La separazione è la maschera che indossiamo.

La vera separazione è la maschera che indossi.

[…] Molti si sono accorti di non star vivendo la vita che vogliono!

Ci costruiamo maschere, fin da piccoli, in base alla famiglia che abbiamo e alle strategie che si assumono per salvarci dal dolore provocato da certi comportamenti emotivi, mentali, energetici che ereditiamo dal nostro albero genealogico e che viviamo fin da piccoli.

In quel momento ci salvano la vita, ma poi diventano degli automatismi robotici che ci portiamo dietro fino a età avanzata.

Crediamo di essere qualcosa o qualcuno che non siamo, ma questo, se ci permette di essere accettati in famiglia, in società, dal partner, è uno scambio che siamo disposti a fare, in cambio, appunto, di un po’ di amore, di “essere bravi per mamma e papà”, perché se non sei in un certo modo sei un bimbo cattivo, non vali e per la società anche.

Immaginatevi il peso che dobbiamo caricare in una struttura sociale volta alla competizione, a creare il “migliore”, a emarginare chi è donna incinta o giovane che vuole bambini, o con problematiche psicologiche che non si sanno trattare se non con psicofarmaci, con una mancanza assoluta di integrazione e accettazione di quegli elementi definiti “diversi”. Tutto questo crea sofferenza.

Allora, in una Società malata, ci ritroviamo a dover indossare delle maschere con tutti e anche con noi stessi. A fare lavori che non ci realizzano, ma sono socialmente accettati, soprattutto dai genitori. A stare con persone che, in apparenza, sono “brave, belle, corrette”, a vivere nella superficialità della vita, così è più semplice, finché un giorno qualcosa bussa alla porta e ti fa ACCORGERE. Questo è quello che è successo a molti di noi in questo anno…. qualcuno o qualcosa ha bussato alla nostra porta.

Abbiamo parlato delle maschere quando vi raccontavo delle eclissi che avrebbero spinto sull’apertura del cuore e tornare ad essere autentici togliendoci le maschere che ci fanno apparire ciò che piace agli altri, per ricevere complimenti e sostegno, per essere accettati. Sarebbero cadute le identificazioni su cui abbiamo di nuovo iniziato a lavorare a un livello più profondo; e tutto ciò che l’Ego crea, per non lasciar andare il controllo, è causa di grosse sofferenze e crea le maschere che, non solo ci fanno vivere costantemente nell’illusione, ma ci separano da noi stessi, aumentando quel senso di separazione che abbiamo fin dalla nascita e che è insito negli esseri umani quando si incarnano, perché si separano da una dimensione di beatitudine e amore incondizionato, con il compito di riportarla nella Terra.

Quando arriviamo sulla Terra incontriamo tutto, tranne l’amore incondizionato e ci sentiamo abbandonati da qualcosa o qualcuno che non troveremo mai. Inizia il martirio con esperienze che risvegliano ferite interiori e che, grazie al sistema sociale, buttiamo fuori sugli altri, sviluppando quel rancore che ci rende vittime di tutto e tutti.

Abbiamo bisogno di cambiare una Società che si basa sulla creazione di vittime. Se sei una vittima e ti metti una maschera sarai per sempre senza il tuo potere, perché verrai mantenuto nella sofferenza. E’ chiaro che il potere ce l’hai comunque sempre tu, anche se non è certo facile, in un Mondo che dice che è tutto nero, vedere del bianco.

Sarà difficile andare contro corrente. Ti sentirai sola a farlo e troverai poche persone con cui condividerlo; allora penserai che non ne vale la pena, che la consapevolezza crea più problemi del non sapere né comprendere nulla.

Le pecore nere hanno difficoltà a sopravvivere serene in un Mondo di finte pecore bianche. Nel rispondere ai “doveri” sociali e familiari diventiamo dei robot. Ci dimentichiamo di noi e non siamo più presenti, ma cerchiamo vie di fuga in ogni modo e maniera.

Ma da chi stiamo scappando? Da chi fuggiamo, pensando di star facendo bene, perché, se rispondo ai modelli sociali, è quello che si “deve” fare e non mi pongo di certo la domanda se va bene o no, ma divento un automa.

Ma va bene o no per chi? A te cosa ti fa star bene? Fai delle cose che ti fanno davvero star bene, o che ti dovrebbero far star bene secondo modelli preconfezionati?

Togliti la maschera e guarda allo specchio chi c’è dietro. E’ possibile che trovi una donna o un uomo denutriti, perché il vero nutrimento non l’hai più ricevuto e non te lo sei permesso da tanto tempo.

Non vieni qui a salvare i tuoi genitori e nemmeno a salvare il Mondo, non devi niente a nessuno; te lo hanno mai detto? E nessuno deve nulla a te; per questo è necessario ringraziare quando qualcuno ti offre qualcosa, ti dona qualcosa.

Siamo tuti qui con delle prove ataviche da superare e ancora ci permettiamo di giudicare e giudicarci incapaci, brutti, non meritevoli. Ci permettiamo di giudicare gli atti degli altri e non sappiamo nemmeno quali storie si celino dietro quelle persone. Spesso ci crediamo Dio, in un modo così arrogante che non gli assomigliamo nemmeno lontanamente.

Togliti la maschera e sii te stesso, anche se le cose che ti fanno stare bene sono diversissime da quello che ti hanno raccontato. Abbi il coraggio di agire seguendo ciò che nutre veramente il tuo cuore, anche se sono atti folli di amore incondizionato, diversi dagli altri. Non avere paura di esprimerlo, il Mondo ha bisogno di questo.

Incontrerai chi ti mostra chi sei e cambieranno le persone che frequenti, perché, se ti dai una possibilità, permetti anche a loro di darsela… ma non dipende da te. Smetti di pensare che tutto dipende da te, perché non è così; ognuno ha un destino e un percorso da fare e questo va rispettato.

Anche la sofferenza è da vivere, perché ti dona comprensione ed evoluzione, maturità interiore e indipendenza emotiva.

L’integrazione è la vera guarigione. Tornare ad essere integri è la vera via della pienezza. In quella integrità si includono tutti gli aspetti, anche il vuoto.

Siamo esseri meravigliosi, con la capacità di amare incondizionatamente. Se vogliamo stare bene dobbiamo solo accettare le regole dell’esistenza e non quelle di una Società che cambierà con te, se tu ti dai l’opportunità di guardare dietro le maschere e alla separazione, valorizzando il qui e ora, con tutta te stessa… Anima cara, che sei in viaggio su questo Pianeta…

Il tempo è adesso.

Ollin

Tratto da: https://www.semidiluceblu.it/2018/09/26/la-vera-separazione-e-la-maschera-che-indossi-ollin/  – Adattato da UnicaCoscienza

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