Aldous Huxley: La legge dello sforzo rovesciato.

Legge dello sforzo rovesciato.

«Se cerchi il Buddha, non vedrai il Buddha». «Se cerchi deliberatamente di diventare un Buddha, il tuo Buddha è samsara». «Se una persona ricerca il Tao, quella persona perde il Tao». «Se intendi disporti in armonia con la Taleità, istantaneamente ne devii». «Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà».

Esiste una Legge dello “Sforzo Rovesciato”. Più cerchiamo mediante la volontà cosciente di compiere qualcosa, meno vi riusciamo.

L’abilità ed i suoi risultati sopraggiungono solo per coloro che hanno imparato l’arte paradossale del fare e del non fare, simultaneamente, del combinare rilassamento e attività, dell’annullarsi in quanto persona, affinché l’immanente e trascendente Inconosciuta Quantità possa imporsi.

Non siamo capaci, da soli, di giungere a comprendere; tutto ciò che possiamo fare è favorire una condizione dello spirito, in cui la comprensione possa giungere a noi.

Di quale condizione si tratta? Chiaramente non è uno stato di coscienza limitata. La realtà, così come essa è data, momento per momento, non può essere compresa da uno spirito […] talmente condizionato dai suoi ricordi, carichi di emozioni, da reagire all’ora vivente come se fosse morto allora.

Nemmeno la mente che sia stata esercitata alla concentrazione è meglio equipaggiata a comprendere la realtà, dato che la concentrazione è soltanto esclusione sistematica, il ritrarsi della coscienza da ogni altra cosa, ad eccezione di un pensiero, di un ideale, di un’immagine […].

Se la realtà deve venire compresa nella sua pienezza, così come essa è data, momento per momento, deve necessariamente esistere una consapevolezza che non sia limitata […].

La comprensione giunge quando siamo totalmente consapevoli – consapevoli fino ai limiti delle nostre potenzialità mentali e fisiche”.

Tratto da: “Conoscenza e comprensione”, un saggio del 1956, di Aldous Huxley.

Fonte: http://www.lameditazionecomevia.it/sforzorovesciato.htm

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