La Coscienza Infinita non può conoscere un mondo finito.
Interlocutore: Questa coscienza infinita ha bisogno di questi corpi per fare esperienza?
R.S.: La coscienza non ha bisogno del corpo per fare esperienza di se stessa, ma ha bisogno del corpo per fare esperienza del mondo.
Torniamo all’analogia del sogno: quando sognamo, il mondo sognato che vediamo è visto dal punto di vista della persona sognata, che noi crediamo di essere; noi non solo sognamo un mondo, ma sognamo di essere una persona nel sogno, che vede il mondo di sogno. In altre parole, la mente della persona che sta dormendo deve dimenticare la propria natura e deve invece immaginare di essere un personaggio sognato; ed è solo dal punto di vista illusorio di questo personaggio di sogno che vede un mondo di sogno.
Nel sogno sembra che “io” – ovvero il personaggio del sogno – veda il mondo sognato. Quindi, dal punto di vista del personaggio sognato, i suoi pensieri e le sensazioni sembrano accadere all’interno di se stesso, ma il mondo che egli vede sembra avere luogo fuori da se stesso. Quando ci svegliamo, realizziamo che, sia il personaggio di sogno, sia il mondo che sognava erano creati dalla nostra stessa mente, erano fatti della stessa sostanza; ma per poter vedere il mondo di sogno, la persona addormentata doveva dimenticare o trascurare la natura della propria mente e assumere i “limiti” del punto di vista locale della persona di sogno. Questo è quello che la coscienza sta facendo anche adesso: deve trascurare la conoscenza del suo Essere Infinito, localizzare se stessa come una mente basata nel corpo, finita e temporanea, che vede il mondo dal punto di vista di quella mente finita; ma per vedere quel mondo finito, quell’oggetto finito, deve credere di essere un soggetto finito, mentre, in realtà, sia l’oggetto, sia il soggetto sono fatti della stessa coscienza infinita. […]
Rupert Spira
Non mi resta che augurarti una “cosciente” visione del video.
Con affetto, Sid… Love*
