Grazie…

Big-Bang-21

Grazie.

Dal profondo del cuore sorge un caldo “ Grazie ”.
Dal movimento del pensiero sorge un arido “ lamento ”.

L’ho già “visto e sentito” innumerevoli volte… è come venirsi a trovare di fronte a due sorgenti differenti: una da cui sgorga acqua limpida, cristallina, viva e dolce; l’altra da cui sgorgano miasmi, putredine, amarezza e conflitto. Una sorgente zampilla quasi impercettibilmente, immersa in un Silenzio pacifico e immutabile, l’altra gorgoglia rumorosamente, caoticamente, sommergendo ed appiattendo ogni aspetto del paesaggio circostante. A seconda della fonte da cui ci si abbevera, le conseguenze saranno diametralmente opposte.

Che fare, dunque?

Per anni ho tentato di arginare, bloccare, di agire in vari modi, al fine di prosciugare la sorgente dell’infelicità. Mi sono prodotto in sforzi quasi sovrumani, ho letto e studiato fino ad avere gli occhi rossi, ho praticato discipline e tecniche con un fare quasi maniacale…

Risultati? Tante lamentele, senso di incapacità, inadeguatezza, rabbia, conflitto e solitudine; niente male per un ricercatore di Pace e Verità, vero? Ma così è stato e non lo rinnego. E poi? Cambiato qualcosa?

Ricordo ancora il momento in cui, in me, si è manifestato qualcosa di diverso dal solito cliché…

“Ma chi è che vuole cambiare questo e quello? Chi è che dice di essere così e cosà? Chi è che valuta incessantemente ogni passo, ogni mossa, ogni anelito? Chi è che cerca cosa?”…

Sembrava assurdo non essersene mai resi conto prima, pur nella miglior buona fede possibile. Chi cercava il cambiamento era, in realtà, la consuetudine; chi bramava la pace era il conflitto, chi inseguiva la gioia era l’infelicità, chi agognava l’integrità era la frammentazione…

In un istante, era diventato evidente che questi “traguardi” non sarebbero mai stati raggiunti, per il semplice fatto che l’agente della ricerca era “falso” fin dal principio e che il ricercare un “traguardo” non era altro che un sotterfugio, per fuggire da ciò che E’. E stato un colpo veramente duro per la personalità, che ha vacillato fortemente.

Non possiamo cambiare la natura del cuore, così come non possiamo cambiare la natura del pensiero. Sono quello che sono e sono perfetti, così come sono. Non siamo certo noi a dover giudicare, ma è vero anche che siamo proprio “noi” che possiamo aprirci o chiuderci ai loro “messaggi”.

Quando sorge la consapevolezza che il pensiero è un utile strumento, seppur limitato per sua stessa natura, sta a noi mantenerlo nel suo alveo naturale – un sistema di utilità tecnica e di rapido scambio di informazioni – cessando di ascoltare le “sirene” di allarme, sciagura e lutti che da esso defluiscono… come liquami.

Chi può dare a qualcuno o a qualcosa un “valore”, una credibilità, un’autorità, se non noi stessi?

Bene, allora, visto l’inganno, scoperto il falso, basta veramente non dimenticarselo… e la prossima volta che la “sirena” suonerà… potremo sempre farci su una bella risata… o piangere per la disperazione.

Questa sì che è una buona ragione per essere grati!!!

Ma, come sempre, la Gratitudine, o la disperazione, le puoi sperimentare solamente Tu.

Con affetto, Sid… Love*

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