Abbiamo tutti delle aree delicate.
È facile dire “Ti amo”.
È facile parlare d’amore,
di presenza e dell’Assoluto,
di “essere consapevole della consapevolezza”,
e di coltivare una profonda accettazione di ciò che è.
È facile insegnare,
dire cose che suonano vere,
buone e spirituali.
Ma sono solo parole.
C’è un mondo prima delle parole.
Quando monta la rabbia, cosa che succederà, riesci a restarle vicino,
senza anestetizzarla, né sfogarla?
Quando nel corpo irrompe la paura, riesci a respirarle dentro,
senza fondertici assieme, né rifugiarti in delle storie?
Quando ti senti ferito, rifiutato, non amato, abbandonato,
riesci a fare spazio a quella sensazione,
accoglierla nel corpo,
inchinarti alla sua intensità, al suo fuoco, alla sua presenza,
senza attaccare, fare scenate, né offendere gli altri?
Riesci a impegnarti a non abbandonare te stesso,
ora che hai più che mai bisogno del tuo stesso amore?
È facile parlare d’amore.
È facile insegnare.
Fino al momento in cui si aprono le nostre vecchie ferite.
E la vita non va come vorremmo.
Quello che ti provoca
ti invita ad un più
profondo amore per te stesso.
Lo vedi?
Non c’è da vergognarsi:
Abbiamo tutti delle aree delicate.
Jeff Foster
Fonte: https://www.facebook.com/Jeff-Foster-in-italiano-819392664757928/