Filmatrix: Film e cartoni predicono il futuro?

Perchè film e cartoni continuano a predire il futuro?

E’ successo di nuovo. Ancora una volta un cartone ha predetto quello che sarebbe accaduto nella realtà. Sto parlando dell’incidente che, purtroppo, è costato la vita a Kobe Bryant, il famoso cestista dell’NBA. Nel 2016, per l’esattezza l’11 novembre, andò in onda un episodio della celebre serie “Legends of Chamberlains Height” in cui Kobe muore a seguito di un incidente in elicottero:


Guarda la scena su youtube >>> https://www.youtube.com/watch?v=QuugtWvJE6I

Ma non è tutto. Tra le altre decine e decine di eventi, i Simpsons hanno previsto anche la diffusione di un “virus asiatico”, non esattamente del “corona virus”, ma in un episodio del 1993 (episodio 21 della 4° stagione) appaiono dei pacchi spediti dall’oriente contenenti un virus che infetta le famiglie americane.


”Homer apre la scatola contenente il virus cinese” (Episodio 21 x 04)

Non si tiene il conto delle predizioni fatte da film e cartoni, eppure nessuno se ne preoccupa più di tanto: l’importante è che faccia clamore per un po’, almeno fino alla prossima “coincidenza”.

Cosa c’è dietro davvero?

Teoria del complotto? Piani del nuovo ordine mondiale ? Oppure è “programmazione predittiva” del cinema?

Nulla di tutto questo. Ho già spiegato la verità più vicina alla verità (la vera verità è impossibile da agganciare) nel libro “Filmatrix – Cambia la tua vita grazie al potere nascosto nei film” (se non hai letto gratis “il capitolo perduto” puoi farlo qui >>> https://www.filmatrix.it/

Ma in questo articolo voglio andare un po’ più a fondo. La risposta al motivo per cui lo “schermo” sembra predire il futuro, la troviamo “pari pari” nel film Tomorrowland. Molti pensano che la sceneggiatura di questo film Disney uscito nel 2015 sia di genere “fantasy” e invece nella trama si nasconde un grande “segreto” di potenza inaudita.

Prima di rivelarvi il perché, se ancora non bastasse, pochi sanno che il suicidio dell’attore Robin Williams era stato raccontato in un episodio de “I Griffin” uscito qualche ora prima che avvenisse davvero. Oppure che la gaffe agli Oscar nell’anno in cui salì sul palco il cast di Lala Land anziché quello di Moonlight, era stata predetta qualche mese prima dal cartone “Bojack Horseman“. O ancora che gli incendi incontrollati dell’Alaska avvenuti nel 2019, sono il soggetto del film “Wildlife” del 2018 (certo gli incendi ci sono sempre stati, ma come mai sono balzati agli onori della cronaca solo dopo che un film li ha sdoganati al grande pubblico?).

Volete che continui?

Christopher Reeve l’attore che interpretava Superman rimase paralizzato cadendo da cavallo. La settimana prima aveva interpretato un poliziotto paralitico. I Chicago Cubs vinsero le world series nel 2016 dopo quasi un secolo, ma il film “Ritorno al futuro 2“ lo ha mostrato sullo schermo nel 1989. “Made in France” è un film che parla di un attentato in una redazione giornalistica francese, e dopo averlo girato, prima ancora che uscisse, accadde l’impensabile in Charlie Hebdo. Dal momento che gli eventi accaduti erano spiccicati, identici, a quelli del film la distribuzione fu bloccata per ben due volte.

Volete che continui?

Ok mi fermo, per un po’. D’altro canto trovate decine e decine di casi nel libro Filmatrix, e qui non voglio fare elenchi sterili. Voglio invece parlarvi del perché Tomorrowland ha svelato all’umanità intera come avvengono i fatti, ma sembra che nessuno se ne sia accorto. Veniamo a noi.

Casey è una ragazza in gamba, sempre pronta a trovare la soluzione ai problemi. Prima di ogni altra cosa, lasciate che ve la presenti con questa scena:

Per questa sua attitudine positiva, per il fatto di alimentare sempre il lupo buono, nonostante intorno a se il vittimismo brulicasse, viene arruolata a sua insaputa per compiere una missione di fondamentale importanza: raggiungere un mondo parallelo a quello reale per distruggere un apparato diabolico e infernale, chiamato il monitor.

Per fare questo Casey chiederà l’aiuto di Frank Walker (George Clooney) a suo tempo sbattuto fuori dal mondo parallelo per aver creato una macchina capace di predire il momento esatto della distruzione terrestre. In verità il film è un crescendo verso l’apocalisse: il mondo sta andando a rotoli, le persone sono sempre più violente, il clima è fuori controllo.

