Eric Baret: Riflessioni.

Riflessioni di Eric Baret. «Quando c’è ansia, è questo l’oggetto di meditazione. Quando c’è gelosia è questa l’Istha Devata (guida interiore). Non avete bisogno d’andare in India, questo è sempre con voi. E’ gratuito, non vi porta niente: non diventate liberi, non diventate saggi, non diventate niente. C’è unicamente tranquillità. Non è la vostra, non è nella vostra tasca. Giocare … Continue reading

Eric Baret: La pretesa della sofferenza e dell’amore.

Per finirla con la pretesa di sofferenza in generale e dell’amore in particolare. Dobbiamo constatare a qual punto stiamo sempre chiedendo il consenso di chi ci circonda. Le persone attorno non mi sono simpatiche se non supportano la mia sofferenza. Così è l’essere umano. Vuole che si rispetti la sua sofferenza: “Ho ben il diritto di soffrire! Il mio cane … Continue reading

Eric Baret: Quando non ci si aspetta più nulla.

Quando non ci si aspetta più nulla da una relazione, si crea un legame profondo. E. Baret: A un certo livello, per innamorarsi bisogna essere disperati. Quanto devo essere disperato per credere che qualcuno abbia il potere di darmi sicurezza! Qualcuno che può farsi investire domani… Domanda: Quindi ci si innamora solo se manca la presenza, se si sente un … Continue reading

Eric Baret: La gioia di essere niente.

Per la gioia di essere niente. “Quando smetto di pretendere di comprendere ciò che accade, aver bisogno di quella o quell’altra situazione, che questo o quello non avrebbe dovuto capitarmi, quando divento umile, senza pretesa di sapere ciò che è giusto o no, per me o il mondo, un ascolto si attua. Questo ascolto è il sacro stesso, la spiritualità … Continue reading

Eric Baret: L’unico desiderio.

L’unico desiderio. Più siete disponibili all’esperienza sensoriale, meno traumatismi psicologici avrete. Se, quando ricevete un colpo, lo assorbite, esso si trasmette al vostro corpo, eventualmente fino al suolo, ed è raro che tutto questo lasci delle tracce. Ma quando ricevete un colpo e vi irrigidite, potete avere un problema. […] C’è percezione, ma nessuno che percepisce. Ecco cosa diviene sperimentale … Continue reading

Eric Baret: Lascia che la percezione si esprima totalmente.

Lasciare che la percezione si esprima totalmente. Non vi viene detto dove dirigervi, ma piuttosto come lasciare che la percezione si esprima totalmente. Voler mettere l’accento sulle tensioni fa parte di quello che in India si chiama “la via progressiva”, vale a dire la purificazione. […] In una via diretta si può momentaneamente mettere l’accento su certi nodi, su certi … Continue reading

Eric Baret: Cosa possiamo perdere?

Cosa possiamo perdere? Strano pensare di aver bisogno di qualunque cosa, di dover riuscire in qualcosa. La riuscita è in ogni istante, la perdita in ogni istante. Cosa c’è da riuscire? È una fantasia. Un bambino lo sa. Non deve riuscire: gioca, è felice. Non si deve lavorare nella vita, si deve giocare. Il gioco è rendersi conto che la … Continue reading

Eric Baret: E’ questo l’oggetto di meditazione.

E’ questo l’oggetto di meditazione. Eric Baret: Quando c’è ansia, è questo l’oggetto di meditazione. Quando c’è gelosia, è questa l’Istha Devata (guida interiore). Non avete bisogno di andare in India, questo è sempre con voi. E’ gratuito, non vi porta niente: non diventate liberi, non diventate saggi, non diventate niente. C’è unicamente tranquillità. Non è la vostra, non è … Continue reading

Eric Baret: Il pensiero non esiste.

Il pensiero non esiste, è un dinamismo. Domanda: Il paradosso non è, giustamente, il capitolare del processo del pensiero, la porta aperta al non-pensiero? Non c’è dunque da rimettere in causa il pensiero, ma di portarlo fino al suo termine. Eric Baret: Si. Portare il pensiero alla sua fine, mostrargli che non può pensare che in termini di opposti e … Continue reading

Eric Baret: La sparizione del soggetto e dell’oggetto.

La meditazione è la sparizione del soggetto e dell’oggetto. Lasciate bianco il vostro biglietto da visita. Non aspetto più domani, mi do all’istante. Non ci sarà mai un domani. L’espiro è un sacrificio, tutto quello che avete ricevuto lo restituite, morite ad ogni espirazione. La grazia non bussa che in momenti di non sapere. Non arriva mai in un momento … Continue reading

Eric Baret: Presa di coscienza.

Presa di coscienza. Ascoltare, vedere sono gli atti più profondi, non c’è niente di più potente. Quando assistete alla presa di coscienza di una persona che per tutta la vita ha immaginato di essere infelice per una serie di ragioni e che, in un solo momento, si rende conto di non aver fatto altro che immaginare la sua vita: questa … Continue reading

Eric Baret: Reintegrazione.

Reintegrazione. Gli avvenimenti che si presentano sono sempre inediti, ma, per paura, ci sembra di riconoscere le situazioni. Il nostro primo istinto è di dire no a ciò che mette in questione i nostri riferimenti personali. Per preservare la nostra immagine, rifiutiamo, pretendiamo che qualcosa sia negativo o positivo. Il pensiero intenzionale sorge dalla paura di non essere niente. Tutta … Continue reading