Charlotte Joko Beck: Ritrovare l’unità.

Ritrovare l’unità sottesa. «Il nostro problema fondamentale, in quanto esseri umani, è il rapporto soggetto complemento oggetto. Quando udii questa affermazione, molti e molti anni fa, mi sembrò astratta e avulsa dalla vita. Eppure, tutte le disarmonie e le difficoltà nascono dall’ignorare come comportarci con il rapporto soggetto-oggetto. In termini quotidiani, il mondo è diviso in soggetti e oggetti: io … Continue reading

Jack Kornfield: La libertà interiore va risvegliata.

La libertà interiore va risvegliata. Se non ci concentriamo sui limiti e sulle patologie dell’essere umano, qual è l’alternativa? L’alternativa è la convinzione che l’uomo può essere libero, in ogni circostanza. Gli insegnamenti buddhisti lo esprimono così: « Proprio come i grandi oceani hanno un solo sapore, quello del sale, così tutti gli insegnamenti del Buddha hanno un sapore solo: … Continue reading

Pema Chödrön: La pigrizia.

Ci sono tre tipi di pigrizia, tutti da sperimentare. La pigrizia è una caratteristica umana comune. Sfortunatamente inibisce l’energia del risveglio e mina la fiducia in noi stessi e la nostra forza. Ci sono tre tipi di pigrizia: la tendenza alla comodità, la mancanza di forza d’animo e il “non me ne può importare di meno”. Questi sono i tre … Continue reading

Nathalie Delay: C’è il reale e il mio sogno.

C’è il reale e il mio sogno. La pratica è l’uscita da qualsiasi idea di spiritualità che non sia la radicale abitazione dell’adesso. E rispetto a questa abitazione ci sono tutti i miei desideri riguardanti l’adesso, tutte le mie speranze e obiezioni sull’adesso. Sono proprio esse che mi fanno entrare in una fantasiosa spiritualità, secondo la quale dovrebbe capitare qualcosa … Continue reading

Gianfranco Bertagni: Non fare… ma stare.

La pratica del non fare. “Bisogna abbandonare, avere il coraggio di abbandonare un certo tipo di concetto, che forse potremmo definire fumettistico, sicuramente illusorio. Concetti, idee e parole come nirvana, realizzazione, illuminazione, vengono associati all’idea di uno stato positivo dell’essere. Il nirvana come stato positivo del mio essere. Termini come quiete, amore, che sottintendono una condizione comunque risolutiva della mia … Continue reading

Charlotte Joko Beck: Guardare dall’alto la confusione della vita.

La pratica di meditazione è come guardare dall’alto la confusione della vita. All’inizio, la pratica equivale a trovarci in una via rumorosa e trafficata; non riusciamo a trovare un angolino tranquillo, il traffico invade tutto lo spazio. La reazione è di confusione e stordimento, che è poi il modo comune di percepire la vita. Siamo così occupati a schivare ciò … Continue reading

Ezra Bayda: Si deve fare qualcosa?

L’opinione inveterata che si debba fare. Nella vita della pratica c’è uno specifico atteggiamento culturale che può arrecare più danno di qualsiasi altro: l’opinione inveterata che si debba fare. […] Il contenuto fondamentale della meditazione seduta, poco importa cosa vi apportiamo o come ci sentiamo, è semplicemente stare seduti e lasciar essere. […] Se, mentre meditiamo, siamo annoiati o assonnati, … Continue reading

Charlotte Joko Beck: Confusi o depressi? Va bene così.

Se siamo confusi o depressi, la cosa peggiore da fare è cercare di essere diversi da come siamo. Se pratichiamo con cura, ci saranno momenti, a volte ore, a volte giorni, in cui, anche se il problema rimane, è perfetto così. Più è forte e radicata la nostra pratica, più questo stato permane. È lo stato illuminato, in cui sappiamo … Continue reading

Jon Kabat Zinn: I sette fondamenti della pratica.

I sette fondamenti della pratica. – I sette pilastri – Per coltivare la consapevolezza e utilizzarla per guarire non basta seguire meccanicamente delle istruzioni. Nessun processo di apprendimento autentico funziona così. L’apprendimento e la trasformazione sono possibili solo in uno stato di apertura e ricettività. Nella pratica della consapevolezza dovrai portare tutta te stessa. Non basta assumere una posizione meditativa … Continue reading

Thich Nhat Hanh: Come il fiore di loto.

Pratichiamo come il fiore di loto. Prendere consapevolezza della gelosia, del biasimo, della paura che proviamo è già un passo positivo verso l’accettazione. Quando ci accettiamo così come siamo, non abbiamo più alcun bisogno di lottare per cambiarci: è già un progresso renderci conto di essere troppo autocritici e accettare i nostri semi negativi. Le persone che non sono consapevoli … Continue reading

Roy Eugene Davis: Una pratica quotidiana.

Una pratica da fare quotidianamente. Coltiva pace mentale, calma emotiva, pensieri e sentimenti di compassione e stati di coscienza chiari. 1) Immagina e senti di avere una relazione amichevole con ogni persona e con ogni forma di vita. 2) Sii grato per la buona fortuna e per il benessere che hanno gli altri e che adesso hai anche tu. 3) … Continue reading

Charlotte Joko Beck: La terza via.

La terza via, tra conformismo e anticonformismo. Molti approdano a un centro zen perché delusi da precedenti esperienze religiose. L’etimologia della parola ‘religione’ è interessante: viene dal latino religare, ‘legare, ricollegare l’uomo agli dèi’. Che cosa ricolleghiamo? Prima di tutto noi a noi stessi, perché la separazione esiste persino in noi. Poi noi stessi agli altri e a tutte le … Continue reading