Alan Watts: Distacco significa non avere rimpianti.

Distacco significa non avere rimpianti.

È detto che la massima saggezza consiste nel distacco, o per usare le parole di Chuang-tzu: «L’uomo perfetto impiega la sua mente come uno specchio: non afferra nulla; non rifiuta nulla; riceve, ma non trattiene».

Distacco significa non avere rimpianti per il passato, né timori per il futuro, lasciare che la vita faccia il suo corso, senza interferire con i suoi movimenti e cambiamenti, non provare a prolungare la permanenza delle cose piacevoli, né affrettare la dipartita delle cose spiacevoli.

Fare ciò è muoversi nel tempo con la vita, essere in perfetto accordo con la sua musica mutante. Tutto questo viene chiamato Illuminazione. In breve, è l’essere indipendenti sia dal passato che dal futuro; è il vivere nell’eterno Ora. Poiché, in verità, né il passato né futuro hanno alcuna esistenza al di là di questo Ora: di per sé sono mere illusioni.

La vita esiste solo in questo momento e in questo momento è infinita ed eterna. Poiché il momento presente è infinitamente piccolo; prima di riuscire a misurarlo, se ne è già andato – eppure persiste per sempre.

I cinesi hanno chiamato questo movimento e cambiamento Tao, eppure, in realtà, non c’è movimento, poiché l’attimo è la sola realtà e non vi è nulla accanto ad esso in relazione del quale si possa dire che si muova. Così può essere chiamato, al contempo, sia l’eternamente in movimento che l’eternamente in riposo.

Come possiamo accordarci con questo Tao? Un saggio ha detto che se si cerca di accordarsi ad esso, si finisce per allontanarsene. Ma non aveva del tutto ragione. Poiché la cosa curiosa è che non si può uscire dall’accordo con esso, neppure se lo si vuole; anche se i tuoi pensieri fuggono nel passato o nel futuro, essi non possono sfuggire al momento presente.

Per quanto distanti, in avanti o indietro, essi provino ad andare, non possono mai essere separati dal momento, poiché questi pensieri sono essi stessi parte del momento; proprio come tutto il resto, essi ne prendono parte e, anzi, sono il movimento della vita, che è Tao.

Si può credersi in disarmonia con la vita e il suo eterno Ora; ma non si può esserlo, perché tu sei la vita ed esisti Ora – altrimenti non saresti qui. Da qui, l’infinito Tao è qualcosa da cui non si può né sottrarsi con la fuga, né afferrare con la presa; non c’è arrivo, né dipartita da esso — esso è e tu sei esso. Allora, diventa ciò che sei.

Tratto da: “Diventa ciò che sei”, di Alan Watts. 

Fonte: https://www.meditare.net/wp/meditazione/distacco-significa-non-avere-rimpianti-alan-watts/

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