Non Sapere: la prova più grande.
Non sapere è terribile, è la prova più grande.
Tutta la saggezza risiede lì, nella presa di coscienza della propria impotenza. Per quarant’anni si è vissuti con la speranza del domani e con l’illusione del controllo e pian piano si realizza questa illusione.
Senza dinamismo, senza direzione, senza soluzione, l’ego si ritrova morente.
Si nota come tutto ciò che facciamo è nel tentativo di anticipare il futuro, di renderlo prevedibile e meno doloroso.
Questa paura crea un prolungamento dell’intenzione al di fuori di questo istante, alimentando la sofferenza e il dubbio.
Visto più e più volte il meccanismo, è possibile riportare le energie a questo momento, rinunciando alle risposte esistenziali, a futuri probabili o a realizzazioni interiori.
Si ritorna all’ascolto, un ascolto senza richiesta; poi torna il dubbio, l’ansia e il timore, ma lo si integra in questo ascolto.
Umilmente si riconosce che non si può che immaginare la propria vita. Questa immaginazione nasce dal passato e i propri desideri futuri prendono forma da lì. Ciò che si desidera non è altro che memoria morta.
Ancora una volta si ritorna all’ascolto.
Solo da questo ascolto e dal riconoscimento dell’impotenza può nascere davvero qualcosa di nuovo. Quando l’energia torna al momento presente e viene tolta fiducia nel dinamismo mentale ed emotivo, qualcosa inizia a muoversi da questa creatività.
Gabriele Pintaudi
Fonte: https://www.silendi.it/non-sapere-la-prova-piu-grande/