Il penetrante profumo del Dhammapada.

Il penetrante profumo del Dhammapada.

Versi tratti dal Dhammapada, il libro più amato dal Canone Buddhista.

 

15 Chi fa del male soffre in questo mondo e nell’altro.

16 Chi fa del bene gioisce in questo mondo e nell’altro.

17 Chi fa del male soffre in questo mondo e nell’altro. Soffre contemplando il male che ha fatto e ancora di più soffre scendendo nell’oscurità.

18 Chi fa del bene gioisce in questo mondo e nell’altro. Gioisce contemplando il bene che ha fatto e ancora di più gioisce innalzandosi nella luce.

19 Chi recita a memoria le scritture, ma non le mette in pratica, è come un mandriano che conta le vacche altrui. Costui non è partecipe della vita dello spirito.

20 Ma se, pur conoscendo solo una piccola parte delle scritture, pratichi il dharma, abbandoni le passioni, l’odio e le illusioni, coltivi la saggezza e la serenità, non hai desideri né in questo mondo né nell’altro, allora veramente sei partecipe della vita dello spirito.

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III La mente.

33 Come il fabbro raddrizza una freccia, così il saggio governa i suoi pensieri, per loro natura instabili, irrequieti e difficili da controllare.

34 I pensieri fremono e si dibattono per sfuggire alla morte, come pesci tolti alla loro dimora liquida e gettati sulla terraferma.

35 La padronanza della propria mente, ribelle, capricciosa e vagabonda, è la via verso la felicità.

36 Il saggio osserva continuamente i propri pensieri, che sono sottili, elusivi ed erranti. Questa è la via verso la felicità.

37 Pensieri, incorporei ed erranti, vagano lontano. Raccoglili nella caverna del cuore e liberati dalla schiavitù del desiderio e della morte.

38 Come può una mente agitata comprendere la legge eterna? Se la serenità della mente è turbata, la saggezza non può manifestarsi.

39 Il risvegliato, colui la cui mente è serena e ha trasceso il dilemma del bene e del male, è libero da ogni timore.

40 Questo tuo corpo è fragile come un vaso di coccio. Fai della tua mente una fortezza e combatti le tentazioni con l’arma della saggezza.

41 Ben presto questo corpo giacerà sulla terra, privo di coscienza, inutile come un ceppo bruciato.

42 Nessuno, neppure il tuo peggior nemico può nuocerti quanto una mente indisciplinata.

43 Ma una mente disciplinata è un’alleata preziosa. Nessuno, né tua madre, né tuo padre, né i tuoi amici, può esserti di altrettanto aiuto.

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IV Fiori.

44 Chi è in grado di andare al di là di questo mondo e del mondo della morte con tutti i suoi dei?

45 Tu stesso lo sei, scegliendo il cammino luminoso del dharma con la stessa cura con cui un giardiniere sceglie i fiori più belli.

46 Questo tuo corpo è come schiuma sulla cresta di un’onda, nulla più che un miraggio. Spezza i dardi fioriti del desiderio, e va dove il re della morte non può raggiungerti.

47 Come un’alluvione trascina via un villaggio addormentato, così la morte rapisce chi è intento a cogliere i fiori del piacere, immerso nel sonno dell’inconsapevolezza.

48 La morte lo coglie, prima ancora che sia sazio dei piaceri che cerca.

49 Il saggio si muove nel mondo come un’ape, che raccoglie il nettare dei fiori lasciandone intatti la bellezza e il profumo.

50 Anziché badare agli errori altrui, osserva i tuoi, esamina ciò che hai commesso e ciò che hai omesso di fare.

51 Le belle parole di chi non mette in pratica ciò che predica sono come fiori colorati, ma senza profumo.

52 Ma le parole sincere di chi vive la propria verità sono come fiori colorati e profumati.

53 Come da un mucchio di fiori si possono trarre molte ghirlande, fa delle occasioni della tua vita ghirlande di nobili azioni.

54 Per quanto penetrante, il profumo del legno di sandalo o del gelsomino non si propaga controvento. Ma il profumo della virtù si propaga in ogni direzione, raggiunge ogni angolo del mondo.

55 Esso è più fine del profumo del legno di sandalo, del fiore di loto, del gelsomino.

56 Il profumo del legno di sandalo o del gelsomino non va lontano. Ma il profumo della virtù si innalza fino agli dei.

57 Le tentazioni non sviano chi vive nella virtù e nella consapevolezza, chi ha trovato la libertà nella saggezza.

58 Il loto profumato che rallegra il cuore cresce nel fango sul ciglio della strada.

59 Così fra i ciechi mortali il discepolo del Buddha splende per la sua saggezza

Fonte: https://www.amadeux.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=21811

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