Eckhart Tolle: Potremo dissolvere il corpo di dolore?

Potremo mai dissolvere il corpo del dolore?

Interrogante: Sento che sto diventando più consapevole; il mio corpo di dolore, a volte, diventa iperattivo e mi affligge. Mi chiedo se esiste un modo per dissolverlo completamente… potremo mai dissolverlo completamente?

Eckhart Tolle: Questa domanda mi è stata posta più volte, è una domanda importante e valida, ma, prima di risponere, c’è un fatto importante da considerare. Il punto è: fino a che punto ti identifichi con il corpo di dolore e ti fai sopraffare da esso? Poichè è questo il modo in cui il corpo di dolore si rinnova continuamente. Fino a che punto il corpo di dolore contiene emozioni che, ogni tanto, si scatenano? Fino a che punto esso ti possiede e sale fino alla tua mente, fino a determinare completamente, mentre è attivo, quello che pensi, quello che fai, come reagisci alle persone ed alle situazioni… fino a che punto si impossessa di te? Completamente o c’è già uno spazio di consapevolezza, nel quale sai che il corpo di dolore si è attivato, ma non utilizza completamente la tua mente, non controlla completamente quello che fai o dici… quindi, com’è nella tua vita? […]

Un metodo potente per approcciarsi al corpo di dolore e dissolverlo è accettarlo, in qualsiasi forma esso si presenti. Accettarlo così com’è in quel momento. Accettare la realtà di quel momento – in questo caso la realtà interiore; ma è applicabile anche alla realtà esteriore del momento – restare con il corpo di dolore ed essere spazio consapevole di esso.

Un modo di rappresentare questo processo è ‘fare un passo indietro rispetto ad esso e andare dentro te stesso‘, dove si trova il sentimento. Indietreggi e vai all’interno, fai un passo indietro e diventi la consapevolezza che lo avvolge; questa consapevolezza c’è sempre, ma puoi perderne coscienza quando un avvenimento forte, interiore od esterno, si manifesta. Se è forte, può prendere tutta la tua attenzione, ma tu sii lo spazio per esso… e questo è il metodo più potente per dissolvere quello che c’è, anche più forte del volersene liberare, poichè volersene liberare lo rafforza e produce un nuovo livello di problemi. […]

Ora ti lascio alla continuazione del video, ovviamente se ti va.
Con affetto, Sid… Love*

Fonte

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