Nessuno 誰も: Anelare alla Libertà incatenandosi.

Anelare alla Libertà incatenandosi.

“Non esiste alcuna possibilità di Libertà reale, fintanto che si continua a giudicare”. Nessuno 誰も

Aneliamo sinceramente alla Libertà? E, allora, perché continuiamo a lucidare le manette che manteniamo religiosamente serrate ai polsi? Evidentemente, costa molto meno restare dove siamo e come siamo, piuttosto che accettare la possibilità di essere onesti con noi stessi… onesti fino in fondo, intendo.

Si continuano a blaterare colpe e accuse nei confronti di questo, di quello, del tale e del talaltro, ci si giustifica con l’acclarata presenza di complotti, sistemi disumani, tradimenti vari, ingiustizie e quant’altro; e poi dobbiamo ergerci quali salvatori o probiviri dell’umanità decerebrata e inconsapevole…

Molti gridano con fierezza ed orgoglio: Noi siamo i risvegliati… tutti gli altri dormono! E giù di contumelie nei confronti di questi sventurati sonnolenti. Ma siamo sicuri di non assistere ad uno spettacolo di cabaret?

Forse, siamo stati così magistralmente condizionati dalla religione, da renderci impossibile concepire la Vita come qualcosa di innocente, da renderci impensabile anche la sola possibilità di vivere senza un profondo senso di colpa… in fin dei conti, noi, gli uomini, abbiamo pur sempre ucciso il Figlio di Dio, no? E questa è una colpa che non si può cancellare, né lo si potrà fare in eterno.

Poco importa se quello stesso Figlio ucciso di Dio, ammesso che così sia stato, abbia numerose volte rimarcato il fatto che la colpa non esiste! No, non importa. E nemmeno importa che in innumerevoli circostanze abbia sottolineato il fatto che è il giudizio la grande sventura dell’uomo, ciò che lo rende schiavo. E che dire del fatto che affermasse che solo Dio è giudice giusto? Che non sta agli uomini giudicare? Evidentemente, anche tra i suoi, nessuno se lo fila… brutto da dire, ma reale nei fatti.

La prova provante che un uomo è uno schiavo dormiente è l’attività giudicante. Non ci sono vie d’uscita. Discorso chiuso, con buona pace per tutti i millantatori di risveglio e liberazione in vita.

Mangia quello che ti pare, vestiti come più ti piace, pratica l’inverosimile, medita all’infinito, respira col diaframma oppure con le chiappe, cresci o decresci, felicemente o tristemente, venera pure Dio o gli Dei o la corteccia di un albero putrefatto… interessa uguale a zero. Giudichi? Allora sei fottuto. Punto e basta.

Chi giudica crede fermamente, anche se non lo comprende, di essere Uno. Un individuo a sé. Tutto il resto non è lui stesso, è “diverso”. Chi giudica è separato dalla Vita… detto così è più semplice e chiaro? La Vita esprime Sé Stessa attraverso innumerevoli “forme” … difficile da comprendere?

Se prima non mi separo, o mi divido da te, mi spieghi come potrei mai giudicarti? E se giudico me stesso, mi dici come potrei farlo, se prima non mi spezzo in almeno due frammenti, o mi fracasso in tanti pezzettini? Alla faccia dell’integrità!

Vogliamo poi parlare d’Amore? Potrei anche incominciare a ridere a crepapelle… Amore incondizionato, non il prodotto commerciale che viene venduto per San Valentino o per il Natale… no, non quello. E nemmeno quello che porta a dire “Ti amo”, mentre ci si gode un bell’orgasmo… no, nemmeno quello. Stiamo parlando d’altro.

L’Amore non giudica, perché chi ama incondizionatamente non si sente separato… da nulla e da nessuno. Non è che ama il figlio e detesta il dirimpettaio… non ama il “suo” Dio, mentre disprezza il Dio di qualcun altro… non ama la “sua” gente, inveendo verso un popolo “straniero” … potrei continuare a lungo, ma non indulgo per il semplice fatto che, anche solo a scriverne, percepisco la tossicità di queste forme di separazione…

Ti voglio confidare che esiste un mondo veramente libero… non a parole… e nemmeno politicamente corretto, come è tanto in voga sottomettersi ultimamente. Sappi semplicemente che esiste. Non si possono comprare biglietti di viaggio per arrivarci, non si possono richiedere raccomandazioni agli amici degli amici, non ci sono angeli o demoni o santi disponibili a portarci lì gratis e nemmeno a pagamento…

Dunque, ce lo dobbiamo guadagnare col sudore della fronte? Sarebbe troppo comodo per un ego che non riposa mai; no, perché, come detto nel film “Il Signore degli anelli”: “La strada è chiusa ed è presidiata dai morti; di qua non si passa”.

Come approdare, allora, a questa agognata landa di Libertà?

Facile… È già qui, proprio adesso… basta astenersi dal fare a pezzi la Vita, di percepirsi separati da tutto e tutti, di distinguere, di valutare, di comparare, di etichettare, di presupporre, di tentare di controllare, di accusare… in una parola sola… di giudicare.

È veramente così difficile? Sovrumano? Inconcepibile? Irrinunciabile?

Non sta a me dirlo al posto di nessuno… ma i morti, inevitabilmente, non lasceranno passare alcun giudice e nessun carnefice… che, di conseguenza, mai conosceranno la Libertà.

Nel Nome dell’Amore…

Nessuno 誰も