Avasa: Paura della Morte.

Terra x Blog + Nero 2015

Paura della morte.

DOMANDA: volevo chiederti perché ho paura di morire e stare eternamente in quel nulla, come quando dormi. Mi crea paura.

RISPOSTA: Se la tua attenzione riposasse in ciò che veramente sei e non su ciò che sei stato condotto a credere di essere – che NON e’ ciò che sei – la paura della morte cadrebbe nel vedere che sei senza tempo, mai nato e quindi incapace di morire. La paura della morte e’ presente e non può non esserlo fino a che l’attenzione della Consapevolezza viene a riposare sul corpo/mente e forma una identificazione con esso.

Ciò che sei NON e’ descrivibile come una cosa, e’ privo in sè del concetto di essere una cosa. Come consapevolezza tu non sei qualcosa su cui i sensi possano focalizzarsi o descrivere, in quanto sei proprio ciò a cui i sensi passano le informazioni delle esperienze che sono attraversate. In quanto Uno non sei mai ne’ esistente ne’ non esistente, sei solo l’ESSERE stesso che precede ogni cosa creata.

Sei sempre a casa e non stai andando da nessuna parte, stai solo guardando il gioco del tempo. Dai un’occhiata da solo, visto che sei l’UNICA autorità su questo… Sei tu che VEDI il corpo, sei tu che VEDI il gioco di energia che chiamiamo mente, cosa sei tu come ciò che VEDE?

Con molto amore,
Avasa

DOMANDA: In che senso? Anche perché tempo fa ho avuto un incidente in macchina quando avevo 18 anni adesso ne ho 27. E prima di svegliarmi sono rimasto in quello stato per 10 minuti e non ho visto nulla; adesso, pensando di rimanere così, mi fa paura.

RISPOSTA: Eri in questa Consapevolezza per 10 minuti e ANCORA ci sei; l’unica differenza e’ che la tua attenzione e’ ora sull’apparizione del mondo e non sulla Consapevolezza e basta. Quando il corpo/mente non era temporaneamente capace di funzionare in modo corretto, l’attenzione e’ tornata a casa in modo naturale, alla sua sorgente, che e’ ciò che accade al momento della morte del corpo e anche nel sonno profondo.

Il mondo allora, dopo un po di tempo, riappare e l’attenzione va sull’oggettivita’ e l’identificazione accade. Il mondo riappare, cosi come fa ogni giorno nella tua esperienza, a partire DA questa Consapevolezza. Questa Consapevolezza e’ SEMPRE presente sia che il corpo/mente sia vivo o morto.

Ciò che tende ad accadere quando c’è lo stato di veglia e’ che la Consapevolezza cessa di essere conscia a se stessa nella maggior parte dei casi e si ignora fino a diventare estranea a se stessa.

Quando un risveglio, un satori, accadono e’ questo che emerge con chiarezza, cosi che non e’ più ignorato ed e’ riconosciuto come cio’ che uno e’. Quindi in quel momento la paura della morte, che puo’ esistere solo quando l’attenzione e’ sulla forma, non e’ piu’ presente.

In quel periodo di 10 minuti non c’era paura, essa e’ tornata dopo, quando l’attenzione era di nuovo focalizzata sul corpo/mente. Quando questa Consapevolezza e’ localizzata di nuovo, in un certo senso, si passa sempre più tempo includendola nella Vita e nel vivere, cessando cosi di ignorare che cos’è che fa il guardare.

Illuminazione è l’essere consci di questo che e’ sempre presente e che testimonia ogni cosa, incluso il testimoniare se stesso. Non si crede più di essere una cosa perché e’ ovvio in ogni e ciascun momento che si e’ nulla e che non si sta andando da nessuna parte, non si diventa nulla, si e’ solo essere.

Con amore, Avasa.

Fonte del Post: http://www.bodhiavasa.net/it/fear-of-death/

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