Il viaggio della Vita.

Quello dell’anima è il viaggio della Vita.

Sento spesso persone che, dopo pochi mesi di pratiche spirituali, si lamentano perché ancora non hanno raggiunto una vita felice, una buona relazione, un lavoro appagante, un corpo sano, una buona situazione economica. O perché non hanno risolto quel problema così spiacevole.

Come se il percorso dell’anima fosse una cassetta degli attrezzi a disposizione della personalità umana, che, quando ha qualcosa nella vita che si rompe, vi ricorre per riparare il guasto. Niente è più lontano dalla verità.

Noi nella nostra veste umana, non siamo nulla senza la connessione con il divino. Siamo qui per ritrovare la strada che ci riporti alla scintilla interiore, alla verità e alla magia che si cela dietro alla realtà, che ci mantiene vivi e da forma a ogni cosa.

Il percorso spirituale non appartiene a noi, non è strumento del nostro ego. Siamo noi che apparteniamo alla nostra anima, al nostro Sé divino, che ci conduce lungo questo viaggio umano, per riportarci a Sé, al suo Sogno, al Sogno che ha di noi.

È il viaggio di una vita, non finirà mai, nemmeno dopo il nostro ultimo respiro.

Se credi che il lavoro alchemico che stai facendo su di te, che dopo pochi mesi già ti stanca, serva solo per farti vivere bene, sei fuori strada, sei fuori frequenza, stai cercando il mare in un barattolo di sale.

Una vita appagante e felice è solo conseguenza del tuo ritorno a casa, alla tua casa interiore, alla casa del Sé che risiede nel tuo cuore, dalla quale sei partito tante vite addietro, dimenticandone la mappa e l’odore. Quello che stai facendo non è aggiustare qualcosa che nella tua vita si è rotto, ma stai ricordando come ritornare in te, in quella casa con la porta spalancata, che attende che tu vi entri nuovamente.

Non ti stai trasformando per fare finalmente tutto ciò che tu vuoi, che la tua mente ti chiede. Stai trasmutando per diventare lo strumento perfetto, affinché la tua anima possa fare ciò che lei desidera, attraverso di te. Perché, fino a oggi, i tuoi limiti, dettati dall’ego, l’hanno rallentata.

Se è troppo dura per te lascia stare, ritorna alla tua vita tridimensionale perchè non sarà mai più facile di così, anzi, sarà sempre più tosta la salita. Semplicemente sei tu che diventerai più forte, acquisirai più strumenti, diventerai più veloce a comprendere e ripulire i tuoi turbamenti. Ma non sarà mai facile, te lo ripeto.

Quindi, se stai cercando di riparare qualcosa, convinto che poi vivrai felice e in pace, sappi che in questo viaggio ci sarà sempre qualcosa che si romperà e si romperà sempre più in profondità, dove solo i valorosi o i pazzi hanno il coraggio di andare. Ma nessun problema, niente che si sia rotto, è mai stato né una tua colpa, né un tuo errore, né tanto meno è mai avvenuto per il male.

Per tornare all’anima, devi diventare leggero, devi diventare sottile e per questo hai bisogno di avere sempre qualcosa da trasmutare. Se non avessi problemi da affrontare e capire saresti qui per niente, invece sei qui per fare esattamente questo tipo di esperienze, cioè per prendere i nodi e trasformarli in luce.

I limiti, i problemi, i traumi, i dolori, le ferite, che siano tuoi o che siano stati ereditati dai tuoi antenati, non sono per il male, ma vogliono costringerti ad attingere a quelle parti potenti e autentiche di te che sennò non avresti mai avuto lo stimolo a trovare.

Quando lo comprendi, cambia la percezione della realtà, perché è questo che fa la verità. Un problema non è più qualcosa di rotto da aggiustare, ma è la richiesta di andare in profondità, per prendere i tesori dell’anima che sennò non saresti mai andato a cercare.

Se tu avessi avuto una vita serena e felice, non avresti mai mosso un passo per ricordare chi sei e ritornare al tuo cuore. Il dolore arriva perché è l’unica spinta che muove le persone. Del viaggio alla ricerca dell’anima è il vero motore.

Ma il dolore talvolta crea dipendenza e assuefazione. Bisogna stare attenti a non immergersi troppo nel dolore, dimenticandosi di creare la gioia, perché lo scopo dello sciogliere i nodi, non è tornare a ciò che eravamo. Lo scopo è trasformare i nostri lati grezzi e la nostra ombra in luce, così da diventare chi possiamo essere, nella nostra versione migliore.

È importante ricordarlo, ricordare che sei qui per diventare la versione migliore di te, sennò resti a guardare indietro non trovando mai lo sguardo della tua anima, che invece guarda sempre al nuovo.

Georgia Briata

Fonte: http://www.iosonoilmiobuddha.it/2019/05/quello-dellanima-e-il-viaggio-della-vita.html#more

WooshDe7Torna Su