Baba Bedi: La Via della Gioia.

Terra x blog

La Via della Gioia.

Baba Bedi XVI

Baba Bedi

Un maestro di auto-realizzazione, presa di coscienza, sviluppo dei propri talenti, messa a frutto dei doni ricevuti e soddisfazione dei desideri profondi, per rendere felici se stessi e gli altri.

“Non c’è maestro più grande della Luce. Questo è il Dio dentro di noi. Se riconosciamo questo maestro, allora vivremo in grande libertà.” Baba Bedi.

Un’autentica evoluzione spirituale implica la capacità di vivere pienamente e armonicamente la propria esistenza in questo mondo. Vivendo con coerenza e sincerità, rispettando e accettando i propri limiti e i propri tempi di maturazione, si procede anche sul cammino della Luce senza perdere tempo.

Quando Baba Bedi parlava di realizzazione non si riferiva solo al raggiungimento dell’unione cosciente con il Divino, ma innanzitutto a quelle azioni che rendono la quotidianità della nostra vita piena di soddisfazione e di gioia. La parola realizzazione viene oggi invece usata in modo ambiguo. Infatti si sente spesso dire che una persona è realizzata quando ha raggiunto la totale illuminazione, cioè quando ha sperimentato l’Essenza divina in sé.

Questa definizione di realizzazione non è sbagliata, ma si riferisce solo al raggiungimento dello stadio finale, saltando a pie’ pari tutte le fasi intermedie. Induce quindi molte persone a sottovalutare l’importanza della vita materiale e spesso a penalizzare il benessere psicofisico, per focalizzarsi esclusivamente sull’evoluzione spirituale.

Chi cerca di perseguire l’illuminazione senza aver imparato a vivere armonicamente e totalmente la quotidianità della vita, compie lo stesso errore di chi volesse raggiungere l’ultimo piano di un grattacielo compiendo balzi sempre più alti, senza attraversare via via i piani intermedi.

Un simile comportamento, a volte, può essere causa di gravi turbe psichiche o di seri problemi fisici e, nella migliore delle ipotesi, è fonte di profonde insoddisfazioni e scoraggiamenti, dovuti ai molti anni di sacrifici infruttuosi, oppure è la matrice di varie forme di presunzione e di autoesaltazione.

Accettare e rispettare se stessi e il proprio livello di maturazione non significa adagiarsi, ma camminare attentamente al proprio ritmo, seguendo le indicazioni degli organi della Luce, e superare gli ostacoli che via via si incontrano. Se poi capita di non vederne uno e di inciampare o di cadere, non bisogna scoraggiarsi o denigrarsi, ma riprendere il cammino con amore, pazienza e fiducia nelle proprie capacità.

Vivere con coerenza e sincerità significa anche essere fedeli a se stessi, cioè manifestarsi ed esprimersi così come veramente si è. Significa togliersi le innumerevoli maschere dietro alle quali nascondiamo il nostro vero volto, significa ritrovare la spontaneità e l’autenticità che avevamo da bambini.

Essere vuol dire vivere attivamente e coscientemente tutte le nostre potenzialità. Esistere invece significa lasciarsi vivere, senza consapevolezza, senza utilizzare le potenzialità che si hanno a disposizione. La maggior parte delle persone esiste in uno stato di semi incoscienza, senza una chiara prospettiva, senza una finalità. Per questo motivo queste persone agiscono come le bandiere al vento, lasciandosi trasportare dalla moda, dalle pubblicità, dagli amici, ecc. e non raggiungono mai la piena soddisfazione, oppure si annoiano a morte, perché non sanno cosa farsene della loro vita.

Vivere, quindi, non significa solo agire con dinamismo e vitalità, ma utilizzare pienamente e consapevolmente tutte le proprie capacità, per ottenere innanzitutto ciò che si desidera nell’ambito materiale, perché l’anima ha un corpo che deve essere curato, rispettato e apprezzato. Il corpo infatti è uno strumento essenziale, senza il quale l’evoluzione stessa sarebbe praticamente impossibile.

Se non si sono risolti i problemi di sopravvivenza e di benessere psicofisico non si conquista la pace interiore. Non bisogna dunque dimenticare che i due aspetti, materiale e spirituale, non si escludono a vicenda, ma anzi non sono mai nettamente separabili l’uno dall’altro.

La vita è come noi la vogliamo. Noi stessi creiamo la nostra vita felice o angosciata, a seconda degli atteggiamenti interiori che seguiamo. Se diamo retta ai pensieri negativi, alle paure, ai rimpianti, ai rancori, se aspettiamo che siano gli altri a farci felici, vivremo una vita piena di sofferenza e di infelicità. Se invece vogliamo essere felici dobbiamo individuare tutto ciò che può dare gioia e realizzarlo.

Baba Bedi

Fonte del Post: http://www.animazen.it/via_della_gioia.html

WooshDe7Torna Su