Jiddu Krishnamurti: La vera religione.

La vera religione.

«Sapete che cos’è la religione? Non ha nulla a che fare con il canto di litanie o con le cerimonie; né con il culto di statue. La vera religione non è nei templi o nelle chiese. Religione è il senso della bontà, è quell’amore che vive e scorre come un fiume in eterno movimento». Jiddu Krishnamurti

Sapete che cos’è la religione? Non ha nulla a che fare con il canto di litanie, con i puja, con le varie cerimonie; non ha nulla a che fare con il culto di statue di metallo o di pietra, rappresentanti i vostri Dei.

La vera religione non è nei templi o nelle chiese, non richiede di leggere la Bibbia o la Gita, né di ripetere un nome considerato sacro o di seguire qualche superstizione inventata dalla mente umana.

La vera religione non è nulla di tutto questo. Religione è il senso della bontà, è quell’amore che vive e scorre come un fiume in eterno movimento. In quello stato scoprirete che sopraggiunge un momento nel quale la ricerca finisce completamente; e la fine della ricerca dà inizio a qualcosa di completamente diverso.

La ricerca di Dio, della verità, la sensazione di essere buoni in maniera assoluta, non hanno nulla a che fare con il coltivare la bontà, l’umiltà, ma implicano la scoperta di qualcosa che è al di là dei trucchi e delle invenzioni della mente.

Sentire questo qualcosa, viverci dentro, esserlo, è la vera religione. Ma questo potrà accadere solo quando abbandonerete quella pozzanghera che avete scavato per trovarvi rifugio ed entrerete nel fiume della vita. Allora, siccome avete smesso di preoccuparvi di voi stessi, scoprirete che la vita si prende cura di voi in modo sorprendente.

La vita vi porta dove vuole, perché voi ne fate parte; non esiste il problema di proteggere la propria sicurezza o di temere quello che dice la gente. Questa è la bellezza della vita.

La meditazione comincia da un cuore generoso.

L’argomento che stiamo per affrontare richiede una mente capace di grande penetrazione. Dobbiamo cominciare da qui, dove siamo. Non possiamo andare lontano, se non cominciamo da molto vicino, se non sappiamo come fare il primo passo.

La meditazione fiorisce nella bontà e può nascere soltanto da un cuore generoso. Abbiamo parlato di un’infinità di cose che riguardano la vita, l’autorità, l’ambizione, la paura, l’avidità, l’invidia, la morte, il tempo.

Se avete approfondito tutto questo, se avete ascoltato nel modo giusto, vi accorgerete di avere posto le basi di una mente capace di meditare. Se siete ambiziosi, non potete meditare; potete solo trastullarvi con l’idea della meditazione.

Se la vostra mente e dominata dall’autorità, se è legata alla tradizione, sé è abituata ad accettare e a seguire, non saprete mai che cosa significa meditare e quale straordinaria bellezza porta con sé…

Cercare nel tempo la propria soddisfazione distrugge la generosità. E voi avete bisogno di una mente generosa, di una mente ampia, piena di spazio; ma vi serve anche un cuore che sia capace di dare, senza pensarci due volte, senza un motivo, un cuore che dia senza aspettarsi alcuna ricompensa.

È necessaria quella spontaneità che consente di dare quel poco o tanto che abbiamo, senza porsi dei limiti, senza tirare indietro la mano. Se non c’è generosità, se non c’è bontà, la meditazione non è possibile; questo significa essere liberi dall’orgoglio, dall’ambizione di arrampicarsi sulla scala del successo, non pretendere minimamente di diventare famosi, significa morire in ogni momento della giornata a tutto quello che abbiamo accumulato.

Solo questo è il terreno fertile nel quale la bontà può sbocciare e fiorire. La meditazione è la fioritura della bontà.

La meditazione è essenziale per vivere.

Se vogliamo capire tutta la portata delle influenze che subiamo, l’influenza dell’esperienza, l’influenza della conoscenza, l’influenza delle più diverse motivazioni interiori ed esteriori, se vogliamo capire che cosa è vero e che cosa è falso e cogliere la verità nel cosiddetto falso, è necessaria una tremenda chiarezza di percezione, una profonda capacità di vedere le cose come sono. Tutto questo processo costituisce la via della meditazione.

La meditazione è fondamentale nella nostra vita quotidiana, nella nostra esistenza di tutti i giorni, proprio come è fondamentale la bellezza. È essenziale percepire la bellezza, essere sensibili alle cose, belle o brutte che siano, vedere la bellezza di un albero o di un cielo incantevole all’imbrunire, vedere la vastità dell’orizzonte e le nuvole che riflettono la luce del tramonto.

È necessario percepire la bellezza e capire che cosa sia la meditazione, perché tutto questo fa parte della vita, proprio come ne fanno parte il vostro andare in ufficio, i litigi, le sofferenze, le continue tensioni, le ansie, le paure profonde, l’amore e il disperato bisogno di cibo.

La vita comprende un’infinità di cose: i condizionamenti, i dolori, le tensioni quotidiane, le opinioni autoritarie, i modi di funzionare della politica e via di seguito. Capire l’intero processo dell’esistenza è rendere la mente libera, è meditazione. Allora la vita diventa un processo meditativo senza interruzioni, diventa una contemplazione che non si fissa su nulla in particolare.

Rendersi conto dell’intero processo dell’esistenza, osservarlo, entrarvi dentro spassionatamente ed esserne liberi è meditazione.

Tratto da: “Andare incontro alla vita”, di Jiddu Krishnamurti

Fonte: https://www.karmanews.it/12304/la-vera-religione/

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