Libero arbitrio: E’ un’illusione?

Terra x Blog + Nero 2015

Il libero arbitrio è un’illusione?

Sul fatto che esista o meno il libero arbitrio si sono espressi eminenti teologi, filosofi e pensatori, fin dalla notte dei tempi. In questo post non vorrei addentrarmi in nessuna speculazione filosofica di sorta, ma raccontare un’esperienza vissuta in prima persona che mi ha fatto e sta facendo tutt’ora vacillare la mia fede cieca nel libero arbitrio.

Esperienza Personale.

Circa una decina di anni fa, nei giorni prima di Ferragosto, iniziai ad avvertire un fortissimo senso di ansia e di angoscia: non riuscii a chiudere occhio per giorni, ero costantemente agitato e tachicardico. Non c’era nessunissima ragione evidente per quello stato. Ero in vacanza, gli esami universitari ultimati con successo e, soprattutto, mi accingevo a trascorrere un bel Ferragosto al mare con gli amici. Il giorno della partenza l’amico con cui sarei dovuto partire, mi disse che si sarebbe aggregato anche un suo compagno di università e che avrebbe preso lui la macchina.

Rientro anticipato.

Il viaggio andò alla grande, come pure la serata, ma nonostante provassi a distrarmi e a divertirmi l’ansia aumentava e proprio non me lo spiegavo. La notte, nonostante la discoteca e le ore piccole, non chiusi occhio. L’indomani mattina il compagno nuovo aggregato, disse che non gli andava di restare al mare e che sarebbe rientrato nella sua città nell’arco della giornata, così chiese se qualcuno avesse bisogno di un passaggio. Mi sembrava una gran opportunità: sarei potuto tornare a casa ed incontrarmi con la mia fidanzata di allora con un giorno di anticipo. Tanto l’ansia non dava cenno di diminuire, anzi aumentava e non mi avrebbe certo fatto godere il soggiorno marittimo. Saliti in macchina, sentii la stretta al petto farsi più opprimente, davvero non ne capivo il motivo; per giunta la strada principale era intasata dall’esodo di macchine in coda per il rientro post ferie, così optammo per fare una strada secondaria. Non appena la imboccammo percorremmo una ripida salita che terminava con una curva piuttosto brusca.

Incidente.

Nel bel mezzo della curva notai che la macchina proseguiva dritto, quindi mi voltai e vidi il conducente privo di sensi accasciato sul volante. Tentai di afferrare il volante, ma non ci fu nulla da fare, la macchina precipitò giù dall’argine, fortunatamente senza ribaltarsi e senza andare contro nessun ostacolo, essendo in aperta campagna. Lui se la cavò con un braccio rotto ed io illeso; si trattò di una crisi ipoglicemica, nulla di grave. Il fatto sconcertante fu ritrovarmi fuori dall’auto totalmente calmo e rilassato, l’ansia non c’era più, aveva lasciato spazio ad una tranquillità disarmante, tanto che i primi soccorritori si meravigliarono del mio stato di pace. La sera rientrai a casa e, finalmente, dormii benissimo: fu come essersi tolti un peso.

Avrei potuto evitarlo?

La domanda che mi è rimasta, ed ho cercato a lungo di non ascoltare è: avrei forse potuto evitare questa esperienza? La risposta è no. Non avrei potuto stare a casa dal mare, non ce ne era motivo. Non avrei potuto rifiutare il passaggio, dato che il voler rientrare in fretta era proprio ciò che desideravo. Non avrei potuto evitare di imboccare una strada secondaria ed in ultimo non avrei potuto evitare il malore del mio amico ed il conseguente “incidente”.

Il libero arbitrio è un’illusione?

E’ difficile accettare il fatto di non avere il controllo della “propria” vita, ma questa esperienza mi conferma ciò. Il libero arbitrio esiste certo, ma è un illusione, così come lo sono lo spazio ed il tempo. Questo non significa non fare più nulla o essere fatalisti, poiché, anche se non si vuole, non rinunceremo al desiderio di migliorare la nostra situazione o puntare al meglio per noi e continueremo a farlo, a darci da fare, progettare, creare, sognare, ma con la consapevolezza che accade ciò che deve accadere. Buona Vita.

Francesco Pirani

Fonte del Post: http://francescopirani.info/libero-arbitrio-unillusione/

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