Manly P. Hall: Amore per la Verità.

Terra x Blog + Nero 2015

Amore per la Verità.

Love of Truth – Manly P. Hall

“La sola verità può condurre l’uomo alla perfezione. E questa perfezione è il guadagno di colui che dona la propria vita alla verità.”

Boezio (filosofo del VI secolo – ndt) descrisse una sorta di presenza radiosa che gli fu accanto fino alla fine dei suoi giorni, dal momento stesso in cui iniziò a dedicare la propria esistenza alla verità.

Nessuno attraversa la vita completamente solo, e coloro che si dedichino ad un servizio disinteressato verso gli altri saranno sempre accompagnati da tale presenza radiosa. Qualcosa che li veglia e li protegge perché lo meritano, perché hanno guadagnato la pace della vita interiore, che resta tale a prescindere da ciò che accade nel mondo esterno.

La verità è viva, e cammina al fianco di chiunque la serva. La verità è una creatura, una potenza, una qualità. E’ il modo più dinamico per giungere alla realtà.

Cos’è la verità per noi? Come possiamo comprenderla?

Sappiamo che fin da bambini ci siamo sforzati di crescere. Oggi cerchiamo di essere un po’ migliori di quanto fossimo ieri, e tutti i giorni continuiamo lentamente a crescere. Una volta compiuto il primo passo verso la realtà, ha luogo il contatto con quel Qualcosa che camminerà con noi per il resto della vita. Il primo sforzo sincero dedicato ad una vita di verità conduce a noi la verità. Era questa la convinzione dei pitagorici e dei platonici. Quando facciamo una cosa buona e definita, quando serviamo chi è nel bisogno, quando miglioriamo la natura delle nostre contemplazioni, stabiliamo un importante collegamento nella vita che, una volta creato, non può morire. Quando realizziamo, quando le nostre anime partoriscono l’anima della verità, quell’anima continuerà a vivere per sempre. Una volta fatto uno sforzo sincero, avremo mosso il primo passo verso l’eternità, il primo passo verso la pace eterna.

Buddha ci conduce allo stesso punto; ci dice che il cammino verso la verità inizia con un singolo passo. Il singolo passo nel sistema greco era inteso come il primo sforzo del tutto disinteressato a servire. Il momento della vita in cui ci spogliamo di noi stessi e poniamo il bene comune al di sopra del nostro vantaggio personale. Finché siamo egoisti la verità resta lontana da noi, e piange. Nel momento in cui siamo egoisti nel pensiero, nelle azioni, nei codici di vita, ci tagliamo fuori dall’eterno amore offerto dalle meraviglie ed i misteri della vita mistica.

Si tratta di un passo dall’egoismo all’equità, dal buio alla luce; una volta che un individuo faccia proprio questo impegno, si spinge in avanti verso la pienezza della propria maturità.

Tutto ciò attiene al concetto di amore per la verità, amore per la vera realtà, per una visione realmente equidistante, lontana dal pantano del nostro sconforto. Se siamo in grado di innalzarci sopra l’ignoranza che ci imprigiona possiamo cominciare a vedere oltre il bordo delle cose apparenti. Quando lo facciamo, cresciamo un po’. E quando si cresce un po’, i problemi diminuiscono.

E’ ricompensato anche solo il semplice tentativo. Perché e come? Perché nessuno proverebbe a ricercare la verità se non avesse una visione di qualcosa di migliore. Si può ignorare come raggiungere quel qualcosa di migliore, ma se si è disposti a cercarlo significa che si coglie la possibilità di un miglioramento. Nel momento in cui l’individuo realizzi che un miglioramento è possibile, esso inizia a crescere.

