The Bleep: Che cos’è la realtà?

Terra x Blog + Nero 2015

Che cos’è la realtà?

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Ho notato che alcune persone, a volte, pensano che fare domande come: «Che cos’è la realtà?» sia inutile e che non abbia a che fare con le realtà quotidiane. Ma supponiamo per un momento che il nostro mondo “là fuori” sia costruito dalla nostra percezione. Come possiamo modificare il fondamento che sta creando quel mondo?

Proviamo a cambiare le cose “là fuori” nel mondo? Bene, questo è ciò che la maggior parte di noi continua a fare… e non funziona mai. Non avete mai provato a fuggire da una situazione per scoprire che i vostri problemi vi hanno seguiti? Ovvio che l’hanno fatto. Ciò accade perché non vi lasciate alle spalle il vostro sistema nervoso.

Continuate a reagire allo stesso modo agli stessi vecchi stimoli. E allora, c’è un modo migliore? Sappiate questo: la realtà ha del tutto a che fare con noi.

La più grande e vera delle realtà possibili: quella della coscienza.

Il dottor Newberg sostiene che le persone che vivono una profonda esperienza mistica e poi “ritornano indietro” nel mondo ordinario continuano a percepire quella realtà come più reale, sentono che essa rappresenta la forma di realtà più autentica e fondamentale; il mondo materiale in cui viviamo per loro è una realtà più secondaria.

Per questo il dottor Newberg aflerma che: «Dobbiamo veramente prendere in considerazione la relazione tra la coscienza e la realtà materiale… che il mondo materiale possa o non possa effettivamente derivare da una realtà conscia, o che sia addirittura la coscienza stessa ad essere la sostanza fondamentale dell’universo».

È possibile conoscere davvero?

Nel XVIII secolo, il filosofo tedesco Immanuel Kant fece notare che gli esseri umani non possono mai conoscere davvero la natura della realtà così com’è. Le nostre indagini forniscono soltanto risposte agli interrogativi che poniamo, i quali sono basati sulle capacità e limitazioni della nostra mente. Tutto quello che percepiamo nel mondo naturale, sia attraverso i nostri sensi che attraverso la scienza, passa attraverso il filtro della nostra coscienza, ed è determinato, perlomeno fino a un certo punto, dalle strutture proprie della mente. Così, quelli che vediamo sono “fenomeni”, ovvero l’interazione tra la mente e qualsiasi cosa ci sia “realmente là fuori”.

Noi non vediamo la realtà; vediamo soltanto la nostra costruzione della realtà, fabbricata dai neuroni del nostro cervello. La “cosa in sé” ci è eternamente celata. In altre parole, la scienza ci fornisce soltanto dei modelli del mondo, non il mondo stesso.

Come afferma Miceal Ledwith: «Ebbene, sapete, la visione quantistica della realtà non è la risposta risolutiva. Nella storia della scienza non stiamo cercando di fare altro che produrre modelli sempre meno imperfetti per esprimere la natura di ciò che esiste e, naturalmente, forse tra venti o trent’anni la fisica quantistica sarà sostituita da una comprensione più profonda e radicale della realtà, qualunque sia il nome che verrà dato a quella fisica».

E anche dopo che la scienza ci ha fornito quei modelli, rimane ancora il “noi” da affrontare, come fa notare il dottor Andrew Newberg: «Per quanto riguarda la possibilità che stiamo soltanto vivendo in un grande holodeck, questa è una domanda per cui non è detto che abbiamo una buona risposta. Io credo che questo sia un grande problema filosofico che dobbiamo affrontare nei termini di quello che la scienza può dire del nostro mondo, perché nella scienza noi siamo sempre gli osservatori. Siamo sempre vincolati da quello che, in definitiva, entra nel nostro cervello umano, che ci permette di vedere e percepire le cose che facciamo. Dunque è plausibile che tutto questo non sia altro che una grande illusione, da cui non abbiamo modo di uscire per vedere che cosa ci sia davvero là fuori».

Livelli di realtà.

Un’informazione che può essere molto utile, quando si abbia a che fare con questioni sconcertanti riguardo alla natura della realtà, è l’idea che ci siano diversi livelli esistenti simultaneamente e che tutti siano reali. In altre parole, i livelli superficiali sono reali di diritto; è soltanto quando li confrontiamo con livelli più profondi che diciamo che non sono davvero reali; non sono il livello “ultimo”. Braccia e gambe sono reali; cellule e molecole sono reali; atomi ed elettroni sono reali. E la coscienza è reale.

Come afferma il dottor Iohn Hagelin: «Esistono, letteralmente, diversi mondi in cui viviamo. C’è la verità superficiale e c’è la verità profonda. C’è il mondo macroscopico che vediamo, c’è il mondo di noi stessi, c’è il mondo dei nostri atomi, il mondo dei nostri nuclei. Ciascuno di questi è un mondo completamente diverso. Ciascuno ha il proprio linguaggio, la propria matematica. Non sono soltanto più piccoli; ognuno di essi è completamente diverso, ma sono complementari, perché io sono i miei atomi, ma sono anche le mie cellule. E sono anche la mia fisiologia macroscopìca. È tutto vero. Sono soltanto livelli diversi di verità».

E così: E’ tutto vero. Nulla di tutto ciò è vero: sono soltanto modelli. Noi non possiamo mai uscire dal modo a noi proprio di percepire la totalità. Espandendo la nostra consapevolezza, possiamo percepire la totalità. Tutte le affermazioni precedenti sono vere. Tutte le affermazioni precedenti sono modelli. Oppure…

La realtà è un processo democratico?

Nella nostra vita quotidiana, nelle nostre decisioni estemporanee nei confronti della realtà, la realtà è semplicemente democratica? O, per metterla diversamente, a che punto l’intesa tra coloro che ci circondano rende qualcosa reale? Se ci sono dieci persone in una stanza e otto vedono una sedia, mentre due vedono un Marziano, chi è preda dell’illusione? Se dodici persone vedono un lago come una massa d’acqua e una persona la vede abbastanza solida da camminarci sopra, chi è preda dell’illusione?

Ritornando indietro di un capitolo, potremmo dire che un paradigma è semplicemente la nozione (o modello) più comunemente accettata riguardo a ciò che è reale. Noi votiamo con le nostre azioni, e questo diventa reale. E così, ecco il tranello: è la coscienza a creare la realtà? È questo il motivo per cui nessuno è mai arrivato a una buona risposta, dal momento che la realtà È la risposta?

Pensateci un po’ su…

Quali sono le vostre presupposizioni sulla realtà? Qual è la più basilare che confermate ogni giorno? Non vi siete mai chiesti di che cosa siano fatti i pensieri? Potete fare un esempio di come i vostri pensieri diventino realtà? Scrivere una risposta alla domanda precedente ne era un esempio?

Che cosa sono i sogni? Se sia il sogno che la percezione sono innanzitutto attività cerebrali, perché dovreste pensare che il mondo reale sia più reale? Qual è lo stato che sembra più reale? Qual è la differenza tra la realtà e la percezione che ne avete? In che modo il cambiamento del vostro paradigma cambierà la vostra percezione della realtà? È possibile cambiare la vostra percezione della realtà senza cambiare il vostro paradigma?
E adesso di che colore sono le vostre lenti?

Tratto da: “Bleep – Ma che… Bip… Sappiamo Veramente?” (What the Bleep do We Know?)

Fonte del Post: http://temposcaduto.tumblr.com/post/108682599893/che-cos%C3%A8-la-realt%C3%A0

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