Jeff Foster: La fine del terrorismo.

Terra x Blog + Nero 2015

La fine del terrorismo.

Terrorismo, violenza, disprezzo, la guerra santa e l’urgenza della vendetta, inizia in ognuno e in tutti noi. Nessuno di noi è separato dal fiume dell’umanità. nessuno di noi è un individuo diviso dalla totalità, ma parte di qualcosa di più grande; contribuisce al fiume, è nel fiume, e in quel senso, è responsabile per l’interezza del fiume stesso. Tu sei il mondo, e il mondo è te, come l’illustre Jiddu Krishnamurti usava dire.

La violenza inizia quando dividiamo noi stessi dal fiume e dall’altro, o almeno lo facciamo nella nostra immaginazione. Voltiamo le spalle alla vitalità e definiamo noi stessi concettualmente, riducendoci a cose. Bene, Male. Giusto, sbagliato. Cristiano, Ebreo, ateo. Credente, non credente. Un successo, un fallimento. Indiano, Americano, Australiano.

La verità diviene un’arma. Prediamo posizioni. Vediamo “l’altro”. Dimentichiamo la nostra natura condivisa, dimentichiamo che siamo fratelli e sorelle, che siamo mossi dalla stessa forza, dalla stessa consapevolezza, l’acqua della Vita.

Internamente, andiamo in guerra con i nostri stessi pensieri, con i nostri sentimenti. Voltiamo le spalle al nostro dolore, ai nostri dubbi, alle nostre paure, ai nostri desideri, li chiamiamo “negativi” o “sbagliati” o anche “demoniaci”. Dividiamo noi stessi in due, il “buono me” contro il “me cattivo”, il santo contro il peccatore, la luce contro il buio, il sacro contro il non sacro. Possiamo anche “fare fuori” o “annichilire” la nostra tristezza, i nostri dubbi, la nostra paura, i nostri impulsi sessuali o i nostri pensieri “impuri”. Ed è l’inizio del genocidio.

Internamente. Tutto inizia internamente. Ciò che rifiutiamo in noi cominciamo a rifiutarlo negli altri. “quì” diviene “là fuori” in un battito di ciglia. Le loro imperfezioni. Le loro pecche. I loro dolori, gioie, dubbi, le loro debolezze; che sono le nostre stesse. I loro strani pensieri, i loro sentimenti “sbagliati” o “vergognosi”, i loro bui, i loro peccati; ma i nostri stessi. Cerchiamo di cambiarli, aggiustarli, salvarli. Li giudichiamo, li guardiamo dall’altro in basso, abbiamo pietà di loro, li temiamo.

Nella nostra frustrazione, li possiamo anche ferire. Nella nostra rabbia, possiamo anche ucciderli. Nella nostra ricerca dell’interezza, non riconosciamo il nostro stesso intero, dimenticando l’amore che siamo, possiamo distruggere tutto e tutti intorno a noi. In nome della “libertà”. In nome di “Dio”.

La via per far finire il terrorismo è vederlo, capirlo, tagliarlo alle sue stesse radici. Vedere come la guerra comincia dentro di noi. Vedere come la violenza inizia in ognuno di noi. Ogni volta che puniamo i nostri sentimenti o i nostri pensieri, li condanniamo, ce ne vergognamo, ogni volta che voltiamo le spalle alla rabbia, alla tristezza, al dubbio, alla paura, ogni volta che giudichiamo o attacchiamo qualcuno, invece di guardare i nostri trauma irrisolti, ogni volta stiamo guardando i semi del terrore.

Ma ogni volta che apriamo il nostro cuore, facciamo spazio per ciò che ci preoccupa, siamo gentili, curiosi, diamo attenzioni agli spazi doloranti in noi, respiriamo nella cosa che vorremmo distruggere, stiamo ricordando la nostra vastità, ri-contatttando l’amore che brucia dentro, e diventiamo parte della soluzione, diventiamo il fiume.

E, quindi, perchè tu hai respirato amico, forse l’umanità ha una speranza.

Jeff Foster

Fonte del Post: https://www.facebook.com/Jeff-Foster-in-italiano-819392664757928/

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