Ora, succede che dopo aver vissuto tale realizzazione, l’individuo dica a se stesso: “Sì, penso di essere un po’ migliore di ieri e mi impegno a correggere alcuni miei difetti.” Tuttavia il giorno seguente incorre in alcuni problemi e diventa un po’ irritato. Un po’ più tardi giunge qualcos’altro ad irritarlo in misura maggiore. E poco a poco quel momento di illuminazione svanisce, e l’individuo si ritrova nuovamente immerso in tutti i propri problemi, tutte le proprie miserie. Questo meccanismo può ripetersi molte volte. Ci sono false partenze, buone intenzioni, le quali non vengono supportate da sufficiente energia, sufficiente libido, per poter sopravvivere, e così si dissolvono.

Lo sforzo di crescere produce una partenza veloce ed effimera, ed in quel momento ci imbattiamo in un’altra entità, un altro meraviglioso essere con il quale abbiamo un contatto molto intimo, ma che la maggior parte della gente non comprende, riconosce o serve nel modo adeguato. Questo essere meraviglioso è il nostro stesso corpo. Può essere che questo corpo diventi schiavo. Che non gli sia attribuita la giusta attenzione, diventi abusivo, vittima per via della gratificazione della mente che abita al suo interno. La verità non potrà mai consentire l’uso improprio dell’energia, quindi questo corpo che è la nostra casa all’interno del tempo, ha leggi e regole che devono essere rispettate.

Guardandoci intorno oggi ci rendiamo conto che la scuola della nostra vita quotidiana non è poi un gran successo. Non abbiamo la disciplina per prenderci cura di noi stessi attraverso questi anni di crescita da cui dovremmo approdare alla maturità. Così la natura ci invia degli ultimatum affinché portiamo a compimento il nostro compito. La natura ci detta le regole, e quando non le osserviamo, essa ci fornisce una dimostrazione di cosa significhi infrangerle. (…) Siamo ancora convinti di essere qui per divertirci, per inseguire la ricchezza, il potere, la fama. Fino a quando coltiveremo questa convinzione il grande genio della verità non sarà con noi. Quando una qualsiasi ambizione non sia santificata e non soddisfi le leggi della vita, essa è una falsa ambizione.

Ogni volta che coltiviamo un’ambizione che sia contraria al bene, quell’ambizione finirà per distruggerci. Ogni volta che perdiamo di vista il nostro rapporto con gli altri esseri viventi, quando scordiamo la confraternita della vita, scordiamo la paternità della vita, ecco che iniziamo creare i nostri guai. Questo elemento non è mai stato chiaro come oggi.

Sappiamo che le regole della vita ci hanno collocato esattamente dove ci troviamo. La questione dunque è sul perché lo abbiano fatto, ed in che modo. Come sia possibile che quando sosteniamo la cosa sbagliata finiamo per metterci nei guai. Ecco perché esiste una regola che ci dice ciò che è giusto. E quella regola è immutabile. Se l’onestà è una legge universale decretata nel modello infinito delle cose, allora nessun individuo disonesto potrà sopravvivere. Sopravvivenza non significa che la personalità individuale perirà, ma che l’obiettivo o atteggiamento è destinato a mutare. Non vi è alcun modo possibile con cui il male possa giungere a governare il mondo.

La battaglia per il controllo cresce in maniera sempre più violenta, ogni giorno che passa. Maggiori sono le ambizioni del singolo, più terribili saranno i suoi errori. Più disperatamente cercherà di sfuggire alle conseguenze della propria condotta, più disperatamente le stesse conseguenze gli si serreranno intorno; esso non può sfuggirle perché c’è qualcosa nella vita che glielo impedisce.

L’individuo che dice una bugia è convinto di farla franca, ma in realtà mette in moto una conseguenza. Gli effetti di tale conseguenza sono l’unico sistema attraverso cui esso potrà imparare a non mentire. Il fatto stesso che il suo comportamento errato abbia innescato questa soluzione, vuol dire che si trova già sulla strada verso la luce, verso qualcosa di migliore. Tuttavia la maggior parte delle persone preferiscono eludere ogni responsabilità in ogni modo possibile, perché la responsabilità interferisce con il regolare svolgimento di una vita inutile. Ma questo è il problema: non può esistere crescita nell’ignoranza. Non può esistere successo nella stupidità. Non può esistere pace costruita sulla violenza. Non può esistere saggezza basata sul principio di follia. Tutte queste cose devono essere elaborate dalla propria natura.

