O. M. Aivanhov: Identità.

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La ricerca dell’Identità.

Succede spesso di sentirsi divisi, di avere le idee confuse sulla propria identità. Un giorno siamo contenti di quello che facciamo, di ciò che siamo; il giorno dopo la stessa situazione ci appare insostenibile. Un momento abbiamo la percezione della nostra realtà interiore, il momento dopo, al variare di uno stato d’animo, non sappiamo più chi siamo; addirittura ci percepiamo e ci osserviamo come sconosciuti.

Jung ha scritto in Ricordi, sogni, riflessioni che ogni uomo “ha bisogno per prima cosa di conoscere sé stesso e cioè della maggiore conoscenza possibile della sua totalità. Deve conoscere senza reticenze quanto bene può fare, e di quale infamia è capace, guardandosi dal considerare reale il primo e illusoria la seconda. Entrambi sono veri in potenza ed egli non sfuggirà interamente né all’uno né all’altra, se vuole vivere – come naturalmente dovrebbe – senza mentire a sé stesso e senza illudersi.”

La chiarezza di questa riflessione allieva sensibilmente l’inquietudine apportata dall’alternanza delle due voci contrastanti che ci abitano, perché ci porta non alla resa che declina ogni responsabilità – poiché l’uomo è fatto così! – ma ad una visione limpida dalla quale poter contemplare l’esistenza di una doppia realtà, la doppia natura di cui parla ampliamente il Maestro Aïvanhov nelle sue conferenze: la natura umana e la natura divina.

Sono nature che coesistono sempre e contemporaneamente in noi, ma di cui siamo coscienti in modo parziale e frammentario, poiché capiamo con la mente la fisicità del corpo e il complesso di pensieri e sentimenti che ci vivono e che viviamo, ma che rappresentano solo una parte della nostra identità, ossia la natura umana; e percepiamo con l’interiorità l’esistenza di un Altro, talmente sottile ma illimitato e potente, di cui riusciamo a tratti sporadici e con una cura e un ascolto particolarissimi, ad afferrare l’esistenza, ed è la meraviglia, lo splendore della natura divina.

Queste due nature, insieme, creano e formano il nostro essere umani.

Ma è il risveglio alla consapevolezza della natura divina – identità di ogni individuo (individuo che significa indivisibile: spirito e materia) – che da l’impulso per intraprendere un cammino di ricerca dove scoprire l’operatività e i termini di espressione di tale natura, in quanto, tanto è complessa la natura umana, ancora più è ricca e articolata la natura divina.

Abili di questa ricchezza possiamo crescere come umanità e deviare la caduta della nostra società sofferente verso un obbiettivo di solidarietà, di pace, di luce, amore e fratellanza.

Più l’uomo si scopre Essere Spirituale, più la visione della vita si espande, la ricerca della verità si approfondisce, la sensibilità si intensifica, gli esseri e le cose trovano un nesso sensato e armonioso, e ogni creatura, dalla più semplice alla più sofisticata, appartiene alla stessa famiglia.

Dal Maestro Omraam Mikhael Aivanhov, grazie ad Elisabetta Mastrocola.

Fonte del Post: http://lucideimaestri.altervista.org/oma5.htm

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