Ti viene in mente qualcosa? Si esatto! Quello nel film è uno scenario molto simile al nostro, ed è per questo credo, ci sia un messaggio nascosto, quasi una chiamata per chi ha orecchie, cuore e anima per intendere.

Ascoltate bene il finale di questo film perché è l’esatta risposta che stiamo cercando. E’ la teoria definitiva sul perché i film predicono il futuro, e ci sta dicendo una cosa ancora più importante: non sono i film a farlo, ma noi che guardiamo le immagini a convogliare le emozioni da esse scaturite verso la materializzazione di quelle stesse possibilità. Sembra assurdo? Lo so, ma prima ce ne rendiamo conto, meglio è.

Ascoltami amico o amica, quello che segue è un messaggio importante.

Film e cartoni ci rappresentano, sono un modo per manifestare i nostri pensieri, le nostre regole e tutto quanto appartiene al nostro mondo. Una volta espressi (dalla mente di un regista, di uno sceneggiatore, di un attore), una volta usciti dallo schermo, tali pensieri seminano possibilità. Se trovano terreno fertile e condizioni biologiche adatte per crescere, fiorire e fruttare quei pensieri diventano reali.

Quando una quantità indefinita di persone dà un “peso emozionale” a quel pensiero , l’emozione scarica a terra quella esperienza. Immaginala proprio come un download.

Riferimenti scientifici li trovi nell’ambito della fisica quantistica. Si veda il paradosso del gatto di Schrödinger

Un pensiero senza emozione è innocuo. E’ come se non fosse stato mai espresso, ma quando una massa di persone si emoziona intensamente, quel pensiero diventa realtà. L’emozione rende “densa” la forma pensiero. Questo è il motivo per cui buoni pensieri espressi attraverso le immagini dei film e le sensazioni che ne scaturiscono danno maggiori possibilità di migliorare la nostra vita. Se ci pensiamo, anche da un punto di vista spirituale, troviamo corrispondenza nell’espressione “Dove due o tre saranno riuniti nel mio nome, io sarò in mezzo a loro”, a mia libera interpretazione: la creazione avviene quando più persone riunite provano la stessa emozione.

Nel film Tomorrowland, alla fine di tutte le peripezie, Casey e Frank si ritrovano di fronte al cattivo della situazione: il Dott. Nix. Grazie a questo incontro decisamente formativo ed illuminante, scopriamo la risposta alla nostra domanda: perché film e cartoni predicono il futuro?

Perché proiettano un’idea in testa alla gente! E quell’idea (se particolarmente controversa, divertente, spaventosa, emozionante, ecc.) diventa realtà. Ho ampiamente parlato di questa teoria (mostrando decine di esempi) nel libro Filmatrix.

Ora ti prego di seguire passo passo il dialogo della scena con le mie considerazioni in corsivo e tra parentesi. Ti assicuro che la comprensione del messaggio ne verrà amplificata.

Casey: Proiettare un’idea in testa alla gente ? […] Tu piratavi il segnale, come facevi?

Frank: Ci passa tanta di quella energia che una radiolina la capterebbe. Basta trovare la giusta frequenza.

[basta spostarsi su un’altra frequenza per vivere una vita completamente diversa, il problema è che fin tanto che la massa è sintonizzata su basse frequenze rispondenti ad emozioni come terrore, paura, sgomento, il mondo cambia solo per te che ti sposti su frequenze più alte, mentre tutto il resto galleggia sulla melma. Inevitabilmente, però, l’ambiente con le sue vibrazioni influenza anche la tua isoletta felice. Questo è il motivo per cui ognuno di noi deve tendere ad influenzare positivamente anche gli altri, fino a quando la massa critica non farà pendere la bilancia dal lato positivo]

Casey: Captavi il segnale da un’altra dimensione […] Ma se non si limitasse a predire il futuro? E se il monitor fosse solo una spinta gigante? Ma invece di farti pensare positivo, ti fa pensare negativo e sta convincendo il mondo a nutrire il lupo sbagliato. Dobbiamo spegnerlo subito.

[ Se ancora non si fosse capito, il monitor è l’insieme mediatico costituito da film, trasmissioni media, giornali, social, anche alcune storie e libri, e qualsiasi cosa “ti convinca” a nutrire “il lupo sbagliato”. Attenzione! Questo è un passaggio fondamentale: “ti convinca” presuppone che a nutrire il lupo, alla fine, sei sempre tu. Sei tu che decidi quale lupo nutrire. E’ piuttosto semplice arrivare a comprendere cosa sia dalla parte giusta e cosa dalla parte sbagliata. Basta chiederlo alla nostra coscienza, basta individuare la luce e riconoscere il buio ]

Frank: Il monitor agisce da antenna, non solo riceve tachioni, prende un possibile futuro e…

