Antony de Mello: il problema siamo noi.

Terra x blog

Il mondo non ha niente che non va.

Quando ci si sveglia, quando si comprende, quando si capisce, il mondo comincia ad andare bene. Siamo sempre disturbati dal problema del male.

C’è una storia interessante che narra di un ragazzino che cammina lungo la riva di un fiume. A un certo punto vede un coccodrillo intrappolato in una rete. Il coccodrillo, che è una femmina, gli dice: «Ti prego, abbi pietà di me, e liberami. Lo so, sono brutta, ma non è colpa mia. Sono nata così. Ma, per quanto il mio aspetto esteriore possa essere sgradevole, sappi che dentro di me batte un cuore di madre. Sono venuta qui stamattina in cerca di cibo per i miei piccoli, e sono rimasta intrappolata in questa rete!». E il ragazzino risponde: «Ma se io ti aiutassi a liberarti dalla rete, tu mi prenderesti e mi uccideresti». Il coccodrillo ribatte: «Pensi che farei una cosa del genere al mio salvatore e benefattore?». Così il ragazzino si convince a liberarlo dalla rete, e il coccodrillo lo cattura. Mentre viene risucchiato tra le fauci dell’animale, il ragazzino esclama: «Ecco qual è la ricompensa per la mia buona azione!». E il coccodrillo risponde: «Non prenderla come un’offesa personale, figliolo: il mondo funziona così, è la legge della vita». Il ragazzino non è d’accordo, e il coccodrillo gli dice: «Vuoi chiedere a qualcun altro se le cose non stanno così?».

Il ragazzino vede un uccello appollaiato su un ramo e chiede: «Uccello, è vero quello che dice il coccodrillo?». L’uccello risponde: «Il coccodrillo ha ragione. Guarda me, per esempio. Un giorno stavo tornando a casa con del cibo per i miei piccoli. Immaginati il mio orrore quando ho visto un serpente che si arrampicava lungo il tronco dell’albero, dirigendosi dritto verso il mio nido. non potei fare nulla. Divorò tutti i miei piccoli, uno dopo l’altro. Io non facevo che urlare e gridare, ma è stato tutto inutile. Il coccodrillo ha ragione: questa è la legge della vita, è così che funziona il mondo». «Hai visto?» dice il coccodrillo. Ma il ragazzo insiste: «Permettimi di chiederlo a qualcun altro». E il coccodrillo: «Va bene, fa’ pure». Sulla riva del fiume sta passando un vecchio asino. «Asino», dice il bambino, «questo è ciò che afferma il coccodrillo. Ha ragione?». L’asino risponde: «Il coccodrillo ha senz’altro ragione. Guarda me, per esempio. Per tutta la vita ho lavorato come uno schiavo per il mio padrone, e lui mi dava da mangiare appena quel che mi bastava per sopravvivere. Ora che sono vecchio e inutile, mi ha lasciato libero, ed eccomi qui che vago nella giungla, in attesa che una belva si scagli su di me mettendo fine ai miei giorni. Il coccodrillo ha ragione: questa è la legge della vita, è così che funziona il mondo».

«Hai visto?» dice di nuovo il coccodrillo. «Adesso basta!». Ma il ragazzo insiste: «Dammi ancora una possibilità, l’ultima. Permettimi di chiedere a un altro essere vivente. Ricordi come sono stato gentile con te?». Il coccodrillo gli concede l’ultima possibilità. Il ragazzino vede un coniglio che passa di lì, e gli chiede: «Coniglietto, il coccodrillo ha ragione?». Il coniglio si siede con calma e dice al coccodrillo: «Hai detto proprio così al ragazzo?». Il coccodrillo risponde: «Sì, ho detto così». «Aspetta un momento» dice il coniglio. «Dobbiamo discuterne». «Va bene», dice il coccodrillo. Ma il coniglio ribatte: «Come facciamo a discuterne, se tieni in bocca il ragazzo? Lascialo andare: deve partecipare anche lui alla discussione». Il coccodrillo dice: «Sì, sei furbo, tu: nel momento stesso in cui lo lascio andare, questo scappa via». Il coniglio replica: «Pensavo che fossi più ragionevole: se tentasse di scappare, un colpo della tua coda lo ucciderebbe all’istante». «É vero» ammette il coccodrillo, e lascia andare il ragazzino. Non appena lo vide libero, il coniglioesclama: «Scappa!». E il ragazzino corre via.

Poi il coniglio dice al ragazzino: «Non ti piace la carne di coccodrillo? La gente del tuo villaggio non apprezzerebbe un buon pasto? Sai, in realtà non l’hai liberato del tutto: la maggior parte del suo corpo è ancora intrappolata nella rete. Perché non vai al villaggio a prendere tutti gli altri, e così poi vi fate un bel banchetto?». Il ragazzino fa esattamente quel che gli ha suggerito il coniglio. Va al villaggio e chiama tutti gli uomini, che si recano al fiume con le loro asce, i loro bastoni e le loro lance e uccidono il coccodrillo. Arriva anche il cane del ragazzino, e quando vede il coniglio gli corre dietro, lo cattura e lo strozza. Il ragazzo arriva sul luogo troppo tardi, e mentre guarda morire il coniglio, gli dice: «Il coccodrillo aveva ragione: il mondo funziona così, è la legge della vita».

Non esiste spiegazione che possa dare ragione di tutte le sofferenze, il male, la tortura, la distruzione e la fame del mondo! Non si potrà mai spiegare tutto ciò. Si può coraggiosamente tentare di farlo con delle formule, religiose o meno, ma non si riuscirà mai a spiegare. Perché la vita è un mistero, il che significa che la mente razionale non è in grado di comprenderla. Per questo dovete svegliarvi, e improvvisamente vi rendete conto che la realtà non è problematica: il problema siete voi.

Tratto dal libro: Messaggio per un’Aquila che si crede un Pollo, di Anthony De Mello.

Fonte del Post: http://risvegliati.altervista.org/mondo-non-niente-non/#more-4127

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