Riflessioni: Noi siamo la Realtà.

Big-Bang-21

Noi siamo la Realtà.

Che lo crediamo oppure no, che ne siamo consapevoli o meno, siamo noi che determiniamo la “nostra realtà”.

Siamo esattamente ciò che pensiamo di essere e ciò che pensiamo di essere non è che il risultato delle nostre più intime convinzioni riguardo noi stessi e il mondo che ci circonda.

I nostri pensieri, le nostre parole, i nostri sentimenti sono forme di Energia, concrete quanto può essere concreta la materia fisica in cui siamo immersi e di cui siamo fatti; non rimangono vincolate o relegate dentro la nostra mente e il nostro Cuore, ma, anzi, costituiscono potentissimi strumenti per mezzo dei quali “programmiamo” incessantemente ciò che poi si concretizzerà sul piano dimensionale della “nostra realtà quotidiana”.

Dal momento che la Realtà non può che rispecchiare, sempre e fedelmente, se stessa, ne consegue che tutto ciò che percepiamo come “esterno” a noi – ovvero il cosiddetto “mondo reale” che ci circonda e con cui interagiamo – non può che rispecchiare la nostra interiorità. In altre parole, il “mondo reale” non è che una proiezione, un grande specchio attraverso il quale possiamo osservare e ricevere dettagliate informazioni che, sotto le mentite spoglie di eventi, incontri, stati d’animo, sentimenti, convinzioni, idee, ci forniscono appunto l’esatta rappresentazione psichica sia riguardo ciò che consideriamo “reale”, sia riguardo ciò che non consideriamo tale.

Qualora questa ”realtà” non dovesse piacerci o che ritenessimo il “mondo reale” non soddisfacente, si dimostrerebbe di considerevole utilità pratica comprendere quanto sia assolutamente vacuo, oltre che controproducente, lamentarsene; come già sosteneva Socrate più di duemila anni fa, risulterebbe infatti di gran lunga più proficuo dare impulso e sostenere un processo evolutivo della Consapevolezza che conducesse ad una profonda conoscenza di se stessi: “ Per poter conoscere il mondo devi prima conoscere te stesso; se vuoi cambiare il mondo inizia con il cambiare te stesso.” …dopo di che non resterebbe altro da fare se non osservare il mondo cambiare davanti ai nostri occhi.

Il nostro “punto di forza” o di “presa” nei confronti di questa “realtà” si trova nel “momento presente”, che è anche l’unico sul quale abbiamo facoltà di agire; intervenendo consapevolmente sul e nel “momento presente” abbiamo l’Opportunità di trasformare sia il nostro futuro, sia il risultato dell’esperienza del nostro passato.

Divenendo sempre più attenti ed abili nell’osservare il nostro pensiero con distacco, come se non ci appartenesse, lasciando scorrere senza coinvolgimento impressioni e giudizi su quanto ci accade intorno, potremmo accorgerci che il tempo si dilata enormemente, fino ad assumere le caratteristiche di quello che l’Antica Saggezza definiva “Eterno Presente”.

L’Universo intero con tutto il suo Tempo sono “oggetti” di percezione; senza un soggetto che percepisce non può esserci percezione ne’ oggetto percepito. Questa è quella che si può definire come “Triade Cosmica”, “Trinità”, “Trimurti”, “Legge del 3” e così via: il Veggente, il Vedere, il Visto. Il significato Sottile od Esoterico della Triade è che la materia fisica ed il tempo non possono esistere indipendentemente dal soggetto che compie l’esperienza; in altre parole, il Veggente contiene in se stesso sia il Vedere, sia ciò che viene Visto. Questa Triade è il fondamento che sta alla base della nostra percezione della “realtà”, ma non è la Realtà.

Quando il 3 si risolve in 1, quando cioè la Triade diviene Unità in seguito alla scomparsa di ogni dualità o identificazione, viviamo la Realtà; La Realtà, infatti, non è un oggetto di percezione dei sensi fisici, bensì uno Stato dell’Essere, un particolare livello di Consapevolezza, un vero e proprio salto Dimensionale.