Giorno dopo giorno ci troviamo a preoccuparci per il mondo che ci circonda, tuttavia la grande madre dei misteri è con noi. Veglia su di noi adesso come sempre. Costantemente in attesa di riportare i propri figli ribelli all’interno delle regole. A nessuno potrà mai essere concesso di marinare la scuola. Chi marina la scuola odierà la punizione che subirà. Il tossicodipendente odierà che gli sia impedito di cercare alibi o piacere nelle sostanze stupefacenti; farà tutto ciò che può per sabotare ed odiare le leggi che gli impediscono di fare ciò che desidera. Ma al di sopra di qualsiasi legge che ci induca a fare ciò che ci pare, vi è la grande legge che prescrive imperiosamente di fare ciò che è giusto.

E in questo modo, gradualmente, scopriamo che esiste un universo di intelligenza, un universo di saggezza, un bene universale, un universo dedicato al servizio della verità eterna, la quale dimora per sempre alla presenza dell’essere divino. Pertanto, se andiamo avanti come fece Boezio, possiamo giungere al portale che dopo questa vita conduce a qualcosa d’altro. E faremo la scoperta di non essere stati gettati nuovamente nell’ombra, e che la luce che dimora in noi, se c’è, non ci lascerà mai più, non importa ciò che accadrà da allora in avanti: la verità prevarrà, dunque la pace prevarrà.

Facciamo un esempio di come funzioni questo meccanismo, soffermandoci sul mantenimento della salute del corpo fisico. Si tratta di qualcosa di molto importante. Il corpo fisico è in un certo senso il nostro bambino. Il corpo di ogni persona è una specie di infante psicologico. E’ necessario formare questo corpo affinché possa servirci, oppure rinunciare alla leadership e lasciare che sia il corpo a prendere il sopravvento su di noi. Se il corpo prende il sopravvento entra in difficoltà senza saperlo, perché quando il corpo si sente gratificato, tutto il resto va a dormire. Il vero punto della questione è che il corpo deve essere armonizzato, deve essere disciplinato. Quando il corpo è disciplinato, si usa l’espressione ‘essere in buona salute.’ Quando l’anima è disciplinata, si usa l’espressione ‘essere in buona salute.’ Quando l’infinito all’interno di un uomo è disciplinato, l’essere universale è in buona salute.

Ogni esperienza di vita ci dice che abbiamo il potere di cambiare le cose, di renderle ciò che dovrebbero essere, di fare ciò che è necessario per il bene comune ed il nostro stesso bene. Ma prima di dedicarci a cambiare il mondo, cosa alla quale siamo più interessati in questo momento, dobbiamo riflettere su come cambiare noi stessi. A un certo punto ci accade di scoprire che questo mondo è molto difficile da cambiare e allora diventiamo sempre più disillusi, osservando nazioni contro nazioni, paesi che sfruttano altri paesi. Se abbassiamo lo sguardo da quelle alture e lo portiamo sui rapporti privati, ci accorgiamo di persone e gruppi impegnati a distruggersi a vicenda. Vediamo lo sfruttamento; vediamo lo sforzo disonorevole di sfruttare il proprio prossimo; vediamo la famiglia divisa come il cuore ed il corpo. Ci accorgiamo di non essere stati in grado di apportare in noi stessi i grandi cambiamenti che auspichiamo per la società.

