Infinite identità.

Infinite identità.

“Viviamo nella convinzione che ciò che è divino debba essere perfetto, ma sbagliamo. In realtà è vero il contrario: essere divini è essere integri, ed essere integri è essere ogni cosa, il positivo e il negativo, il bene e il male, ciò che è santo e ciò che è diabolico.” Debbie Ford

Ogni esperienza ci mostra un diverso punto di vista, evidenziandolo da un insieme di prospettive infinite. Più cose conosciamo, più diventiamo capaci di osservare il mondo con occhi nuovi. E questo vale anche per la psiche.

Siamo convinti che a ogni persona debba corrispondere una sola personalità:

  • introverso o estroverso
  • sensibile o cinico
  • sadico o masochista
  • maniacale o depresso e così via…

Ma ci dimentichiamo che la vita esiste in un’immensità di sfumature diverse, pronte a coagularsi, di momento in momento, negli eventi che sperimentiamo. E questa stessa molteplicità caratterizza anche i vissuti interiori.

“Come dentro così fuori.”

“Come dentro così fuori”, recita una delle sette leggi universali di Ermete Trismegisto, padre dell’Ermetismo. Mondo fisico e mondo interiore rispecchiano la medesima poliedricità.

La psiche non è un monoblocco univoco e inamovibile, ma un insieme cangiante di possibilità espressive differenti tra loro e pronte a prendere vita al momento opportuno.

Nasciamo duttili, sfaccettati, creativi e abili nel modellare i nostri comportamenti dentro gli schemi prescelti dal nostro ambiente di appartenenza.

Per ottenere approvazione e stima selezioniamo le innumerevoli possibilità di cui disponiamo, assecondando l’indice di gradimento del nostro gruppo e nascondendo, anche a noi stessi, gli atteggiamenti giudicati inadatti.

Sotto la soglia della consapevolezza, rinchiuso in qualche segreta dell’inconscio, esiste un mondo di possibilità inespresse che aspetta di ricevere attenzione. Sono i tanti sé rinnegati, gli aspetti malvisti dai codici in cui siamo cresciuti, i modi di essere che abbiamo escluso dal nostro repertorio di comportamenti, perché considerati disdicevoli, anomali o inopportuni.

Le individualità rifiutate possiedono una grande ricchezza creativa e attendono nell’ombra il momento di manifestarsi. Accogliere questo mondo variegato e reietto permette di compiere un balzo in avanti sulla via del benessere e della realizzazione. Ma per riuscirci sono indispensabili:

  • attenzione
  • ascolto
  • forza di volontà
  • determinazione

Perché superare le barriere del pregiudizio non è facile.

Per sentirci amabili e stimabili abbiamo imparato a proiettare i vissuti giudicati inaccettabili, delegando all’esterno gli atteggiamenti che non riusciamo a tollerare in noi stessi. Il giudizio e la critica, con cui soppesiamo gli altri, occultano abilmente la paura dei nostri lati oscuri e affondano le radici nel mondo intimo e segreto dell’interiorità. Per vivere una vita soddisfacente è indispensabile armarsi di coraggio e sopportare il peso della propria Totalità espressiva.

“Ogni cosa ha il suo opposto. Il giorno e la notte sono parti di una stessa medaglia. Giusto e sbagliato non esistono. Tutto è uno.”

Ci rammenta Ermete Trismegisto. La dualità appartiene alla vita e si trasforma in integrità solo quando possiamo accettarla dentro noi stessi.

Il percorso di conoscenza delle polarità non finisce mai. Ogni sé apre le porte a un nuovo modo di interpretare l’esistenza e di esplorarla. Sopportare la tensione fra gli opposti che popolano il mondo psichico significa imparare a non giudicare. E permettersi un nuovo modo di osservare la realtà, non più schierandosi da una parte soltanto, ma integrando il buio con la luce, fino ad accoglierne la profondità dentro se stessi.

Riconoscere le personalità rinnegate, senza sfuggirle, senza censurarle e senza giudicarle consente di trasformarne le energie in risorse e apre la strada all’integrità.

Essere contemporaneamente:

  • buoni e cattivi
  • giusti e ingiusti
  • generosi e avidi
  • bugiardi e sinceri… crea le premesse per una nuova accoglienza di sé e della realtà.

Questo non significa lasciarsi trascinare dai comportamenti negativi, al contrario! La consapevolezza ci aiuta a gestire le risorse in modi utili e più produttivi. Così come un pizzico di sale rende il dolce più gustoso, una dose omeopatica di negatività ci permette di aprire le porte a una nuova pienezza. Fatta di comprensione libera dal giudizio. Di plasticità e non di rigidità. Di partecipazione senza esclusione.

Carla Sale Musio

Fonte: http://carlasalemusio.blog.tiscali.it/2017/08/15/infinite-identita/?doing_wp_cron

WooshDe7Torna Su