Thich Nhat Hanh: Paura.

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Paura – Thich Nhat Hanh.

I cambiamenti e la sensazione di poter perdere le certezze sono causa di blocchi psicologici e di vere e proprie paure. Thich Nath Hanh rivela come è possibile raggiungere una preparazione mentale, una saggezza e una sicurezza interiore in grado di resistere a qualsiasi situazione di difficoltà.
In questo libro il monaco raccoglie tutta la saggezza del buddhismo Zen, le tecniche di respirazione, i segreti dell’autocontrollo e ne ricava un metodo completo per la gestione degli stress quotidiani e delle paure. Indicato e indispensabile per superare un periodo di crisi o incertezza e porre le basi per affrontare e diventare più sicuri e fiduciosi.

«Il solo modo per liberarsi dalla paura ed essere davvero felici è riconoscerla e cercarne le radici profonde. … La pratica di vivere pienamente nel momento presente – ciò che definiamo consapevolezza o presenza mentale – ci può infondere il coraggio di affrontare i nostri timori senza più esserne totalmente oppressi e dominati. Essere consapevole significa rivolgere uno sguardo profondo alla nostra vera natura di inter-essere, toccarla e riconoscere che niente è mai perduto.

Il Buddha era un essere umano e anch’egli conosceva la paura. Poiché egli praticava ogni giorno la presenza mentale e usava contemplare la propria paura, quando si trovava davanti all’ignoto era in grado di affrontarlo con calma e serenità. C’è una storia che narra che il Buddha era intento a passeggiare quando Angulimala, un noto assassino plurimo, gli si parò davanti e gli intimò di fermarsi. Il Buddha continuò a camminare lentamente e con calma. Angulimala lo raggiunse e volle sapere perché non si fosse fermato. Il Buddha rispose: «Angulimala, mi sono fermato tanto tempo fa. Sei tu che non ti sei fermato». Poi proseguì spiegando: «Ho smesso di commettere azioni che causano sofferenza ad altri esseri viventi. Tutte le creature desiderano vivere. Tutti temono la morte. Dobbiamo nutrire un cuore compassionevole e proteggere la vita di tutti gli esseri». Sbigottito, Angulimala volle sapere di più. Alla fine della conversazione, Angulimala fece voto di non commettere più atti violenti e decise di farsi monaco.

Come era riuscito il Buddha a rimanere così calmo e rilassato di fronte a un assassino? Si tratta di un esempio estremo ma ogni giorno tutti noi affrontiamo le nostre paure, in un modo o nell’altro. La pratica quotidiana della consapevolezza ci può essere di enorme aiuto. Cominciando con il respiro consapevole e la pratica della presenza mentale, saremo in grado di affrontare qualsiasi cosa troveremo sul nostro cammino.»

Thich Nhat Hanh

Fonte del Post: http://www.meditare.info/wordpress/spiritualita/paura-thich-nhat-hanh/#more-8790

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