Esistono vari modi per migliorare la nostra salute. Migliorare la nostra salute è in tutto e per tutto una disciplina. Dobbiamo fare alcune cose in modo diverso. Dobbiamo sacrificare l’eccesso per conseguire la moderazione. Dobbiamo fare qualcosa di giusto per annullare qualcosa di sbagliato. Così, scopriamo che solo attraverso la disciplina possiamo raggiungere l’armonia. Nel momento in cui entriamo in armonia, la forza misteriosa della nutrizione, altra presenza radiosa, inizia a sorreggerci. Tutti gli dei dell’antichità si manifestano attraverso la disciplina degli organi.

La saggezza è acquisibile solo attraverso la disciplina del corpo. Sappiamo che esista un unico modo per esercitare il coraggio, e cioè dedicandoci ad una causa che sia degna di coraggio. Se cerchiamo di usare il coraggio per supportare cause indegne, il coraggio ci si ritorcerà contro. Tutto è lì per una sfida, nemmeno il male esiste per distruggerci. Esiste perché è l’unico modo per impedirci di auto-distruggerci.

Se oggi ci guardiamo intorno vediamo innumerevoli problemi. Problemi di alloggio, di cibo, di salute. Ci rendiamo conto che qualcosa debba essere fatto. Cerchiamo di piantare alberi, di purificare l’acqua, proviamo a trovare il modo di purificare la terra dall’inquinamento che abbiamo provocato, cerchiamo di trovare sistemi per controllare le popolazioni, prevenire la distruzione delle risorse naturali. Dovremmo renderci conto che il motivo per cui non siamo in grado di risolvere tutti questi problemi esterni, dipende dal fatto che non abbiamo ancora risolto quelli interni. Non abbiamo ancora stipulato il contratto che renda possibile questo cambiamento.

Quando Boezio percepì la presenza di quell’essere radioso, giunto per servirlo nel suo dolore, ci fornì il resoconto di una meravigliosa disciplina, e di un meraviglioso coraggio contro le circostanze. Se vogliamo occuparci delle cose al di fuori, qualcosa deve provenire dal di dentro. Non possiamo migliorare il mondo se non possiamo salvare noi stessi. Non possiamo portare la pace nel mondo se non abbiamo pace nelle nostre famiglie. Come possiamo condannare le ambizioni egoistiche quando non riusciamo a smettere di usare sostanze stupefacenti per il nostro piacere?

Se continuiamo a desiderare di essere divisi, non solo perdureranno i problemi della società, ma perdureranno anche i nostri stessi problemi. L’individuo che non abbia trasceso il proprio egoismo è un candidato molto povero per riformare il mondo. È necessario che ogni persona prenda coscienza di essere tenuta a fornire un personale contributo alla integrità delle cose. Bisogna prendere coscienza della verità. È necessario prendere coscienza di ciò che significa la verità. Non una formula, non una preghiera nella chiesa, non qualcosa scritto in un libro di testo, non il progresso della scienza. Ciò di cui abbiamo bisogno è l’amore per la verità, l’amore di Dio come verità, divinità riconosciuta nella forma manifesta del genitore infinito sempre sollecito per il bene dei propri figli.

Dobbiamo pensare alla fede dell’uomo come ad un portale. Dobbiamo pensare a tutti i sogni e le speranze coltivate nei secoli, e renderci conto che non potranno mai avverarsi fino a quando l’individuo non amerà la verità più di quanto ami se stesso. Non c’è modo di risolvere il problema a meno che non ci si renda conto della strana e meravigliosa bellezza – come descrisse Boezio – di questo essere radioso. Possiamo chiamarla pace, saggezza, amore. Si tratta di una potenza che benedice la dedizione, che premia il preciso sforzo di perfezionamento e realizzazione. Qualcosa che prende in consegna la vita dell’individuo nel momento stesso in cui smetta di dedicarsi alla realizzazione delle proprie personali ambizioni. Un momento meraviglioso che Boezio osservò, cioè il momento dell’amore per la verità.

