Lo sguardo che trasforma.

Il ritmo dello sguardo che trasforma.

Cerco di aprirti la mente, Neo, ma posso solo indicarti la soglia, sei tu quello che la deve attraversare.
Devi lasciarti tutto dietro, Neo.
Paura, dubbio, scetticismo.
Sgombra la tua mente.
Morpheus

***

Neo: Mi fanno male gli occhi.

Morpheus: Perché non li hai mai usati.

Morpheus: Immagino, che in questo momento ti sentirai un po’ Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio?

Neo: L’esempio calza.

Morpheus: Lo leggo nei tuoi occhi. Hai lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di risvegliarsi. E curiosamente non sei lontano dalla verità. Tu credi nel destino, Neo?

Neo: No.

Morpheus: Perché no?

Neo: Perché non mi piace l’idea di non poter gestire la mia vita.

Matrix.

***

Dal blog IL VOLO D’ORO, di Paola Ferraro e Rita Minelli.

“La verità non è un punto fisso. La verità è viva, non può essere organizzata né rinchiusa in un sistema. Cristallizzarla è come tradirla”.  Krishnamurti

Siamo su questo pianeta per osservare dal “punto di vista” dell’ ”osservatore” che incarniamo. I nostri occhi sono unici, così come il nostro mo(n)do. Lo Sguardo è uno strumento di trasformazione potentissimo, direttamente collegato alla consapevolezza. La realtà cambia all’ampliarsi del nostro sguardo, si modifica inevitabilmente, irreversibilmente…

Dopo esperienze intense come ritrovi, costellazioni o laboratori, accade spesso che, nei giorni successivi, ci siano degli episodi forti… Accadono quelli che chiamo “rigurgiti”, risacche.

Perchè? Cosa sta accadendo realmente?

Succede che la realtà sta prendendo nuova forma, sulla base di ciò che abbiamo vissuto e trasformato. La realtà esterna cambia, avverte lo scossone dei movimenti interiori che abbiamo compiuto e, inevitabilmente, risponde.

Quando ci spostiamo interiormente viviamo delle esperienze intense, l’esterno non può fare altro che riadattarsi alla nuova frequenza che vestiamo e, per farlo, spesso deve “rompere” l’ordine precedente.

Gusci che si schiudono per dare vita al nuovo. Più le strutture sono rigide e più fanno rumore. Anche in questa occasione può venirci in aiuto lo sguardo, perchè, se sappiamo vedere ciò che realmente sta accadendo dietro all’apparente “scomodità” delle situazioni che abbiamo davanti, il passaggio diventa più facile.

Le difficoltà si presentano sotto forma di “draghi“, che sono i nostri guardiani di soglia. Ciò significa che si presenterà proprio la situazione che va a toccare il nostro punto debole. Non è una semplice “prova”… spesso si tratta di un vero e proprio invito ad esercitare il distacco e a slittare da un livello di realtà ad un altro.

E’ come se una voce esterna ci chiedesse:

“Ci credi ancora?”
“Puoi smettere di alimentare questa energia?”
“Puoi rinunciare ad avere ragione?”
“Sei disposto a mollare la presa?
Sei disposto a rinunciare di capire, per andare oltre?”

Ci sono ritmi e tempi ben precisi, legati al nostro processo e al processo in cui siamo immersi…. Ogni situazione che viviamo, per quanto scomoda possa apparire, contiene un PASSANTE e la possibilità di un passaggio ad un livello più ampio in cui i problemi, superati e integrati, diventano nuove risorse a disposizione. Oppure, semplicemente, vengono visti da un’ altra ottica che li com-prende e quindi non rappresentano più un problema.

Non tutto è fatto per essere sciolto. Spesso è proprio l’attrito che provocano certe situazioni a creare quella “vibrazione” che ci serve per slittare su altri piani, in cui, spesso, quelle stesse situazioni spontaneamente scompaiono. In tutto questo, il RISPETTO dei “tempi” è ciò che serve per superarli… Queste situazioni ci permettono anche di allenare il distacco. E proprio con esso accadono gli slittamenti di realtà. Da un piano all’altro… Passando per il terremoto che atterra ciò che non serve più. Semplicemente.

Finché combatti contro qualcosa, qualunque essa sia, la alimenti, la nutri di energia. Finché la contrasti la rinforzi. La lotta blocca nel punto che l’ha creata. Se la accogli facendole spazio e permettendole di compiere il suo circolo e la sua funzione, ecco che si esaurisce. Tu la accompagni e lei ti accompagna. Combattere alimenta ciò che combatti… La vera vittoria non crea perdenti.

“Ogni difficoltà della nostra vita è sostanzialmente perpetuata dalla nostra pressoché totale mancanza di fede. Se confidassimo realmente nel fatto che tutto ciò che accade è perfetto per noi, in funzione di un bene più grande che ancora non siamo in grado di vedere, la smetteremmo all’istante di lamentarci di continuo, in maniera manifesta o meno”. Roberto Senesi

***

“Se decidi di affidarti, di credere, decidilo davvero e con coerenza. Finché va tutto bene, l’Universo, Dio, è meraviglioso, ci sentiamo connessi e diamo consigli a tutti su come Credere. Ma gli ostacoli (paura, blocchi), esistono. L’Universo, però, è sempre lo stesso di quando ti andava tutto bene, perché allora si smette di agire e specialmente di credere? La tua fede è così piccola? Pensi davvero che gli ostacoli siano lì per farti smettere di credere? O il contrario? Gli ostacoli sono opportunità straordinarie, per non mollare e credere nonostante tutto. E’ questa la vera bellezza della fede, altrimenti è solo un bla bla. Avere fede non significa non avere momenti difficili”. Mariella Calcagno

***

“La conoscenza è disponibile, per chi ha la voglia di cercarla, ed è disposto a perdersi per trovarla. Il paradiso è possibile, è ancora qui, sotto i nostri occhi, per chi riesce a vederlo”. Valeria Pisano

 

***

“Soffriamo perché viviamo nell’ignoranza di chi siamo realmente. Abbiamo costruito il nostro personaggio immaginario sulla base di etichette e ruoli che ci siamo cuciti addosso definendoli il nostro “io”, ed ogni qualvolta l’esistenza ne ha sradicato uno ci siamo sentiti morire, bruciare nella carne. Quando vuoi sembrare qualcosa non sei nessuno, quando sei non perdi tempo a sembrare nulla. Quando vibri di gioia e gratitudine l’intero Universo cospira a tuo favore”.  Roberto Senesi

***

Le cose importanti non le programmi, acCadono. AcCadono e scompigliano i programmi, fino a riposizionarti al Centro, dove in realtà Sei Sempre (stato).

Paola Ferraro

Fonte: http://volodoro.blogspot.it/2017/09/il-ritmo-dello-sguardo-che-trasforma.html
Letto su: Visione Alchemica

WooshDe7Torna Su