La via del Buddha.

Terra x Blog + Nero 2015

La via del Buddha.

Eihei Dogen

Originariamente la via del buddha trascende se stessa e ogni idea di abbondanza o di mancanza, tuttavia ci sono nascita e distruzione, illusione e illuminazione, esseri senzienti e buddha.

Eppure le persone odiano vedere i fiori cadere e non amano veder crescere le erbacce. La via del buddha trascende se stessa perché è una non-via. Nel momento che ci si realizza si scopre che non c’è mai stata nessuna via e che si era buddha fin dall’inizio. In questo stato non è mai mancato nulla, tuttavia le forme-concetti nascita e distruzione etc. ci sono perché si manifestano sullo sfondo continuo e atemporale della Sorgente, l’illusione è un’ illusione reale!

Portarsi avanti e esperimentare le miriadi di cose è illusione. Non c’è nessuno che progredisce, perché non esiste un sé, un individuo, e quindi nessuno che fa esperienza della miriade di cose.

Quando la miriade delle cose vengono avanti ed esperimentano se stesse, questo è il risveglio. Le cose sono una manifestazione spontanea della Sorgente che si auto-rivela in esse nel momento stesso in cui le manifesta. Una cosa viene vista e la Sorgente sa di essere quella cosa nel momento in cui la crea: questo è il risveglio.

Quelli che hanno una totale realizzazione della illusione sono dei buddha; Quelli che riconoscono l’illusione come tale sono dei buddha; Quando i buddha sono veramente dei buddha non notano necessariamente di essere dei buddha. Tuttavia sono dei buddha realizzati che continuano a realizzare dei buddha.

Quando un buddha è un buddha, è in uno stato talmente naturale che è fuori dal dualismo degli opposti, quindi non si rende più conto di essere un qualcosa di straordinario, un buddha, ma solo un essere ordinario che vive con spontaneità e naturalezza. Tuttavia essendo dei buddha pienamente realizzati continuano a realizzare la loro natura di buddha, nuova e sorprendente in ogni momento.

Quando vedi le forme o senti i suoni con pieno coinvolgimento del corpo-mente, afferri le cose direttamente. La totalità-pienezza della percezione permette la percezione dell’essenza delle cose. Diversamente dal riflesso che riflette solo una faccia e quindi appiattisce l’aspetto delle cose, nella percezione vera si percepisce la cosa in tutta la sua profondità: la forma in superficie, il vuoto nella profondità da cui si manifesta.
Questo vuoto-nulla è scuro, precede la luce.

Tratto da: Shobogenzo (1233)

Fonte del Post: http://laclassedelrisveglio.blogspot.it/2015/08/aavv-la-via-del-buddha.html

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