Gangaji: Liberi dal fallimento.

Per sempre libero dal fallimento.

Sei disposto a scoprire che sei già completo, indipendentemente dallo stato in cui versano il tuo corpo, la tua mente, i tuoi pensieri, le tue emozioni o le circostanze della tua vita?

Mentre l’auto-miglioramento può essere molto utile per il tuo corpo e la tua mente, posso dirti con certezza che se pensi di doverti “riparare” per tornare a casa, questo non è vero. È una bugia pericolosa, che ti farà soffrire inutilmente.

Dal momento che molti di noi vivono in una sottocultura psicofisica-spirituale, la possibilità di smettere di cercare di sistemare noi stessi può essere avvertita come molto minacciosa. Di conseguenza, piuttosto che indagare sulla possibilità di una vera libertà, continuiamo con la nostra ricerca abituale e, spesso, inconscia, per migliorare i nostri corpi, le nostre menti e le circostanze, nella speranza che ciò possa, in qualche modo, avvicinarci alla verità.

Per scoprire questa verità eterna devi esaminare ciò che è più profondo e più presente rispetto alle funzioni del tuo corpo (la più grande identità che abbiamo). Devi guardare più in profondità rispetto alle funzioni della tua mente (compresi i tuoi pensieri e le tue emozioni) e più in profondità rispetto ai particolari delle varie circostanze.

Se, nella tua vita, ti sembra che qualcosa non funzioni, direi che è assolutamente appropriato, perciò ti consiglio di lavorare per risolverlo. Quando il tuo corpo è rotto o malato è corretto sistemarlo. È opportuno sistemare la tua mente, anche con l’impiego di medicamenti, se è necessario o utile.

Se puoi, risolvi le situazioni. Ma, indipendentemente dalle circostanze, dagli stati mentali, dal grado di malattia o salute del corpo, ciò che è sempre integro è sempre qui: il campo infinito dell’essere, la tua vera presenza. La verità su chi sei non è soggetta ad essere infranta e, di conseguenza, non è soggetta a dover essere riparata.

Quando ci sentiamo stimolati interiormente o esternamente a perfezionarci e sistemarci, in realtà, spesso, ci troviamo di fronte ad un sistema che ci consente di sfuggire al profondo senso di mancanza, di sbagliato o di incompleto che percepiamo in noi, così nutriamo la speranza che, se possiamo in qualche modo riempire quel buco nero – l’abisso di cosa significhi essere una forma imperfetta – allora non saremo più tormentati.

Eppure, nel momento stesso in cui stiamo cercando di riempire questo buco nero, questo abisso di mancanza percepita, stiamo trascurando proprio quello verso cui il disagio sta tentando di attirare la nostra attenzione.

Ti invito a smettere di raccontarti qualunque storia tu abbia in mente sul conseguimento o sulla mancanza di conseguimento, qualunque favola sul successo o sul fallimento e, semplicemente, di rivolgere la tua attenzione al senso di imperfezione che percepisci.

Naturalmente, sei già quello che sei. Hai la piena capacità di scoprire l’immacolata pienezza di chi sei veramente nel cuore. Per scoprirlo, non è necessario perfezionare nulla. È già perfetto.

Gangaji

Fonte: https://gangaji.org/gangajis-blog-home/
Traduzione di UnicaCoscienza.

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