L’Antagonista: La parte oscura di te.

Terra x Blog + Nero 2015

L’Antagonista: riconoscere e domare la parte oscura di te.

In ogni favola che si rispetti c’è un Protagonista, l’eroe che compie il proprio viaggio iniziatico, e un Antagonista, l’avversario che l’eroe deve sconfiggere per raggiungere la propria mèta. Anche nella fiaba della vita vera esistono un Protagonista e un Antagonista. Il Protagonista sei Tu, la tua parte più sincera, libera dalle distorsioni della mente e connessa all’infinita intelligenza dell’Universo.

L’Antagonista invece non è un essere individuale, ma un costrutto, una struttura generata da te stesso, con lo scopo di evolverti in modo più efficiente.

L’Antagonista è la voce che parla nella tua testa, cercando di insinuare il dubbio, è il lamento della vittima che si lagna della sua vita, è il ringhio del carnefice che pensa di poter essere felice solo manipolando chi gli sta intorno, è la voce del giudice interiore che ti parla duramente qualsiasi cosa tu faccia. E’ il senso di colpa, il senso di mancanza, il senso di inadeguatezza, che cresce come erbaccia nel giardino del tuo cuore.

Eppure, questo stimolo distruttivo che io chiamo l’Antagonista ha una funzione precisa e assolve perfettamente al suo compito. Proprio come nelle favole, l’Antagonista aiuta te, il Protagonista, a testare te stesso e a crescere, così che tu possa acquisire potere, saggezza e consapevolezza nel tuo personale “viaggio dell’eroe”.

Come nasce l’Antagonista.

L’Antagonista viene alla luce con i limiti apparenti del corpo che abiti e della mente razionale che usi per interpretare il mondo. Per questo, quando finalmente realizzi che non sei il tuo corpo e la tua mente, l’Antagonista cede le armi e si arrende allo Spirito. Tuttavia egli non cessa mai di esistere finché fai uso di un corpo e di una mente, e in ogni istante può tornare a ingannarti con la sua voce suadente.

L’Antagonista cresce insieme a te e si fa più astuto con il tuo farti più saggio. Come in un gioco in cui la difficoltà cresce via via che il tuo personaggio acquisisce nuove abilità, così l’Antagonista deve crescere insieme al Protagonista. Se così non fosse, non avresti più lo stimolo ad evolverti perché non incontreresti sfide alla tua altezza in grado di motivarti.

E’ importante comprendere che l’Antagonista è una tua creazione, non è qualcosa che ha un’identità fuori di te, o che esiste come un essere a sé stante. Tu l’hai creato per avere un costante punto di riferimento in grado di mostrarti da che parte si trova l’oscurità e da che parte si trova la luce. Una volta che il punto di riferimento è al suo posto, è solo tua la scelta della direzione da prendere.

L’Antagonista, l’Ego e il Diavolo.

L’Antagonista è chiamato in modi diversi, ma tutti più o meno fanno riferimento all stessa cosa. Comunemente puoi sentire parlare di Ego, nella tradizione alchemica si parla di Operal Nero, nella tradizione cristiana è stato trasformato nel Diavolo (anche se il Diavolo è un concetto che può rappresentare in generale la polarità negativa nell’Universo).

L’Ego è normalmente considerato la fonte di tutti i mali nell’essere umano: qualcosa di cui bisogno liberarsi il prima possibile. Anche qui è invece importante comprendere che l’Ego ha una funzione precisa, e questa funziona è indispensabile alla nostra evoluzione. Senza Ego non saremmo motivati a muoverci in nessuna direzione, e quindi non potremmo accrescere la nostra esperienza di vita.

L’Operal Nero è il primo stadio della trasmutazione alchemica (Operal Nero, Operal Bianco, Operal Rosso), ed è lo stadio della materia informe, il fango primigenio da cui può sorgere l’Oro dello Spirito. Allo stesso tempo, sul piano della psiche, è lo stimolo distruttivo che ti spinge a comprendere chi sei. Senza Operal Nero, nessuna trasmutazione è possibile.

Anche il Diavolo che tenta Gesù nel deserto non è altro che l’Antagonista, ed è uno stimolo che proviene dall’interno di Gesù stesso. Infatti, una volta realizzata la coscienza del Cristo dentro di sé, Gesù potrebbe usare tale incommensurabile potere per dominare la materia e essere Re di questo mondo. Questo tipo di “tentazione” si incontra sempre lungo il cammino dell’Iniziato, e più grande è la consapevolezza che hai raggiunto più forte può essere la tentazione di usare tale potere per manipolare il prossimo.

