L’Osservatore Silenzioso.

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L’Osservatore Silenzioso.

Astratto, Frattale, Sfera, Occhio

Il dolore è energia. Ogni volta che soffriamo stiamo affrontando un surplus di energia che in qualche modo dobbiamo gestire. Questa energia, ripetiamolo, in se non è né positiva, né negativa: è neutra. Solo che noi la percepiamo come dolore perché ha un’intensità molto elevata. Tutte le volte che si attiva questa energia, la nostra macchina biologica è sulla soglia di un risveglio.

Normalmente la nostra macchina biologica – il nostro apparato psicofisico – lavora in modalità meccanica e semiautonoma, mentre la nostra anima si dice che è addormentata. In realtà l’anima non è né sveglia né addormentata, è semplicemente presenza allo stato puro, ma non riesce a interagire con il nostro apparato psicofisico perché è questo ad essere addormentato nelle sue abitudini.

Quando arriva uno shock, un evento imprevisto, l’apparato psicofisico tende a portarsi in stato di veglia in maniera spontanea. All’improvviso dobbiamo gestire un innalzamento del livello di energia che il nostro organismo percepisce come sofferenza. Il nostro sistema nervoso viene attraversato da una piena di corrente elettrica che non è abituato a sopportare.

Immaginate un circuito elettrico tarato per supportare un certo voltaggio x di corrente che viene invaso da un voltaggio tre volte superiore: il corto circuito che si crea nel nostro organismo si chiama dolore. Ma a differenza di un sistema elettrico, il nostro sistema nervoso ha la capacità di adattarsi e gestire questa improvvisa scarica di energia, almeno fino ad un certo punto.

Un’impennata improvvisa di energia emozionale, che può essere rabbia, paura ma anche euforia eccessiva, esaspera il sistema nervoso che deve subito incanalare e gestire quest’energia. Di solito noi pensiamo che la soluzione migliore sia fuggire o allontanarsi immediatamente dalla causa esterna scatenante, ma così creiamo ulteriore resistenza mentale e solo un momentaneo abbassamento della frequenza vibratoria.

In realtà, se non opponessimo nessun tipo di resistenza mentale e permettessimo al flusso di energia emozionale di scorrere dentro di noi, rimanendo testimoni silenziosi di noi stessi, il nostro sistema nervoso risolverebbe in maniera intelligente e rapida la marea elettrica emotiva. C’è un solo modo affinché il nostro sistema nervoso faccia tutto ciò: accettando e permettendo al dolore di esistere, senza nessuna resistenza.

Il dolore è l’incapacità dei nostri binari energetici di supportare un certo quantitativo di energia. Un alchimista lavora direttamente sui suoi binari energetici aumentandone la capacità e la resistenza e come lo fa? Imparando ad affrontare, volta per volta, il dolore ogni volta che si presenta. Questa è la sua strategia, questo è il suo potere. Ad un alchimista non interessa cambiare il mondo fuori per adattarlo alle sue esigenze. L’alchimista lavora per adattare se stesso alle esigenze dell’universo e così diventa più forte.

Se ho paura di prendere l’ascensore e decido di affrontare poco per volta la mia paura, quest’ultima scemerà sempre di più. In realtà sarà il mio apparato psicofisico che si adatterà alla paura fino a trasmutarla in coraggio.

Non c’è nessun segreto, nessuna formula magica. Il dolore deve essere accettato, deve essere osservato e vissuto senza giudizio. La nostra consapevolezza silenziosa è la pietra filosofale che trasmuta ogni cosa in luce.

“Focalizzate l’attenzione sull’emozione dentro di voi. Accettate la sua esistenza. Non pensateci, non lasciate che l’emozione diventi pensiero. Non giudicate o analizzate; osservate. Diventate consapevoli delle sensazioni legate all’emozione, ma anche di Colui che osserva, l’Osservatore Silenzioso.” Eckhart Tolle

Se riusciamo ad accettare ed osservare ogni emozione negativa, senza volerla cambiare, questa stessa osservazione la trasmuterà in energia pura. Tutto è una sola energia che vibra su diverse frequenze. Un’energia positiva vibra più velocemente di un’emozione negativa.

L’alchimista è colui che brucia un’emozione negativa sul fuoco della propria consapevolezza, aumentandone così la vibrazione e trasmutandola in un’emozione superiore. Così la paura diventa amore, la gelosia diventa passione, la rabbia impeto guerriero.

Tratto da: “Alchimia pratica – La Trasmutazione delle Emozioni Negative”,  di Francesco Giacovazzo.

Fonte del Post: http://divinetools-raja.blogspot.it/2016/06/losservatore-silenzioso.html

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