Aruna Ladva: Le tracce della memoria.

Ripulisci le tracce della memoria.

Il percorso di liberazione da ciò che è vecchio e amaro, spostandoci verso la parte più pura ed originale del nostro nucleo, è molto bello e in esso l’anima prova un appagamento che nessun piacere materiale è in grado di dare.

Tutte le anime contengono dentro di sé la memoria di ogni pensiero, sentimento, azione ed esperienza, la quale diventa la ragione per cui viene creata una postura generale e la consapevolezza nell’anima. Poiché agiamo, per la maggior parte, sulla base di riferimenti passati e vecchie credenze, ci creiamo in tal modo nuove azioni, basate sulle consapevolezze a attitudini precedenti.

Ogni volta che operiamo su vecchi schemi di comportamento, noi li rendiamo sempre più radicati. Quindi, se l’esperienza è stata negativa, allora la traccia sarà negativa. Altrettanto lo sarà il prossimo giro di azioni e così il vecchio schema continua. E’ anche vero il contrario, naturalmente. I pensieri e le azioni positive generano altrettanti pensieri e azioni positivi.

Nell’Induismo, la traccia della memoria dell’anima è chiamata ‘chit’. Si può paragonare al ‘chip’ di un cellulare. Il chit contiene l’informazione di tutte le nostre azioni – che cosa le ha provocate o suscitate, la loro intensità, gli effetti che ne sono risultati ecc. ecc.

Di per se il chit è neutro, è semplicemente un contenitore di pensieri ed esperienze. È quello che vi mettiamo dentro che è importante, perché è ciò che darà colore ai nostri futuri pensieri, parole ed azioni.

Pertanto, se il chit è pieno di sentimenti cattivi, dovuti alla nostra reazione negativa alle parole e alle azioni di un’altra persona, allora la mente si orienterà in quella direzione e i pensieri che ne risultano saranno di rancore e vendetta. L’unico modo per cambiare questo flusso di negatività è quello di interrompere lo schema. Quindi è importante essere vigili, per mantenere la nostra memoria (chit) il più possibile pulita e nitida in ogni circostanza.

A questo punto, bisogna rendersi conto del danno che la non-verità ha causato all’anima. Ogni volta che abbiamo vissuto nella falsità, nell’illusione o nell’inganno, abbiamo inquinato il nostro chit.

Quando ci siamo scontrati con i vecchi ricordi, scomodi e dolorosi, il nostro unico conforto è stato quello di non guardarli. Adesso, abbiamo la necessità di affrontare ciò che è irrisolto, facendo una inversione a U, per iniziare il viaggio di ritorno all’esperienza del nostro sé puro e originale.

Dipende da noi che cosa vogliamo che venga memorizzato nell’anima. Possiamo memorizzare il bene e il male. La scelta è nostra. Ma sappi che, se ti focalizzi e rimani attaccato ai vecchi ricordi dolorosi, poi saranno questi il trampolino delle azioni successive. E poiché puoi rimettere in azione solo quello che hai scelto di registrare, allora il dolore potrà solo generare altro dolore.

Dobbiamo ricordare che, se abbiamo fatto errori nel passato, è solo perché non siamo pienamente consapevoli della nostra bellezza pura e originale, completa e abbondante di tutti i nostri poteri interiori.

Ricordare continuamente questa verità è l’unico modo per creare nuove memorie e riparare vecchi atteggiamenti. Da questa nuova consapevolezza, cambia la nostra visione del mondo.

E’ ora… di ripulire il nostro ‘chit’ – le tracce della nostra memoria – e di assicurarci di trattenere e registrare nell’anima solamente ricordi positivi. La scelta è nelle nostre mani. Ri-registrare sul vecchio, usando verità e divinità, ci assicurerà quell’esperienza di appagamento e beatitudine profonda nell’anima che nessun piacere materiale riuscirà mai a soddisfare!

Aruna Ladva

Fonte: http://www.rajayoganewsletter.com/blog/p/ripulisci_le_tracce_della_memoria.htm

WooshDe7Torna Su