Casey: Lo amplifica trasmettendo come un feedback continuo

Frank: È una profezia auto realizzata

[ direi un cane che si mangia la coda, per questo nonostante le buone intenzioni con cui si diffondono immagini violente, o semplicemente episodi di ingiustizia, immagini che riguardano la scellerata deriva verso la quale l’umanità sta procedendo, guerre, carestie, bambini in pelle e ossa che non hanno nulla da mangiare, plastica che invade gli oceani sterminando intere specie di pesci, sangue, irresponsabilità sociale, bullismo, femminicidi, giornate della memoria ecc. ecc, RIPETO: NONOSTANTE LE BUONE INTENZIONI, tali immagini e condivisioni finiscono per peggiorare il problema. Sei buono o buona, vuoi la pace nel mondo, vuoi il mare pulito, la gentilezza per le donne, ecc., ma se diffondi immagini per “denunciare” stai aiutando il lupo sbagliato a crescere. Stop! Non c’è da replicare ]

Casey: Ma non solo mostra alle persone la fine del mondo, ripropone l’idea più e più volte fino a quando non viene accettata

Frank: E’ una bomba a tempo e l’abbiamo innescata noi.

Casey: Abbiamo ancora 58 giorni per cambiare le cose, ma niente servirà finché il monitor è acceso.

David: Devo presumere che la sua conoscenza della fisica tachionica è alquanto lacunosa. Spegnere il monitor è impossibile non c’è il tasto OFF

[ Probabilmente è vero. Non esiste un tasto OFF. Non possiamo spegnere le TV di tutto il mondo, non possiamo convincere tutti i giornali, i blog, i media a non diffondere immagini violente sui social e non possiamo evitare che le case di produzione distribuiscano film violenti, horror o forieri di emozioni negative. Non possiamo. O forse si? Facciamo un esempio. Se domani mattina uscisse la notizia che la merendina con quella farcitura è nociva per la salute, e tutti cominciassero a parlarne fino a far diventare virale l’evento, secondo te cosa accadrebbe ai consumi di quella merendina? Crollerebbero giusto? E cosa sarebbe costretta a fare l’azienda produttrice? A smettere di produrre la merendina con la farcitura. Spero l’analogia sia chiara. Forse non possiamo spegnere le TV di tutto il mondo, ma possiamo smettere di guardare la nostra. Possiamo oscurare chi condivide immagini violente o che trasmettono emozioni negative, anche se con tutte le buone intenzioni. Siamo noi ad avere il potere. Da oggi in poi possiamo fare nostra questa convinzione : le multinazionali (anche quelle mediatiche) producono ciò che compriamo. Se non comprassimo “paura”, sarebbero costrette a produrre “amore”. A tal proposito di invito a seguire le iniziative del Gruppo Filmatrix qui >> GRUPPO

David Nix: Facciamo un’ ipotesi, se tu avessi sbirciato il futuro e fossi spaventata da ciò che hai visto? A chi passeresti l’informazione ? Andresti dai politici ? Dai capitani d’industria ? E come li convinceresti ? Coi dati? Coi fatti? Auguri! Gli unici fatti che non metteranno in dubbio sono quelli che ungono gli ingranaggi e fanno entrare i soldi. Ma se, ci fosse il modo di evitare l’intermediario e mettere le notizie essenziali direttamente nella testa di ognuno di loro? Le probabilità dell’annientamento generale crescevano a dismisura. L’unico modo per fermarlo era mostrarlo, dovevamo spaventare gli uomini. Quale essere umano ragionevole non si sarebbe infiammato nel vedere la potenziale distruzione di ciò che conosce e ama. Per salvare la civiltà io avrei mostrato il suo crollo.

[ L’errore che ha commesso Nix (del quale ha però approfittato) è stato quello di mostrare l’orrore pensando che accrescesse la consapevolezza. E’ lo stesso errore che fanno milioni di persone, in buona fede: mostrano, diffondono, parlano di quello che non va alimentandolo e facendolo crescere. E’ necessario ricordare che il nervo ottico trasmette le informazioni al cervello 25 volte più velocemente degli altri sensi. Tali informazioni finiscono nell’amigdala, responsabile delle emozioni primordiali, che innesca reazioni di lotta o fuga. Qualsiasi immagine condivisa sul web ha un impatto su chi la guarda.]

David Nix: Come credi che sia stata recepita questa visione? Come credi che abbiano risposto alla prospettiva del disastro imminente? L’hanno trangugiata come un bignè al cioccolato, non hanno avuto paura della loro fine. L’hanno riconfezionata. Te la puoi godere come videogioco, in tv, con un libro, in un film…

Il mondo intero ha abbracciato con entusiasmo l’apocalisse e si è lanciato verso di essa con un abbandono godurioso…Nel frattempo la vostra terra si sbriciolava intorno a voi; ci sono epidemie da una parte di obesità e di fame dall’altra, come te lo spieghi?