Per l’individuo medio quello dell’amore è un mondo assai fisico. L’amore per il teologo è un’esperienza emotiva. La vita e l’amore per il filosofo sono date dall’esperienza intellettuale. Ma al di là di tutto ciò si trova sempre il semplice fatto diretto dell’amore per la verità. L’amore che non richiede razionalizzazioni, non richiede prove scientifiche, non richiede altro che il fatto evidente che se amiamo la pace serviremo, e se abbiamo servito la pace avremo la pace. Se serviamo e amiamo la verità ci dedicheremo alla verità; alla realizzazione di opere di verità. Queste opere di verità non sono strane cose galleggianti da qualche parte nello spazio, perché la verità è un essere che vive ma non muore; che è nato ma non perisce.

Verità è un altro nome per l’anima umana, la quale rappresenterà sempre la vittoria inevitabile del bene sul male. L’assoluta vittoria della fede sulla paura, l’assoluta vittoria della virtù sul vizio. Ed il cui raggiungimento è potenzialmente possibile per l’individuo. E ogni individuo umano nasce racchiudendo in se il potenziale della perfezione della verità. Nulla può impedire ad un individuo di raggiungere la verità, tranne la sua propria riluttanza a migliorare i propri percorsi.

L’individuo si renderà poi conto che talune verità, in ultima analisi, si pongano al di fuori dalla sua propria portata. Egli non potrà essere perfetto. Non sarà in grado di essere perfetto come il padre in cielo. Ma potrà andare avanti, passo dopo passo, in una ricerca dedita alla realtà. Nel momento in cui avvierà questo processo, nel momento in cui inizierà a fare uno sforzo per dirigere e rivitalizzare la propria integrità, avrà inizio il suo viaggio verso la realtà. E in quel momento, l’essere radioso della verità lo prenderà per mano e lo condurrà verso l’eternità; nulla potrà impedire l’inevitabile vittoria della realtà sull’illusione.

Da lungo tempo viviamo immersi nelle illusioni, alcune delle quali hanno assunto il nome di Scienze. Pensiamo che la Scienza sia molto saggia. Pensiamo che la Scienza stia risolvendo ogni cosa. Pensiamo che Einstein fu meraviglioso quando ricavò la formula per la fissione atomica. Ma non è di queste verità che abbiamo bisogno. In realtà non si tratta affatto di verità, ma dello sfruttamento improprio dei potenziali universali. L’atomo, la cellula, ciascuna di queste cose forma un gruppo. Ognuna di esse è una verità in se, e dovrebbe essere trattata come tale. Si deve riconoscere. E se vogliamo fare procedere le cose, dobbiamo cooperare affinché queste componenti lavorino armonicamente in noi. Se siamo in grado di fare cooperare armonicamente le cellule del nostro corpo abbiamo la salute. Se siamo in grado di fare cooperare armonicamente le varie forme di conoscenza della verità, abbiamo la pace nel mondo.

Questi principi erano ben noti a Platone e Pitagora, ed in molte culture orientali. Tutti avevano compreso che sia impossibile risolvere i problemi fintanto che i singoli individui non abbandoneranno il loro punto di vista teorico, cessando di parlare di come le cose dovrebbero essere fatte ed iniziando a farle personalmente, come esperienza dinamica di crescita personale. Si può iniziare da dove ci si trova, non c’è nulla di cui doversi preoccupare.

Deve essere qualcosa fatto dall’individuo stesso per dimostrare una sincera dedizione verso la causa del bene comune. Una volta che una simile dichiarazione sia stata formulata, il seme è piantato, e non perirà mai. Una buona azione conduce ad altre buone azioni. Un po’ di saggezza conduce ad una maggiore saggezza.

Sintesi in lingua inglese di una lettura di Manly P. Hall
Link diretto alla trascrizione: http://evolveconsciousness.org/love-of-truth-manly-p-hall/
Traduzione a cura di Anticorpi.info

Fonte del Post: http://www.anticorpi.info/2016/05/amore-per-la-verita-manly-p-hall.html

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