Al di là di tanti bei concetti…

Al di là di tanti bei concetti…

Ciao, altro me stesso che sta leggendo…

Mi piace aver cominciato così… e a Te?

Sai, alcuni giorni fa, ho sorpreso questo pensiero transitare velocemente nella mente… “Cosa significa Essere Uno?”

Per carità, nulla di nuovo, almeno per chi scrive, ma dal Silenzio che ha fatto seguito alla domanda sono scaturite alcune interessanti considerazioni, che vorrei condividere con Te, ammesso che la cosa possa interessarti.

Prima di renderti partecipe di quanto è emerso, è comunque fondamentale, almeno per me, ripetere che non sono certo colui che conosce la Verità, anzi… non ho proprio la più pallida idea di che cosa sia la Verità. Questo deve essere sempre chiaro… per chiunque e in qualunque momento.

Quindi, posso liberamente esprimere quanto si è manifestato in me, senza la nefasta presunzione di “sapere” come stanno o come vanno le cose… attitudine pericolosissima, sia per se stessi, sia per gli altri… e, oserei aggiungere… per il mondo intero.

Detto tutto ciò, posso proseguire.

La domanda era: “Cosa significa Essere Uno?”

Ho letto tanto sull’argomento, ho studiato e praticato numerose discipline, ma, con grande onestà, mi sono reso perfettamente conto, da tempo, di come nessun concetto che posso aver introiettato mi sia mai servito a Essere Uno con tutto e tutti, salvo, magari, qualche istante di “trascendenza” spontanea, non replicabile con la volontà.

In passato, mi sono saturato di bellissime parole, di nobili convinzioni, di egregi propositi e intenti, persino di “esperienze cosmiche e trascendentali”, ma la questione fondamentale è che, fino a che ci si sente un individuo separato da tutto il resto, nulla e nessuno potranno, dall’esterno, modificare questo modo di percepirsi e, di conseguenza, di relazionarsi con l’Esistente. Ci vuole ben altro!

Tutto può essere utile, certamente, ma nulla, al di fuori di noi stessi, potrà mai darci ciò che non “possediamo” già… in altre parole, a chi ha tanto, verrà dato ancora di più, mentre a chi ha poco, verrà tolto anche quel poco che ha. Ti fa orrore questa affermazione, per altro nemmeno farina del mio sacco?

Preciso che non stiamo parlando di soldi o “robba varia”, ovviamente; non stiamo parlando di “possesso” come la cultura del materialismo intende, bensì di quella che si potrebbe chiamare “ricchezza” interiore. E, allora sì che a chi è ricco interiormente non può che corrispondere un “mondo” di ricchezza o, se preferisci, un mondo che corrisponderà specularmente alla ricchezza che porta dentro di sé… senza, per altro, tirare in ballo la ben nota “Legge dello specchio”… ammesso che nell’Universo possa esistere una legge di questo tipo… Perdonami, ma non so nemmeno questo.

Quello che invece so, per certo, di cui ho infinite e incontrovertibili prove provate è che Io Sono.

Ma chi sono? Cosa sono? Dove sono? Quando sono? Qual è il mio scopo? Perché sono qui? Dove sto andando? Perdonami di nuovo… proprio non lo so. Ma, aggiungo, non mi interessa nemmeno saperlo. E, vorresti sapere perché non mi interessa?

Per la semplicissima ragione che ho già avuto modo di rendermi conto che ogni risposta che io possa avere dato ad un qualsiasi quesito esistenziale si è poi modificata nel prosieguo della vita … e questo è dovuto al fatto che una mente limitata, mai e poi mai potrà “contenere” la Verità che, per concetto, è immutabile. Cioè, sempre identica a se stessa.

Quindi, una tale mente non potrà fare altro che passare da una considerazione ad un’altra, da una convinzione ad un’altra, da una certezza ad un’altra, ma mai, ripeto, mai troverà la Verità, in quanto una mente limitata e la Verità non sono compatibili e, se ancora non te ne sei reso/a conto… mi dispiace tanto per Te… continua pure a credere a questo e a quello, a ipotizzare, a trarre conclusioni mentali… tanto, prima o poi, se già non te ne sei accorto/a, te ne accorgerai comunque. E’ inevitabile.