Riconoscere l’Antagonista.

L’Antagonista è una abile manipolatore. Conosce tutti i tuoi punti deboli e sa fare leva su di essi. Può essere suadente come una sirena, oppure convincente e dalla logica apparentemente impeccabile, o ancora, se resisti alle sue moine, può diventare minaccioso e ricattarti dal più profondo di te stesso.

Ma ogni volta che senti la sua voce farsi strada dentro di te, ricordati che la sua unica funzione è quella di mostrarti che sei veramente. Ed egli assolve a questo compito mostrandoti sempre ciò che non sei: potremmo dire che ti mostra l’oscurità, così che tu possa percepire meglio da che parte è la luce. Questa è la sua unica funzione, indipendentemente da ciò di cui cerca di convincerti.

L’Antagonista può indossare tutti gli abiti e tutte le maschere, per cui non è sempre facile riconoscerlo dalla sua apparenza. Può parlare con la voce dello Spirito, travestirsi come la tua Coscienza, o prendere le sembianze di quella che credi sia la tua parte più pura.

Eppure esiste un modo semplicissimo per riconoscere la sua voce quando la senti: non “suona bene” nel tuo cuore. Semplicemente non risuona in armonia, se presti attenzione ad essa con le tue sensazioni e le tue emozioni, suona stonata. In questo modo puoi percepire la menzogna nascosta dietro le sue maschere. Se sei una persona veramente logica, puoi addirittura analizzare questa menzogna con la mente: infatti la voce dell’Antagonista, in fondo in fondo, è illogica. Può apparire logica, ma se analizzata con chiarezza è del tutto irrazionale.

Nelle fiabe il Protagonista sconfigge l’Antagonista per salvare/svegliare la Principessa (la Coscienza ancora addormentata). Nella fiaba della vita, tuttavia, non puoi sconfiggere l’Antagonista proprio perché egli non esiste separatamente da te, ma è contenuto in te. E’ un costrutto, una struttura, una speciale distorsione nel modo in cui percepisci il mondo, che è falsa rispetto a ciò che sei.

Invece di tagliare la testa a questo drago feroce, devi domarlo e imparare a cavalcarlo, così che egli diventi il tuo servo fedele.

Domare l’Antagonista.

Passo 1: Comprendere e accettare la sua funzione. Il primo passo per domare l’Antagonista è comprendere che esso è una tua creazione e che ha una funzione precisa: mostrarti chi sei veramente mostrandoti ciò che non sei. Ogni volta che lo percepisci come una maledizione, come qualcosa di cui sei vittima, come un handicap che ti rallenta nella tua vita, distorci la sua semplice funzione e quindi diventi suo schiavo.

Quando invece comprendi che l’Antagonista, per quando fastidiosa possa essere la sua presenza, è uno strumento funzionale creato da te, cominci a renderti conto che tutto il fastidio che puoi provare nei suoi confronti deriva da una tua interpretazione distorta. Vedere l’Antagonista come un tuo strumento perfettamente funzionante, e comprendere la sua funzione, apre dentro di te uno spazio di accettazione dal quale ti è possibile fare un sacco di cose: prima tra tutte smettere di sentirti una vittima.

Passo 2: Riconoscere la sua voce. Il secondo passo per domare l’Antagonista è imparare a riconoscere la sua voce. Ascoltare con le tue sensazioni, le tue emozioni e con il cuore, percependo la dissonanza e la menzogna più chiaramente. Sei sei una persona veramente logica, puoi anche percepire l’irrazionalità contenuta nella sua voce apparentemente sensata.

Passo 3: Accettare dove sei. Il terzo passo, quando riconosci la voce dell’Antagonista, è accettare dove sei. In altre parole, anche se senti di non avere la forza di fare scelte diverse da quelle che l’Antagonista ti stimola a fare, riconosci comunque che sei tu che stai deliberatamente facendo quelle scelte, e comprendi che il solo riconoscere questo ti darà nel tempo l’energia e la consapevolezza necessarie per fare scelte diverse.

In effetti, potremmo racchiudere questo intero procedimento in una sola regola: “riconoscere e accettare”. Il solo riconoscere la voce dell’Antagonista e accettare ciò che stai vivendo senza bastonarti è sufficiente per acquisire consapevolezza che gradualmente ti porta a domare l’Antagonista in modo naturale, dove l’unico sforzo richiesto è il costante riconoscere la sua voce.

Niccolò Angeli

Fonte del Post: http://infinitemandala.com/blog/43-spiritualita/423-l-antagonista-riconoscere-e-domare-la-parte-oscura-di-te

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