Credi in Dio?

Terra x Blog + Nero 2015

Credi in Dio?

La domanda “Credi in dio?” è completamente priva di senso, in quanto il mittente, il ricevente, il messaggio e il canale sono la stessa cosa: ovvero Dio, chiede a Dio, se crede in Dio, tramite Dio.

Ogni volta che sento rivolgere o mi si rivolge questa domanda, sorrido, poiché è talmente priva di senso da rasentare quasi un koan zen. L’Uno che si interroga sull’esistenza dell’Uno, lo cerca in ogni dove senza trovarlo e non può essere altrimenti, poiché il ricercato e il ricercatore sono la stessa cosa.

Cerchi gli occhiali che hai in testa.

Prova a pensare di esserti messo momentaneamente gli occhiali da sole sopra la testa e di essertene scordato, per poi iniziare a cercarli ovunque. Sul tavolo non ci sono, sotto il letto, sopra la lavatrice… niente! Gli occhiali sono spariti. Questo poiché stai cercando in tutti i luoghi meno che nell’unico in cui sono, ovvero sopra la tua testa. Allo stesso modo, l’essere umano trascorre centinaia di incarnazioni a cercare Dio attraverso la mente: lo vuole vedere, ha bisogno di prove concrete, ma come farà mai a localizzarlo se anche egli ne è parte integrante?

Oltre i confini della dualità.

Riesci a spingerti oltre tutti i confini della dualità e della separazione, per realizzare che non esiste nulla che non sia Dio? Oppure se questo termine ti è indigesto lo si potrebbe chiamare Tao, il Tutto, la Matrice Divina, l’Essere, l’Assoluto, tutti termini che tentano di definire qualcosa che è per natura indefinibile, essendo anche il contenitore in cui il linguaggio è contenuto. Potrai mai riuscire a mettere tutta la sabbia dal Sahara in un boccettino di vetro? Questo è cercare di comprendere Dio tramite la mente.

Tutto è Dio.

Il monitor che hai davanti, il tuo cane, la tua auto, il tuo partner, l’aria che respiri, ogni cosa apparentemente solida e concreta è in realtà una manifestazione diversa di quella medesima unica Essenza. Può perdere o guadagnare qualcosa questo Uno? Ovviamente la risposta è no. Solo sul piano fenomenico apparente ci sembra che le cose inizino e finiscano, così come le onde del mare sembrano godere per un certo tempo di vita propria, ma in verità non fanno altro che dissolversi e tornare a quel Tutto da cui hanno preso origine.

L’unica cosa vera.

E’ quel Tutto l’unica cosa vera, tutto il resto (materia compresa) ne è una manifestazione che viene codificata come solida e reale dai nostri sensi, quando in realtà – la scienza lo ha dimostrato ampiamente – la maggior parte della materia visibile (99,999… fino a oltre 30 volte 9%) è costituita da spazio apparentemente vuoto.

Un’increspatura sulla superficie dell’Assoluto.

Come fare per iniziare a sperimentare questo senso di Unità? Il primo passo dovrebbe essere quello di iniziare a riconnettersi con questa parte divina di sé, per poi scoprire che essa è ovunque, che tu sei ogni cosa, e al contempo non esisti (come individuo separato dal Tutto): sei un’increspatura sulla superficie dell’Assoluto.

Francesco Pirani

Fonte del Post: http://francescopirani.info/credi-in-dio/

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