Percezione Sensoriale, Dogmi e Realtà.

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 Percezione Sensoriale, Dogmi e Realtà.

Tutti i nostri sensi fisici hanno in comune un aspetto: ci mettono in relazione – o in contatto – con una realtà esterna della quale, attraverso di essi, facciamo esperienza; tale esperienza ci appare assolutamente reale ed incontrovertibile.

Nello stesso ambito esperienziale, anche il soma, o corpo, viene riconosciuto come una entità materiale reale e, di conseguenza, si riconosce come reale anche la distinzione tra ciò che è interno e ciò che è esterno al corpo, introducendo di fatto, nella sfera di esperienza, anche il concetto di SPAZIO, che viene percepito come un qualcosa che contiene, divide e separa fisicamente.

In parole diverse, i sensi fisici, attraverso la cosiddetta PERCEZIONE, ci mostrano un intero mondo costituito da MATERIA FISICA; tutto ciò che è contenuto in esso è ugualmente costituito da materia fisica: oggetti, esseri umani, animali, vegetazione, pianeti, stelle, galassie.

Generalmente, quasi nessuno mette in dubbio la veridicità di tutto ciò;  in definitiva, si dice che, se un mondo intero compare davanti ai nostri occhi, ciò sta a dimostrare che quel modo è reale ed esiste veramente.

Ma le cose stanno proprio così?

Dubitare della veridicità di questa percezione è considerato dal cosiddetto “comune buon senso” come eresia, ed anche se, al giorno d’oggi, per tale accusa non è più prevista la messa al rogo, ciò non di meno, è assai facile essere considerati, bene che vada, un po’ matti o disadattati o senza  piedi per terra.

Per chi ha ferree convinzioni e certezze, per chi pensa di sapere, per chi pensa di conoscere la verità, mettere in discussione la veridicità della percezione fisica è come mettere in discussione tali certezze, tali conoscenze e la verità stessa; non saranno teneri con chiunque e con qualunque argomentazione “diversa” da quelli che sono ormai DOGMI consolidati, tramandati di generazione in generazione e pedissequamente accettati come verità.

In altre parole: non si possono mettere in discussione la conoscenza e l’esperienza; il mondo è lì, davanti agli occhi di tutti e ci sta a dimostrare che non soltanto esiste un mondo intero là fuori – con uno spazio che lo contiene, lo limita e lo definisce – ma che esiste certamente anche il TEMPO LINEARE – suddiviso a sua volta in passato, presente e futuro – quale elemento fondamentale del cambiamento e dell’evoluzione, che procede in un unico verso, cioè dal passato al futuro, ovvero, dall’essere al divenire.

Ma siamo proprio sicuri che le cose stiano effetivamente così?

La questione veramente interessante, importante e fondamentale, è INDAGARE da se stessi su tutto ciò, senza tentare di arraffare una risposta dai libri, dai maestri, dalle tradizioni, dalle religioni, dalla filosofia.

Se c’è qualcosa da SCOPRIRE, questo qualcosa va scoperto da sé, perché chiunque si accontenti e faccia propria una spiegazione altrui – che sia una antica scrittura, un testo sacro, un trattato filosofico o una conferenza del guru di turno, non fa alcuna differenza – ottiene esclusivamente di trasformarsi in un essere umano di seconda mano, dipendente dalle spiegazioni di altri, per relazionarsi con Tutto Ciò che E’. Questo, non è altro che CONDIZIONAMENTO.

Da millenni, ad ogni essere umano è stato ripetuto innumerevoli volte che la cosa fondamentale è: CREDERE.

Credere in Dio, nella religione, nelle tradizioni, nella patria, nello stato, nella politica, nella società, nell’economia, nella scienza, nella cultura, e chi più ne ha più ne metta.

In effetti, per chiunque non conosca come stanno veramente le cose, per chiunque versi in uno stato di incertezza e confusione – come unica possibilità rimanente e quindi senza scelta – non resta che credere in qualcosa o in qualcuno; infatti, a chi ritiene di non sapere abbastanza, ma vuole sapere di più, non rimane che chiedere a chi sa – o si presume che sappia – qual è la verità, ammesso che esista una cosa come la verità. Ed ecco che, come per incanto, sorge nel mondo L’AUTORITA’  di chi sa, su chi non sa; e l’autorità va rispettata, PENA una serie innumerevole di guai, a seconda dell’autorità che viene messa in discussione, dato che, in ogni caso, l’autorità non accetta di buon grado di esser messa in discussione.

Ma è proprio vero che le cose stanno effettivamente così?

