Jiddu Krishnamurti: La meditazione non persegue il piacere.

La meditazione non persegue il piacere.

Felicità e piacere si possono comperare a prezzo in ogni mercato. Ma la beatitudine non si compra né per sé, né per un altro.

Felicità e piacere si cercano e si trovano in molti modi. E, come vengono, vanno. La beatitudine, questo inesprimibile senso di gioia, non ha motivo e non si può cercare. Quando c’è, rimane o no, a seconda della qualità della nostra mente; atemporale, incausata, non misurabile.

La meditazione non persegue il piacere, non va in caccia della felicità; è, al contrario, uno stato in cui non si concepiscono ne’ si formulano mete e quindi si è totalmente liberi. Questa è la mente che la beatitudine — non cercata, non invitata — può visitare.

E, quando è in voi, anche se vivete in mezzo al frastuono, alla brutalità, al piacere del mondo, essi non vi toccheranno, perché quando è in voi ogni conflitto termina. Ma non è il cessare del conflitto a darvi la libertà totale; è la meditazione, movimento naturale della mente del tutto libera.

Allora, nell’esplodere della beatitudine, gli occhi sono fatti innocenti e l’amore è benedetto.

Tratto da: “Meditazione”, di Jiddu Krishnamurti

Fonte: https://www.meditare.net/wp/meditazione/la-meditazione-non-persegue-il-piacere-j-krishnamurti/

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