Nisargadatta Maharaj: L’ immondizia.

Terra x Blog + Nero 2015

Nisargadatta, l’Advaita e l’ immondizia.

Sri-Nisargadatta-Maharaj

Molti pensano che l’Advaita Vedanta sia una strada largha e confortevole; una dottrina spirituale basata sull’assioma: “non c’è niente da cercare, non c’è niente da fare, va già tutto bene così”.

Molti pensano che il divenire testimoni di se stessi significhi continuare a vivere la propria vita esattamente nello stesso modo di sempre, e che le proprie azioni e le proprie scelte non siano importanti ai fini della consapevolezza. Molti pensano che l’Advatia Vedanta prescriva un processo di indagine interiore differente da quello proposto dalle altre dottrine spirituali, come se negasse un certo tipo di lavoro interiore in favore di un approccio rilassante e meno impegnativo ma spiritualmente più elevato. Molti simpatizzanti pensano infatti che questa tradizione sia in qualche modo superiore e più evoluta rispetto alle altre (questo vizio per la verità è comune ai seguaci di ogni dottrina), e che quindi le altre strade siano da considerarsi di serie B.

Stranamento però, pare che i più noti portavoce di questa sublime dottrina non la pensino proprio così…

Ricordiamo ad esempio le parole di Nisargadatta, estratte dal libro “Io sono Quello”:

“Per conoscere te stesso hai bisogno di chiarezza e serietà, di quella maturità del cuore e della mente che raggiungi con la serietà, mettendo in pratica nella vita quotidiana ciò che hai capito, per poco che sia. Nello yoga non ci sono compromessi. Se vuoi peccare, pecca apertamente e con tutto il cuore. Anche i peccati hanno le loro lezioni da insegnare ai peccatori indefessi, come le virtù al santo serio. È mischiare le due cose che è disastroso. Niente ti blocca più del compromesso, perchè è indice di poca serietà. E senza serietà non si può far nulla.

Sii cosciente di te stesso, osserva la mente, prestale tutta la tua attenzione. Non andare in cerca di risultati rapidi: potresti non essere in grado di riconoscerli. E senza che tu te ne renda conto, la mente subirà un cambiamento, ci sarà maggiore chiarezza nel pensiero, carità nei sentimenti, purezza nel comportamento. Perchè ciò che sei ora è il risultato della disattenzione e ciò che diventerai sarà frutto dell’attenzione.

Non sottovalutare l’attenzione. Significa interesse e anche amore. Per conoscere, scoprire o creare devi metterci il cuore, che è attenzione. Tutte le benedizioni fluiscono da qui. Presta attenzione alla cosa più importante della tua vita: te stesso. Tu sei il centro del tuo universo personale. Senza conoscere il centro, cos’altro potresti conoscere?

Come non puoi vedere il tuo viso ma solo il suo riflesso nello specchio, così puoi conoscere soltanto la tua immagine riflessa nell’immacolato specchio della pura consapevolezza. Come ottengo questo specchio senza macchie? Togliendo le macchie, è ovvio. Osservale e rimuovile. L’antico insegnamento è sempre valido. La natura dello specchio è tale che non puoi vederla.

Qualunque cosa tu veda, non può essere che una macchia. Distoglitene, rinunciaci e riconoscila come qualcosa di non desiderato. Paura e avidità causano il cattivo uso della mente. Quello giusto è mettersi al servizio dell’amore, della vita, della verità, della bellezza. Devi cominciare da te, dentro di te: è una legge inesorabile. Occupati di te stesso, rimettiti in ordine: mentalmente ed emotivamente. Il benessere fisico verrà di conseguenza.

Guarda dalla giusta prospettiva prima di agire. Rendi chiara la mente, purifica il cuore, santifica la tua vita. Per andare al di là del corpo devi essere in buona salute; per andare oltre la mente, devi averla in perfette condizioni. Non puoi lasciarti il disordine dietro le spalle e andare oltre, altrimenti ti farà impantanare”.

Nisargadatta Maharaj

A quanto pare, la legge universale è: “ Raccogli la tua immondizia ”. Ed è più che giusta.

Fonte del Post: https://associazioneperankh.wordpress.com/2015/05/02/nisargadatta-ladvaita-e-limmondizia/#more-1594

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