Un essere umano che crede in qualcuno o che crede in qualcosa è un essere umano che non è interessato a scoprire da sé, che ritiene di non avere né le capacità, né i mezzi per indagare e scoprire da sé, che rinuncia alla propria autorevolezza e alla propria libertà, che si priva della Creatività che caratterizza Tutto Ciò Che E’ Vita; questo essere umano diviene cieco, sordo, muto, storpio, insensibile e schiavo dell’autorità, diventa un essere condizionato e, per di più, estremamente prevedibile e manovrabile.

Detto tutto questo, si potrebbero esporre alcuni tra i dogmi fondamentali dell’umanità, quelli che, se accettati e fatti propri, ci dividono immancabilmente ed incontrovertibilmente l’uno dall’altro – consentendo, così, a qualcuno di dominare su qualcun altro – mantenendoci nella schiavitù psicologica che alimenta l’illusione della nostra separazione dalla illimitata ricchezza della Vita; questa illusione genera ogni forma di paura, di competizione, di ingiustizia e di conflitto, dentro e fuori di noi:

Ciò che si vede e si tocca è reale, mentre ciò che non si vede e non si tocca è mito, leggenda, illusione.

E’ evidente che la materia fisica, lo spazio ed il tempo lineare esistono veramente.

Là, fuori di noi, esiste, per davvero, un mondo reale.

Noi siamo noi e il mondo è il mondo; siamo DUE cose distinte.

La vita è imprevedibile, faticosa, ingiusta, difficile e misteriosa, ragion per cui è indispensabile affidarsi ad una guida autorevole, che ci sorregga nel caos.

La fede assoluta, che non dubita mai, è la chiave per riuscire a vivere nella pienezza, quindi non devi mai dubitare di chi è più autorevole di te.

Nulla viene dato gratuitamente, tutto è da conquistare e, per ottenere ciò che desideri, devi lottare.

Non è tanto importante quello che siamo ora, ma quello che possiamo diventare domani.

Sforzati, fatica, impegnati e, se necessario, sacrificati per diventare migliore di quello che sei.

Ti viene continuamente insegnato, o meglio, inculcato a credere fermamente nella percezione dei tuoi sensi fisici, che ti dimostrano, senza alcuna possibilità di dubbio, che là fuori esiste un mondo fisico, che conta miliardi di anni, nel quale tu sei arrivato, nascendo come corpo fisico; impara bene che tu sei tu, che sei diverso da tutto ciò che non è te e, quindi, che sei diverso dalla terra, da ogni altro essere vivente, dall’universo e persino dalla vita. Questo mondo è fatto di materia fisica, di spazio e di tempo lineare e questa trinità è assolutamente vera ed incontrovertibile. La vita è un mistero, è imprevedibile, molto spesso è anche pericolosa ed amara, fatta di eventi e situazioni che accadono e che non si possono controllare a nostro piacere; non ci puoi fare niente, le cose stanno così e quasi nulla dipende da te, ma ci sono uomini che sono più “grandi” di te, che conoscono più cose di te ed ai quali puoi sempre rivolgerti, per ottenere una guida illuminata e sicura. L’umanità è come un gregge di pecore che, smarrite, impaurite e confuse, si agitano nella notte buia e tempestosa; indubbiamente ha bisogno di qualcuno che indichi la direzione verso cui proseguire … per il bene di ciascuno e di tutti. Quel qualcuno ha un nome: si chiama autorità … ed è assolutamente necessaria. Non guardare mai e non cercare mai risposte dentro di te, ma ascolta sempre le parole delle tue guide e, se non sei bravo abbastanza, impegnati in ogni modo, per diventare diverso e migliore di quello che sei, anche a costo di grandi sacrifici.

Tutto questo è una vera e propria apologia di dualità … cioè: frammentazione, separazione, divisione, differenza, opposti, misurazione, confronto, classificazione, valutazione, giudizio, giustificazione, paragone, categorie. Questi dogmi sostengono la diversità e la divisione, con tutto ciò che ne consegue. Questi dogmi spingono l’essere umano a considerarsi diverso da tutto e a considerare il Tutto come il vero diverso. Questi dogmi sono completamente privi di una visione di insieme; in altre parole sono assolutamente privi di INTEGRITA’. Questi dogmi hanno guidato l’umanità fino a qui, fino ad ora, ma sono costati infinite vittime ed infiniti supplizi …

Ma siamo proprio certi che le cose stiano veramente così?

O è venuto il momento di dubitare e di scoprire, da sé, come stanno?

Questa risposta la puoi dare solamente tu. Grazie.

Con affetto, Sid… Love*

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