Jon Kabat-Zinn: Lavare i piatti o pulire la casa.

Anche lavare i piatti o pulire la casa sono forme di meditazione.

A mano a mano che l’esperienza della consapevolezza nella vita di ogni giorno ti diventa più familiare, ti accorgi che non solo vivere nel presente è possibile, ma è anche piacevole, anche mentre sbrighi faccende quotidiane come lavare i piatti. Ti accorgi che non hai bisogno di fare in fretta a lavare i piatti per poterti dedicare a qualcosa di più importante o più divertente, perché, nel momento in cui lavi i piatti, quella è la tua vita.

Come abbiamo visto, se vivi solo parzialmente dei momenti della tua vita, perché la tua mente è altrove, perdi qualcosa di essenziale. Perciò, prova ad accogliere ogni piatto, tazza o pentola così come viene, consapevole di tutti i movimenti del tuo corpo nel prenderli in mano, insaponarli, strofinarli e risciacquarli; consapevole, nello stesso tempo, dei movimenti del tuo respiro e dei movimenti della tua mente.

Puoi adottare questo approccio in tutto quello che fai, da solo o con altri. Visto che lo fai, perché non farlo con tutto te stesso? Quando agisci consapevolmente, il tuo fare emerge da uno spazio interno di non fare. Diventa più significativo e richiede meno sforzo.

Se riesci a essere presente durante le attività abituali della tua vita quotidiana, se sei disposto a ricordarti che quelle attività possono essere esperienze di calma e di attenzione, oltre che compiti che è necessario svolgere, esse non solo ti risulteranno più piacevoli, ma offriranno percezioni illuminanti su di te e sulla tua vita.

Lavare i piatti, pulire la casa.

Per esempio, mentre lavi i piatti consapevolmente, ti si può presentare in modo molto vivido la realtà dell’impermanenza di tutte le cose. Eccoti qui a lavare i piatti di nuovo. Quante volte hai già lavato i piatti in vita tua? E quante altre volte li laverai ancora in futuro? Che cos’è questa attività che chiamiamo lavare i piatti’? Chi lava i piatti?

Esaminando profondamente l’attività di lavare i piatti, puoi scoprire tutto il mondo riflesso in essa e puoi imparare molto su te stesso. Se lavi i piatti con tutto il tuo essere, con vivida attenzione e con mente ricettiva, i piatti possono insegnarti qualcosa di importante, possono diventare uno specchio della tua mente.

Non si tratta semplicemente di una riflessione filosofica, del tipo che la vita è un fiume interminabile di piatti da lavare, o qualcosa del genere, dopo di che torni a lavare i piatti meccanicamente, come hai sempre fatto.

Si tratta invece di lavare i piatti con la totalità di te stesso, presente, vivo, sveglio, consapevole della tendenza a ricadere nella modalità del ‘pilota automatico’ e consapevole, magari, anche delle tue resistenze, della tendenza a rimandare o del risentimento che provi verso qualcuno che potrebbe aiutarti e non lo fa.

E la consapevolezza può portarti anche a decidere di apportare dei cambiamenti alla tua vita. Magari può indurti a far sì che qualcun altro si assuma la sua parte del lavaggio dei piatti!

Prendi le pulizie in casa come un altro esempio. Se devi pulire la casa, perché non farlo consapevolmente?

Molte persone mi dicono che per loro è impossibile vivere nel disordine, che passano il tempo continuamente a pulire, a raccattare, a rimettere a posto e a spolverare. Ma quanta di questa attività è consapevole? Quanto sono attenti al proprio corpo nel pulire? E si chiedono mai quanto pulito è ‘pulito’? Esaminano mai il proprio attaccamento al fatto che la casa si presenti in un certo modo? Si chiedono mai quali benefici ne traggono? O magari gli pesa farlo? E sanno quando è il momento di fermarsi? O che altro potrebbero fare con la stessa energia? O perché si sentono portati ossessivamente a pulire?

Incorporando la pulizia della casa nella tua pratica di meditazione, questo compito di routine diventa un’esperienza completamente nuova. E può darsi che, di conseguenza, ti trovi a farlo diversamente, o di più, o di meno. Se sceglierai di farlo di meno, non sarà perché non ti importa più dell’ordine e della pulizia, ma piuttosto perché avrai esaminato più a fondo te stesso, il tuo rapporto con l’ordine e la pulizia, i tuoi bisogni e le tue priorità.

Questo auto-esame è semplicemente consapevolezza senza giudizio, è un’attenzione spassionata che penetra attraverso il velo di inconsapevolezza che, di solito, copre le nostre attività, specialmente quelle più quotidiane.

Tratto da: “Vivere momento per momento”, di Jon Kabat-Zinn

Fonte: https://www.meditare.net/wp/meditazione/anche-lavare-i-piatti-o-pulire-la-casa-sono-forme-di-meditazione-jon-kabat-zinn/

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