Jiddu Krishnamurti: L’Amore è una cosa pericolosa.

L’Amore è una cosa pericolosa.

“Sii flessibile mentalmente. La vera forza non risiede nell’essere risoluti e forti, ma nell’essere flessibili. L’albero flessibile resta in piedi anche durante una tempesta. Raccogli la forza di una mente veloce.

La vita è strana, tante cose accadono inaspettatamente; la semplice resistenza non risolverà nessun problema. Occorre flessibilità infinita e un solo cuore.

La vita è come il filo di un rasoio; bisogna camminare su quel sentiero con cura squisita e con saggezza flessibile.

La vita è così ricca, ha così tanti tesori e noi ci approcciamo a Lei con i cuori vuoti; non sappiamo come riempire i nostri cuori con l’abbondanza della vita. Siamo poveri interiormente e quando le ricchezze ci vengono offerte, rifiutiamo.

L’amore è una cosa pericolosa, porta con sé l’unica rivoluzione che dà completa felicità. Così pochi di noi sono capaci di amare, così pochi vogliono l’amore. Amiamo alle nostre condizioni, facendo dell’amore un mercimonio. Abbiamo la mentalità del mercato e l’amore non è commerciabile, non è una questione di dare e avere. È uno stato dell’essere in cui tutti i problemi dell’uomo vengono risolti.

Andiamo al pozzo con un minuscolo ditale e così la vita diventa una faccenda squallida, meschina e minuscola. Che posto incantevole potrebbe essere la terra, dal momento che c’è tanta bellezza, tanta gloria, tanta grazia imperitura. Siamo ostaggi del dolore e non ci interessa uscirne, anche quando qualcuno indica una via d’uscita.

Non so… ma qualcuno è infiammato dall’amore. Una fiamma inestinguibile. Ne ha così tanto che lo vuole dare a tutti e lo fa. È come un fiume che scorre impetuoso, nutre e bagna ogni città e villaggio; viene inquinato, poiché la sporcizia dell’uomo vi entra, ma le acque si purificano da sé in fretta e si spostano velocemente. Niente può rovinare l’amore, perché tutte le cose si dissolvono in esso: il buono e il cattivo, il brutto e il bello. È l’unica cosa che è fonte della sua stessa eternità”.

Tratto da: “Happy Is the One Who Is Nothing”, di Jiddu Krishnamurti

Fonte: Newsletter Krishnamurti Foundation of America
Traduzione di UnicaCoscienza

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