E, allora? Se solo Tu pensassi di non avere alcuna speranza… se solo Tu pensassi che nessuno, mai, potrà risolvere la tua sofferenza o l’infelicità nel mondo… se solo Tu pensassi che nulla o nessuno potrà mai consegnare nelle tue mani la “miracolosa medicina” che ti renderà libero/a, innamorato/a e felice… beh… almeno un bagno di realtà l’avresti fatto… sempre meglio che rimanere insudiciati da false credenze e puerili illusioni.

Ma la domanda iniziale non era “Cosa significa Essere Uno?”

Già… corretto… ma se non sappiamo nemmeno chi Siamo? Come si potrà mai dare una risposta? (risposta che , come già detto, personalmente non mi interessa).

Diciamo allora che, pur disinteressandoci della possibile risposta, possiamo benissimo lanciarci in una serie di considerazioni, oserei dire, logiche.

Antiche culture e tradizioni, persino alcune religioni, Maestri di tutte le epoche, nonché l’attuale pensiero scientifico ci indicano che tutto, nell’universo, è interconnesso, nonostante i nostri sensi, il nostro apparato percettivo e la nostra psiche condizionata non siano in grado di coglierlo.

Supponiamo che in cuor nostro, non si sa bene per quale misteriosa ragione, ci sia un sentimento che ci indica sottilmente che l’Uno è la realtà, la Verità, la Vita Viva… e supponiamo anche che, nonostante questo anelito all’Unità, in noi persista il senso di individualità, quindi di separazione da tutto ciò che non è “io”… che fare, ammesso che ci sia qualcosa da fare?

Ecco, finalmente, il punto a cui volevo arrivare.

Riflettiamo un po’ insieme…

Se tutto è veramente interconnesso… Tu, io, l’Universo, la Vita… e se per qualche ragione me la prendo rabbiosamente con qualcuno o qualcosa, in realtà, non me la sto prendendo con me stesso, con l’Universo, con la Vita? Direi di sì, vero?

Se tutto è veramente interconnesso… Tu, io, l’Universo, la Vita… se per qualche ragione giudico, quindi reputo che qualcuno o un evento sia ingiusto, non sto forse giudicando la Vita, me stesso e l’Universo, reputandoli ugualmente ingiusti? Anche in questo caso direi di sì, che ne dici?

Se tutto è veramente interconnesso… Tu, io, l’Universo, la Vita… e se per qualche ragione ho paura di qualcuno o di qualcosa, non sto forse ammettendo di avere paura di me stesso, dell’Universo e della Vita? La tua risposta?

Vedi, da un punto di vista logico non è per nulla difficile arrivarci… ma nella quotidianità, nonostante tutta la logica del mondo, le cose vanno ben diversamente. Non sarà il Pensiero Positivo, la PNL, il Transurfing, o quello che ti pare che ribalteranno il “modo” in cui ci percepiamo e ci relazioniamo con l’Esistente.

Come si diceva prima… tutto può essere utile, ma nulla è sufficiente. Ci vuole ben altro!

In definitiva, tutto ciò che liberamente offriamo a chiunque, lo stiamo offrendo a noi stessi. Tutto ciò che neghiamo a chiunque, lo neghiamo a noi stessi. Tutto ciò che sottraiamo a chiunque, lo sottraiamo a noi stessi… così non è difficile, vero?

Può bastare questa conoscenza? Purtroppo, credo proprio di no… il punto è sentirsi un individuo separato, o aver visto scomparire e dissolversi la propria individualità.

Ma, dal momento che chi scrive non è un illuminato, può anche affermare che, se non l’Amore Incondizionato, l’affetto… se non la Verità, la sincerità… se non la Pace, la gentilezza… se non la Libertà, l’empatia… se praticate… gradualmente ci ripuliranno, ci guariranno, ci porteranno verso quell’Uno che, ancora, non ci sentiamo di Essere… ma che, con ogni probabilità, siamo sempre stati e saremo in eterno.

Possa Ciò che veramente siamo emergere dalle nebbie di ciò che crediamo di essere.

Questo è l’augurio, o meglio, l’invito con cui ti lascio… almeno per il momento.

Con affetto,
Sid… Love*

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