Esercizi di “ricordo di sé”.

Gli esercizi di “ricordo di sé”.

Gli esercizi di “ricordo di se” sono una tappa fondamentale in un percorso di risveglio spirituale. Riuscire a rimanere in presenza, mentre svolgiamo le normali routine quotidiane, ci costringe a fare degli sforzi di concentrazione cui, soprattutto all’inizio, non siamo abituati.

Rimanere focalizzati sull’attività, dandole tutta l’attenzione che merita, spesso diventa una continua sfida con noi stessi. Partiamo spinti da una forte motivazione, prestiamo ascolto al nostro stato interiore, ai nostri movimenti, sempre vigili, sempre all’erta, consapevoli che stiamo dando spazio al nostro presente, che è tutto quello che realmente abbiamo a disposizione.

A volte, lo sforzo concentrato e prolungato ci porta ad essere consapevoli di questo stato di presenza, a percepire per qualche istante noi stessi come tutt’uno con l’ambiente che ci circonda; questo ci da forza, sicurezza, subentra la convinzione di aver messo per un po’ i pensieri meccanici da parte, relegati in qualche angolo di noi, privati del loro potere di distrarci dalla presenza, dal qui ed ora.

Ed invece, i nostri pensieri sono lì in agguato nella penombra, come un predatore che attende che la propria preda abbassi la guardia. Questo è quanto accade non appena caliamo l’intensità del nostro sforzo di presenza, non appena traspare l’illusoria convinzione di aver fatto un passo in avanti significativo, siamo sicuri di aver dato un distacco considerevole ai nostri pensieri. Lì nasce la distrazione, perché, in verità, i nostri pensieri sono perennemente attaccati alla nostra ruota, in silenzio, pronti a riprendere il comando, non appena noi smettiamo di spingere sui pedali.

È questo che accade e, spesso, senza che ce ne rendiamo conto, ricadiamo nell’inconsapevolezza, ammaliati dall’illusione che ci circonda. I nostri pensieri ci superano, assumono il comando, iniziano a condurci.

Nell’istante in cui ci rendiamo conto di tutto questo, può prevalere un breve senso di sconforto, perché non siamo rimasti fedeli al nostro obiettivo, ma l’importante è voler riportarci alla guida, fare la scelta di rimettersi in piedi e ricominciare a spingere sui pedali. Questo sforzo diventa il nodo cruciale, perché risalta la volontà di non fermarsi, la volontà di non arrendersi, la volontà di proseguire nel nostro intento.

I nostri pensieri, che tanto ci fanno perdere energie, distogliendo l’attenzione dal focus reale, diventano invece la voce di un fedele avversario, pronto a ricordarci che abbiamo mollato la presa, che ci siamo adagiati, che siamo rientrati nella nostra zona di confort.

Diventa quindi una bellissima sfida con noi stessi, con i limiti fissati dalle nostre convinzioni, con le abitudini meccaniche che ci mantengono succubi dell’ego. Il bello è che il tutto dipende solo ed esclusivamente da noi, perché questa gara non è altro che la nostra esperienza di vita; noi abbiamo scelto la destinazione e, in un modo o nell’altro, se rimaniamo fedeli al nostro intento, raggiungeremo la meta.

Alessio Ghirardo

Fonte: https://4passinelnuovomondo.wordpress.com/2014/02/20/gli-esercizi-di-ricordo-di-se/

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