Thich Nhat Hanh: Malessere e Meditazione.

Terra x Blog + Nero 2015

Superare il malessere con la meditazione.

Cari amici, quando praticate la meditazione camminata, in presenza mentale, portate con voi il vostro dolore, il vostro malessere. Magari lo sentite nel ventre, o nella testa, ma dovete portarlo con voi. Praticate insieme, voi e il vostro dolore.

È possibile camminare nel Regno di Dio, di fare passi piacevoli, pieni di gioia, passi pieni di compassione, nel Regno di Dio, nella Pura Terra del Buddha, insieme alla sofferenza, come se la sofferenza fosse il vostro neonato, vostro figlio, quindi bisogna portarla.

Quando fate un’inspirazione, portate l’attenzione sull’inspirazione: Inspiro e so che è un’inspirazione. Invitate la sofferenza a stare con voi per fare la stessa cosa, inspiro – è un’inspirazione. Espiro – è un’espirazione. Così voi e la vostra sofferenza riconoscerete che state per fare un’inspirazione, o che state per fare un’espirazione.

Inspiro, espiro.

E voi e il vostro dolore cominciate a diventare un’inspirazione, voi e il vostro dolore diventate un’espirazione. Se vi concentrate totalmente sull’inspirazione, diventate l’inspirazione. La pratica è diventare totalmente l’inspirazione e l’espirazione. Non è affatto difficile. Facendo questo c’è la presenza mentale e la concentrazione, e la concentrazione e la presenza mentale sono il Buddha in persona, lo Spirito Santo, la presenza di Gesù. Dove c’è lo Spirito Santo c’è Dio, c’è Gesù. Dove c’è la presenza mentale, c’è il Buddha. Perciò un’inspirazione fatta in presenza mentale vi porterà il Buddha.

Inspiro e so che è un’inspirazione.

Potete farlo! Potete concentrarvi perfettamente sull’inspirazione e diventate l’inspirazione. Questo non solo è fattibile, ma è anche piacevole. Non avete il naso chiuso, non avete l’asma, potete respirare liberamente.

Inspiro, che bello! È un’inspirazione! Potete gustarvi l’inspirazione. La consapevolezza dell’inspirazione vi può portare gioia, pace, felicità. Una sola inspirazione.

Inspiro, che bello! Espiro, sorrido. Potete farlo nella posizione seduta. E quando camminate, fate un passo: sono a casa e sull’espirazione fate un altro passo e dite: sono arrivato.

Cosa vuol dire ‘a casa’? il Buddha ha detto che la vita è disponibile soltanto nel momento presente. Il passato non c’è più, il futuro non c’è ancora, c’è solo un momento in cui potete vivere la vita. È l’istante presente. Il momento presente è la vostra vera dimora, è la vostra casa. Perciò quando dico: Sono a casa, vuol dire che sono ritornato al momento presente. Il qui e ora è l’indirizzo della vita, è l’indirizzo della mia vera casa, perciò un passo fatto in quel modo vi riporta alla vostra vera dimora, cioè al qui e ora. […]

La meditazione camminata lenta si fa con passi coordinati con l’inspirazione e l’espirazione. Inspiro, faccio un passo e dico: sono a casa e quando fate l’espirazione, fate un altro passo e dite: sono arrivato. Sono arrivato a casa nell’istante presente, sono arrivato nella mia vera dimora, all’indirizzo della vita.

Abbiamo corso per tutta la vita, abbiamo corso nelle vite precedenti. Crediamo che la felicità non sia possibile nel momento presente: ecco perché continuiamo a correre. Abbiamo l’impressione che la felicità sia possibile nel futuro. Ecco perché sacrifichiamo il momento presente per il futuro. È la pratica della maggioranza.

Il Buddha ha detto che la vita è disponibile soltanto nel momento presente e voi avete un appuntamento con la vita nel momento presente e se mancate il momento presente, mancate il vostro appuntamento con la vita. Ecco perché la pratica è ritornare al momento presente. Ogni respiro vi permette di tornare al momento presente e anche ogni passo che fate vi aiuta a ritornare al momento presente. Allora la pratica è entrare nel momento presente, per toccare la vita in profondità con tutte le sue meraviglie.

Il cielo azzurro è una meraviglia, le nuvole sono una meraviglia, gli alberi, i fiori, il viso di vostro figlio sono delle meraviglie che appartengono al Regno di Dio. E se continuate a correre, sacrificate tutto questo, perdete la vita, perdete il Regno di Dio. La pratica è il ritorno al momento presente.
Quando dico: sono a casa, sono arrivato, sono determinato a non correre più, posso vivere intensamente, profondamente ogni istante della mia vita.

Tratto da: “Trasformare la Sofferenza”, di Thich Nhat Hanh.

Fonte del Post: http://www.meditare.net/wp/meditazione/superare-il-malessere-con-la-meditazione-thich-nhat-hanh/

WooshDe7Torna Su