La coscienza appartiene al passato.
Se osservate molto attentamente, vedrete che c’è un intervallo tra due pensieri; proprio come c’è un intervallo, che dura un’infinitesima frazione di secondo, tra due oscillazioni opposte del pendolo. Vediamo il fatto che il nostro pensiero è condizionato dal passato e si proietta continuamente nel futuro.
Nel momento in cui ammettete il passato, dovete ammettere anche il futuro, perché, in realtà, passato e futuro non sono due stati diversi tra loro, ma appartengono a quell’unico stato che include il conscio e l’inconscio, il passato dell’umanità e il passato del singolo essere umano.
Il passato collettivo e quello personale reagiscono al presente in vari modi, creando la coscienza individuale; quindi la coscienza appartiene al passato e costituisce lo sfondo della nostra esistenza: nel momento in cui accettate il passato, dovete inevitabilmente accettare anche il futuro, perché il futuro è semplicemente una modificazione nella continuità del passato e, quindi, è ancora il passato.
Il nostro problema consiste nel capire come produrre una trasformazione nel processo del passato, senza creare altri condizionamenti, altro passato.
Jiddu Krishnamurti
Fonte: https://www.meditare.net/wp/spiritualita/la-coscienza-appartiene-al-passato-jiddu-krishnamurti/