Kristen Fox: Creare la propria vita.

Creare la propria vita… Sta attento! Stai Creando!

Cosa pensereste se vi dicessi che tutto ciò di cui fate esperienza nella realtà fisica non è che un riflesso di ciò che siete in ogni momento? Che ogni esperienza, ogni persona, ogni evento, ogni oggetto non è che una vostra proiezione sullo schermo della vita, un’espressione concepita per ricordarvi del vostro incredibile potere creativo?

Diciamo allora che ognuno di noi è un essere di energia dotato di una sua risonanza o vibrazione caratteristica, unica. Tale vibrazione crea il nostro corpo fisico, ognuna in maniera diversa, così come crea le nostre esperienze e i nostri pensieri; perciò nella nostra vita si manifesta sempre qualcosa che corrisponde alla nostra vibrazione! Per dirla con parole ancora più semplici, il simile attrae il simile, o ancora, ognuno di noi attira nella propria vita le cose su cui si concentra, entrando in risonanza con esse.

A questo punto, potreste dire di rendervi conto del fatto che alcune cose riflettono senz’altro chi siete, come l’automobile che avete appena comprato, o la torta di mele che avete appena sfornato, ma certo non tutte… soprattutto non quelle cose che, nella vostra vita, trovate quantomeno seccanti. Ed è proprio qui che entra in gioco la necessità di divenire consapevoli.

Se c’è una parte della vostra vita di cui non siete soddisfatti, probabilmente è proprio lì che avete creato in maniera automatica, senza rendervi conto di averlo fatto. Ciò vuol dire che state emettendo una certa vibrazione senza esserne consapevoli. E anche se, come la musica di sottofondo nel vostro negozio preferito o la carta da parati della vostra sala da pranzo o l’aria che respirate, tutte queste cose e queste esperienze fanno parte della vostra vita, magari le accettate pensando che “così è la vita”, invece di rendervi conto che non sono altro che un riflesso della vostra simbologia personale, una conseguenza del vostro livello di vibrazione.

Un modo per familiarizzarsi con quest’idea consiste nel cominciare ad interpretare la vostra vita e gli eventi che la compongono come se si trattasse di un sogno, uno di quelli che si fanno di notte. Vi accorgerete che non riuscirete più a guardare le vostre scarpe o i vostri colleghi di lavoro nello stesso modo!

Ricordo la prima volta che divenni consapevole di un mio presupposto su come sia la vita. Avevo circa 13 anni ed ero andata a dormire a casa di un’amica. Ad un certo punto, tirarono fuori un letto in più per me e, quando si trattò di prepararlo perché potessi dormirci, la madre della mia amica lo fece senza mettere il lenzuolo di sopra: solo un lenzuolo di sotto, una coperta e un cuscino. Ricordo che rimasi indecisa se dirle che aveva dimenticato il lenzuolo di sopra, finché non mi accorsi che il letto della mia amica era fatto nello stesso modo.

Si tratta di un esempio curioso ma importante: fu solo quando feci quest’esperienza contrastante che cominciai ad accorgermi della struttura di presupposti (vibrazioni) in cui ero cresciuta. Divenni improvvisamente consapevole, per la prima volta, della musica di sottofondo della mia vita, vidi la “carta da parati” che la rivestiva, o almeno diedi una sbirciatina sotto di essa da un angolo scollato. Per me, fu come aprire il vaso di Pandora!

Ma in che modo il fatto che a casa mia il mio letto dovesse avere sempre un lenzuolo di sopra poteva essere considerato un riflesso di ciò che ero o del mio livello di vibrazioni? Il senso di disagio che provai mi fece capire l’importanza delle emozioni che proviamo riguardo alle nostre esperienze. In questo caso, le esperienze contrastanti ci permettono anche di vedere più chiaramente le nostre reazioni emozionali.

Ora, cosa pensereste se vi dicessi che il fatto di “sentirsi a disagio” rispetto a qualcosa non fa semplicemente parte di “com’è la vita”, bensì costituisce una sorta di richiamo a prestare attenzione, perché l’esperienza su cui ci stiamo concentrando in quel momento non è allineata con ciò che siamo veramente? E se vi dicessi che neanche il “sentirsi bene” fa parte di “com’è la vita”, ma rappresenta anch’esso un richiamo a prestare attenzione, perché quel che stiamo scegliendo è in armonia con ciò che siamo?

Ci sentiamo bene quando le nostre vibrazioni sono in armonia con ciò che stiamo vivendo in un determinato momento. Ci sentiamo male, invece, non solo quando le nostre vibrazioni non sono in armonia con la nostra esperienza, ma anche quando alteriamo la nostra vibrazione in modo da farla corrispondere forzatamente con la vibrazione discordante di ciò che stiamo vivendo in un dato momento.

In sostanza, invece di essere i registi della nostra vita e di stabilire la nostra vibrazione, la nostra nota fondamentale, per creare le nostre esperienze gioiosamente e in armonia con tale vibrazione, ci limitiamo a reagire e ad adeguarci alle cose ed agli eventi che percepiamo fuori di noi. Il paradosso in tutto questo è che, in realtà, siamo stati noi a creare quelle cose e quegli eventi nella nostra vita, ma sembra che ce lo siamo dimenticato, e perciò, in questo modo, perpetuiamo il ciclo di proiezione e reazione, finché non decidiamo finalmente di uscirne. A questo punto, smettiamo di identificarci con tutto ciò che vediamo “all’esterno” e torniamo al centro di noi stessi, che è il punto in cui tutto ha inizio.

Il processo che permette di divenire consapevoli di ciò che abbiamo creato, e quindi di imparare a modificare coscientemente i nostri presupposti (vibrazioni) per creare ciò che vogliamo, costituisce, a livello psicologico, una delle imprese più impegnative e stimolanti della nostra epoca. Tra l’altro, non è proprio questo che siamo venuti a fare in quest’epoca di risveglio? Ci sono state offerte profezie di situazioni drammatiche per aiutarci a scuoterci ed a chiedere finalmente a noi stessi: “C’è qualcos’altro, qualcosa di meglio? Posso scegliere qualcosa di diverso dalla paura?”

Quanto più lasciamo andare la nostra abitudine di concentrarci sulla paura, come se fosse l’essenza della realtà e impariamo invece a vedere l’amore, la gioia e il collegamento tra tutte le cose, quanto più ci armonizziamo con il nostro senso di integrità personale, tanto più riusciamo ad integrare l’aspetto divino di ognuno di noi e ad operare consapevolmente con esso.

Anche se magari finora abbiamo creato la nostra vita inconsapevolmente attraverso la nostra abitudine a concentrarci sulla paura, adesso, grazie alla nostra crescente consapevolezza, sappiamo di poter scegliere l’amore laddove una volta, per abitudine, sceglievamo la paura. Quando ci rendiamo conto di questo, allora siamo veramente liberi. Ed è da questa vibrazione di libertà consapevole che possiamo creare le nostre nuove esperienze nella realtà fisica!

Kristen Fox

Fonte: http://www.amadeux.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=20911

WooshDe7Torna Su