Api e farfalle cominciano a scomparire, i ghiacciai si sciolgono, le alghe si moltiplicano… dappertutto. Il canarino nella miniera di carbone è morto stecchito e voi non vi accorgete di niente.

In ogni momento c’è la possibilità di un futuro migliore ma non volete crederci e poiché non ci credete non fate quello che è necessario perché diventi realtà. Perciò rimuginate sul terribile futuro e vi rassegnate ad esso. Per una ragione. Perché quel futuro non vi chiede di fare niente. Oggi.

[ Cari signori, Nix ha ragione. Ha soltanto mancato di dire che quest’atteggiamento vittimista così diffuso, ha delle cause biologiche difficili da cambiare. Se l’umanità trae una certa “scarica di piacere” dalle cattive notizie, dal dolore e dalla paura, l’origine risiede nella dipendenza da alcuni ormoni, che il nostro cervello ha sviluppato nel tempo. In sintesi non è il nostro atteggiamento volontario a cercare continuamente brutte notizie sui social, a simpatizzare con le vittime, a ricavare piacere dalla violenza, ma una spinta inconscia del nostro sistema nervoso per procurarsi una scarica di adrenalina, cortisolo e istamina. Siamo diventati dipendenti da tali neurotrasmettitori, allo stesso modo in cui lo siamo diventati da caffeina, zucchero, carboidrati, ma anche da gioco d’azzardo, stupefacenti, medicinali ecc. ecc. Il meccanismo delle dipendenze è molto simile, cambiano effetti e cure. Insomma il nostro meccanismo biologico regge il gioco dei media, in una reazione causa-effetto difficile da spezzare. Allora cosa fare? ]

David Nix: Quindi si. Noi abbiamo visto l’iceberg. Abbiamo avvertito il Titanic. Ma voi gli siete andati addosso lo stesso; a tutto vapore. Perché? Perché voi volete affondare. Vi siete arresi. Non è del monitor la colpa. Ma vostra.

[E’ davvero così? Ci siamo arresi? Io penso di no. Penso che ci sia un manipolo di persone che conosce tali meccanismi, che ogni giorno fa della “scelta” l’arma più potente a sua disposizione. Queste persone, tra cui tu che leggi, hanno capacità di immaginare il domani così come lo vogliono e grazie a questa “visione” adattano i comportamenti oggi, nel presente.]

Non sono molti, ma bastano. E’ grazie a loro che le frequenze benefiche possono diffondersi. E’ grazie al loro esempio se le prossime generazioni cambieranno il mondo. Hanno già spento il monitor sbagliato, hanno accesso quello giusto. Riconoscono quando il segnale è piratato dal “potere oscuro” e non gli danno attenzione, volgono gentilmente il loro sguardo verso la luce per nutrire il “lupo giusto”. Qual è il lupo giusto?

Dai non dirmelo. Non dirmi che non sai riconoscerlo. Chiudi gli occhi, porta l’attenzione dentro di te, e senti il lupo giusto, è sempre lì con te e proprio adesso può darti la forza di cambiare le cose e diffondere il tuo messaggio di speranza.

Per ora, amico o amica, il mio lupo ringrazia il tuo, appartengono alla stessa famiglia.

Ti lascio con il finale di Tomorrowland, affinché almeno per questa volta, “il monitor” trasmetta il segnale giusto, ma ricorda che se sei arrivato/a fin qui hai una missione: fare in modo che le persone siano sempre più consapevoli di questi meccanismi, si sveglino dalle loro automazioni inconsce e diventino sempre più capaci di scegliere.

Virginio De Maio

virginio-de-maio L’autore: Virginio De Maio è un imprenditore italiano. Esperto in processi di apprendimento attraverso la metafora cinematografica, ha fondato i portali “Il Cinema Insegna” e “Training with movies”, grazie ai quali, migliaia di persone in tutto il mondo, utilizzano scene tratte da film per facilitare il cambiamento personale e organizzativo. Tra i suoi clienti troviamo autorevoli nomi: Associazione Bancaria Italiana, Prada, Emirates Steel, Multinazionali e Organizzazioni governative per finire al distretto dei Parchi di Chicago. Ricercatore poliedrico, ha approfondito i suoi studi in campi solo apparentemente contrapposti come il Marketing e la Spiritualità, conseguendo le massime certificazioni in Programmazione Neuro Linguistica, Ultra Mind System, Remote Viewing e Coaching. Filmatrix è il suo primo libro, atteso da anni da follower e clienti.

Fonte: https://www.filmatrix.it/perche-film-e-cartoni-continuano-a-predire-il-futuro/

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