Noi, inteso come “Io” individuali, non possiamo avere accesso diretto alla Realtà; per ottenere ciò è necessario che la Triade composta da Soggetto – Azione – Oggetto si “trasmuti” nell’Unità. La frase “Per poter Vivere in Me devi prima morire a te stesso”, attribuita al Maestro Gesù, si può interpretare infatti come un’esortazione ad abbandonare il proprio sistema percettivo e cognitivo, condizione indispensabile per avere accesso al “Regno dei Cieli”, la Dimensione in cui “sedere” alla destra del Padre – Verità – Uno.

Nello Stato di Unità, Vero Essere o Realtà non rimane traccia alcuna dei processi attraverso i quali ci identifichiamo in qualcosa o in qualcuno, definiamo e percepiamo qualcosa o qualcuno; in tale Stato il Soggetto, l’Azione e l’Oggetto, non essendo presente alcuna dualità e dualismo, sono la stessa cosa, identici. La Realtà, quindi, si Rivela da Sé, possiede cioè la caratteristica di essere Autoevidente; non può in alcun modo essere raggiunta o conquistata per il semplice fatto che, in tale Stato, non è presente alcun soggetto che compia alcuna azione.

Scomparsa la Triade, “Ciò che E’ ” si rende manifesto.

Ciò che E’ è il “Regno” delle infinite possibilità, delle infinite probabilità, il Campo Quantico Cosciente, il Maestro Silente, l’Unico Cuore Pulsante, che nulla toglie e nulla da’ poiché, molto semplicemente, Tutto Ciò che E’ è già compiuto in Se’.

La Vita che sperimentiamo non è un bene che ci “appartiene” o che possiamo considerare alla stregua di un qualsiasi oggetto di nostra proprietà; non c’è azione, desiderio o pensiero che possa consentirci di stabilire quanto a lungo vivremo, né abbiamo consapevolezza dei miliardi di processi cellulari al secondo che compie la macchina corporea per far sì che la personalità tragga esperienza durante la sua permanenza nell’Universo dello spazio – tempo.

La Vita nella materia è un’Opportunità che ci viene elargita per esperire la nostra Creatività, per apprendere, in primo luogo, che siamo proprio “noi” ad avere la Responsabilità di quanto determiniamo nella “nostra” quotidianità ed infine per assumere la Consapevolezza che “noi” non siamo ciò che crediamo di essere, ma siamo Ciò Che E’, liberi cioè da ogni definizione, da ogni identificazione, da ogni limitazione… LIBERI !

La Libertà non è una condizione esterna, non è una conquista attuabile attraverso il raggiungimento di un particolare o privilegiato status socio – economico e non è neppure rinuncia, perché la rinuncia implica comunque un sacrificio ed un soggetto che si sacrifichi. La vera Libertà è anch’essa uno Stato dell’Essere, anzi, è lo Stato Naturale dell’Essere; è una conquista interiore, o per meglio dire, è il lasciare andare ogni compromesso, ogni attaccamento ed avversione nei confronti delle nostre convinzioni sulla “realtà”. E’ Consapevolezza di essere qualcosa di più di uno straordinario corpo e di una sorprendente mente, qualcosa che va oltre un insieme di atomi vibranti e una personalità…

La “materia densa” è ciò che accomuna i nostri corpi con l’Universo intero, nonché ciò di cui abbiamo percezione attraverso i sensi fisici; tutto ciò che non riusciamo a percepire come uno dei diversi stati di aggregazione della materia a noi noti viene considerato Vuoto. La materia, però, non è altro che Energia; Fotoni, Quanti o Stringhe che vibrano con una determinata frequenza e lunghezza d’onda, priva di solidità, che non presenta alcun odore, né sapore, né colore… “Pura Luce” ; eppure, ogni oggetto di percezione dei nostri sensi ci appare come se possedesse forma, peso, densità e permanenza nel tempo…

Ma allora, può esistere una Realtà oggettiva o, al contrario, esiste solamente una “realtà” soggettiva? Che cosa è veramente “reale” e che cosa non lo è? Quale è l’illusione e quale la “realtà”?

A queste domande, come sempre, puoi rispondere solamente Tu.

Grazie, Con affetto, Sid… Love*

WooshDe7Torna Su