Jon Kabat-Zinn: Stress e società.

Terra x Blog + Nero 2015

Stress del tempo e insonnia.

“Pratica il non-fare e ogni cosa andrà a posto da sé”. Lao-tzu, Tao Te Chin.

Nella nostra società, il rapporto con il tempo è diventato una delle principali fonti di stress. In certi stadi della vita abbiamo costantemente la sensazione di non avere mai abbastanza tempo per fare tutto quello che dovremmo fare. In altre età della vita, il tempo sembra non passare mai: ore e giorni sembrano interminabili, non sappiamo che cosa fare di tutto il tempo che abbiamo a disposizione. Per quanto folle possa sembrare, voglio suggerire che l’antidoto allo stress del tempo è il ‘non fare’ e che tale antidoto è efficace tanto nella situazione in cui ‘non hai abbastanza tempo’ quanto in quella in cui ‘hai troppo tempo’. La sfida consiste nel mettere alla prova quest’affermazione, e verificare se il tuo rapporto con il tempo si trasforma, grazie alla pratica del non fare.

Se ti senti già sopraffatta dalla mancanza di tempo, ti chiederai, forse, come possa essere d’aiuto sottrarre tempo a tutto quello che hai da fare, per praticare il non fare. E se sei sola e annoiata, e il tempo libero è l’unica cosa che hai a disposizione in abbondanza, ti chiederai in che modo il non fare possa riempire questo grande buco che ti opprime.

La risposta è semplice e naturale: la pace interiore si trova fuori dal tempo. Se prendi l’abitudine di passare un po’ di tempo, ogni giorno, in uno stato di quiete interna, anche se è solo per due minuti, o cinque o dieci, in quei momenti esci dal flusso del tempo. La calma, il rilassamento e la centratura che incontri in questo ‘viaggio fuori dal tempo’, ti accompagnano al tuo rientro e possono trasformare la tua esperienza del tempo, nella vita di ogni giorno. Impari a fluire con il tempo, nel corso della giornata, facendo semplicemente attenzione al momento presente, anziché combatterlo o esserne travolta.

Più ti abitui a dedicare un certo tempo, ogni giorno, al non fare, più tutta la tua giornata diventa ‘non fare’: viene soffusa da una consapevolezza radicata nel momento presente, che si trova quindi fuori dal tempo.

Forse, praticando la meditazione seduta, l’esplorazione del corpo o lo yoga hai già notato che la consapevolezza non richiede alcun tempo; la consapevolezza è istantanea e riempie semplicemente ogni momento, gli infonde più vita. Se ti manca il tempo per fare tutte le cose che vorresti fare, la consapevolezza ti regala tempo, offrendoti la pienezza di ogni momento che hai a disposizione. Qualsiasi cosa stia succedendo, ti dà la possibilità di restare in contatto con il tuo centro, e di percepire e accettare le cose così come sono. In questo atteggiamento puoi anche renderti conto di quello che la situazione richiede, in maniera prospettica e senza indebita ansia. E puoi agire e farlo, lasciando che il tuo agire sgorghi dal tuo essere, da uno stato di pace.

D’altro canto, poniamo che tu sia in una situazione in cui non sai che cosa fare di tutto il tempo che hai a disposizione. Il tempo ti pesa. Magari ti senti vuota, separata dal mondo e da tutte le cose significative che vi avvengono. Magari non sei in grado di lavorare o di uscire di casa; magari passi la maggior parte del tempo a letto e leggere ti stanca. Magari sei sola, senza amici, senza famiglia o lontana da essi. In che modo il non fare ti può aiutare? Ti sembra che il ‘non fare” sia quello che stai già facendo tutto il tempo ed è appunto ciò che ti fa impazzire!

In realtà, anche se non te ne rendi conto, sei immersa in una continua attività. Probabilmente fai dell’infelicità, della noia e dell’ansia una linea direttrice della tua esistenza.. Probabilmente passi un certo tempo, forse anche gran parte del tempo, in compagnia dei pensieri e dei ricordi del passato, rivivendo momenti piacevoli e disgrazie. Magari continui a produrre rabbia per cose accadute molto tempo fa. Tutte queste attività mentali drenano la tua energia. Ti stancano e ti fanno sembrare le ore interminabili attimi..

La nostra esperienza soggettiva del passaggio del tempo sembra legata all’attività del pensiero. Pensiamo al passato, pensiamo al futuro. Il tempo è lo spazio che intercorre fra i nostri pensieri e ne misura lo scorrere incessante. Osservando i nostri pensieri andare e venire, coltiviamo la capacità di soggiornare nel silenzio e nella quiete che abitano dietro al flusso dei pensieri, in un presente atemporale. Il presente è sempre qui, è sempre ora: è fuori dal flusso del tempo. Non fare significa lasciare andare tutto quanto.. Soprattutto significa lasciare andare i tuoi pensieri. Significa lasciarti essere. Se ti senti prigioniera del tempo, il non fare è un modo per evadere da questa prigione ed emergere in una dimensione senza tempo.

Così facendo, esci anche, almeno momentaneamente, dal tuo isolamento, dalla tua infelicità, dal tuo bisogno di sentirti occupata, utile, significativa per gli altri. Collegandoti con te stessa, fuori dal flusso del tempo, stai già facendo la cosa più significativa che tu possa fare: stai rappacificandoti con la tua mente e contattando la tua interezza.

“Il passato e il futuro consentono solo un minimo di consapevolezza. Essere coscienti è non appartenere al tempo”.   T. S. Eliot Norton, in “Quattro quartetti”.

Jon Kabat-Zinn

Fonte del Post: http://www.meditare.net/wp/consapevolezza/stress-del-tempo-e-insonnia-jon-kabat-zinn/

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