non si possono cogliere.

Allora la vita prende altri toni, ce ne sono molti più di prima, alcuni non sono piacevoli ma necessari, allora ti rendi conto che fermandoti cresci immensamente, che smettendo di illuderti ed evitare trovi la vera evoluzione. La ricerca finisce, si ferma perchè scopri che dentro di te esiste già tutto ciò che stavi cercando e di cui hai bisogno.

Quando il giardino interiore diventa ricco e la struttura diventa solida, qualunque vento e uragano non scalfirà quel cuore, che potrà battere senza paura, perchè si sentirà protetto, ma mai in gabbia. Quando comprendi che la tua ombra è un dono che hai scelto per crescere, che la tua rabbia diventa un filo di Arianna che ti conduce alla comprensione e ad aumentare l’amore, quando la solitudine diventa libertà di scegliere con chi stare, quando scegli di nutrire corpo e anima con il meglio che questo Pianeta può darti e che sono necessari anche i momenti di tristezza e silenzio per contemplare questa esistenza che è meravigliosa, nel suo linguaggio sottile, ti accarezza e ti abbraccia.

Lasciati amare perchè te lo meriti… meriti il meglio e non ci credi… sei splendido/a così come sei, OGGI, nella tua vasta gamma di sfumature colorate… tutte necessarie per te. Fermati e osservale, scegli i colori e i fiori… impara dalle erbacce… cogli il nettare del tuo giardino.

Ollin

Fonte: https://www.semidiluceblu.it/2017/06/15/fuggire-o-restare/

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