Ramesh Balsekar: A “chi” importa?

Terra x Blog + Nero 2015

Libero arbitrio o destino? A «chi» importa?

Nulla accade che non debba accadere, gli individui sono semplicemente dei personaggi all’interno di una commedia. Non c’è nessuno a cui dobbiamo nulla e nulla ci deve essere restituito; per questo non ha senso porre questioni riguardanti il biasimo o l’errore. Quando un ricercatore analizza e pondera l’insegnamento di Ramesh per la prima volta, anche se ha iniziato la sua ricerca da moltissimi anni, resta spesso esterrefatto. Certi Maestri insegnano a combattere l’ego o ad uccidere l’ego. Invece Ramesh suggerisce di accettarlo. Chi ha creato l’ego? La Sorgente lo ha creato e, in determinati casi, la Sorgente stessa lo sta distruggendo. Ramana Maharshi era solito dire: “La vostra testa è già in bocca alla tigre”. Questa sua famosa frase significa che non si può evitare il processo avviato dalla Sorgente e tanto meno tentare di combattere l’ego. Continuando a combattere l’ego, la tigre manterrà la bocca aperta per secoli. Accettando l’ego la tigre lo eliminerà in tre secondi, in un sol boccone.

Ramesh – Sotto certi punti di vista il mio insegnamento è molto particolare, oserei dire unico. Di solito quando si ricevono degli insegnamenti si prendono appunti, si studiano e memorizzano le spiegazioni e poi si cerca di metterli in pratica. Io, invece, vi suggerisco di dimenticare le mie spiegazioni e di lasciare che l’insegnamento penetri da solo. Perché vi dico che è importante dimenticare l’insegnamento?

‘Chi’ vuole ricordarsi l’insegnamento? È l’ego.

Dimenticatevi l’insegnamento, perché l’ego vorrebbe usarlo per realizzare o raggiungere uno scopo! Viceversa, se dimenticate l’insegnamento, funzionerà da solo e vi porterà alla comprensione ultima.

In un’era in cui la personalità individuale viene particolarmente accentuata e si tende a sottolineare l’importanza di ciò che uno ha “fatto”, conseguito o creato per raggiungere una “realizzazione” mondana, gli insegnamenti non dualistici di uno dei più importanti Maestri contemporanei di Advaita Vedanta, Ramesh Balsekar, lasciano il lettore senza parole per la chiarezza che contengono.

Che cos’è la realizzazione del Sé? Che cosa significa esattamte? Cosa possiamo fare?

La risposta dì Ramesh S. Balsekar è molto breve e semplice: “Non esiste tecnica al mondo che possa esservi di aiuto, ma esiste solo la comprensione della Verità“. Non più Confusione porta il sollievo di una verità finalmente esposta con chiarezza e in termini moderni, eliminando qualsiasi ambiguità con una trasparenza incisiva e profonda. La causa fondamentale di quasi tutte le relazioni “insoddisfacenti” si riassume in qualcosa che l’altro ha fatto o non fatto, quindi ha origine nella ‘presunzione’ di essere noi – o gli altri – gli autori delle azioni.

Una relazione potrà essere serena solo nella totale accettazione delle parole del Buddha: “Gli avvenimenti accadono, le azioni vengono compiute, ma non esiste un’entità individuale che agisce”.

Ramesh spiega come funziona l’ego e quanto deleteri siano gli inutili sensi di colpa, dovuti ai condizionamenti. Compresi i suoi concetti di non dualismo, si può vivere costantemente sereni, in armonia e in pace con noi stessi e con gli altri.L’ego deve convincersi che la sua “esistenza” è solo divina ipnosi e che la nozione di libero arbitrio o di volizione poggia sulla programmazione dell’organismo corpo-mente (geni + condizionamento ambientale) sulla quale esso non ha alcun controllo.

Fonte del Post: https://ascoltiprofondi.wordpress.com/2011/07/16/ramesh-balsekar-lultimo-saggio-advaita/

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